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Baby Gang e Simba La Rue sono stati arrestati (di nuovo): «Logiche da banda per il controllo del territorio»

Sono accusati di un'aggressione a due senegalesi avvenuta nel luglio scorso. Coinvolte in tutto nove persone dell'entourage. Il magistrato: «Non percepiscono il disvalore e il peso delle azioni criminose»

Foto: YouTube

I trapper Baby Gang (all’anagrafe Zaccaria Mouhib) e Simba La Rue (vero nome Lamine Mohamed Saida, il cui nome è già entrato nelle cronache a giugno, quando è stato accoltellato a Treviolo, alle porte di Bergamo) sono stati arrestati nell’ambito di una operazione congiunta di Carabinieri e Polizia scattata dopo le indagini che si sono concentrate su una aggressione a colpi di arma da fuoco avvenuta a Milano nella notte tra il 2 e il 3 luglio scorso in via di Tocqueville. Proprio in una delle strade più frequentate nelle serate milanesi, due senegalesi erano stati gambizzati.

Nell’ordinanza, firmata dal gip Guido Salvini, sono presenti altre nove persone (solo una ai domiciliari) e due minorenni, tutti legati all’entourage dei due artisti e accusati a vario titolo di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo. Contestualmente, i Carabinieri di Bergamo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti dei quattro presunti autori di un tentato omicidio ai danni dello stesso Simba La Rue, che era stato accoltellato lo scorso 16 giugno a Treviolo. Anche questo episodio sembra legato alla rivalità tra le gang guidate dai trapper.

«Non sembra trattarsi di una rissa banale ed estemporanea ma di un episodio di grave violenza e sopraffazione originato da una logica di banda e da una volontà di controllo del territorio», ha scritto nell’ordinanza il gip Guido Salvini riferendosi all’episodio tra i 2 e il 3 luglio. E ha continuato sottolineando «una totale astrazione dalla realtà» da parte dei due trapper, «con l’ego totalmente incluso in quello della banda che impedisce loro anche solo di percepire il disvalore e il peso delle azioni criminose poste in essere, peraltro esaltate nei video e nei pezzi musicali prodotti dal gruppo e diffusi via social, con un grave rischio imitativo quindi nei confronti di altri soggetti molto giovani».

Le altre persone coinvolte sono Eliado Tuci (32 anni), tour manager e autista personale di Baby Gang, Paulo Marilson Da Silva (27 anni ), considerato il manager di Baby Gang e “Instagram Personal Manager” dell’etichetta di cui fanno parte i due artisti, Faye Ndiaga (25) già arrestato il 29 luglio scorso per l’aggressione e il sequestro del trapper rivale Baby Touché, e Mounir Chakib detto “Malippa” (24enne, unico ai domiciliari). Proprio quest’ultimo, nel corso di una intercettazione, spiegava che «Zaccaria (Baby Gang, ndr) quando si ubriaca è un casino. Zaccaria non deve bere proprio, infatti lui lo sa e non beve. Però quando vuole bere è un casino e non puoi dirgli di no».

Il magistrato, inoltre, ha ricordato come molti degli arrestati abbiano aggirato con disinvoltura i provvedimenti presi in passato a loro carico. Come, per esempio, gli incontri tra di loro in comunità, che sarebbero stati vietati, l’utilizzo di un cellulare concesso a Simba La Rue da una suora, l’intento di recapitargli di nascosto un altro smartphone, probabilmente per girare un video simile a quello realizzato da Baby Gang all’interno del carcere di San Vittore così da prolungare la faida sui social.

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