Prima considerazione da fare: il tastierista di Apparat è un metallaro imprigionato nel corpo di un tastierista. Ha passato l’intera ora e mezza di Live Soundtracks, mercoledì sera, a fare headbanging. E non era sul palco del Wacken, ma su quello del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, data inaugurale dell’edizione 2015 di Club To Club.
Anche Apparat sembrava particolarmente a suo agio fra le mura neoclassiche del palazzo torinese. Per lo meno, più della data di Milano al Fabrique. Lì, si era stati costretti a mettere la gente in piedi perché, così mi è stato detto, fossero stati seduti non si sarebbe mai raggiunto il break even point.
Ma quello che il musicista tedesco, famoso per essere pappa e ciccia con i Modeselektor, è un live setup tutt’altro che convenzionale e stare in piedi è fuori discussione. Due archi (un violoncello e un violino) il tastierista metallaro di cui sopra, Apparat (factotum che si alterna a loop station, microfono, pedalini, chitarra e drum machine) e ben due addetti ai visual. La componente visiva infatti era affidata a una specie di operatore, che con diverse fotocamere puntate su un piatto rotante creava immagini ravvicinate di oggetti, e un regista, che prendeva le immagini analogiche (un disco in vinile, un prisma di cristallo, insomma, cose piuttosto abusate nella storia della musica) per poi effettarle digitalmente tramite un controller.
![Uno scatto dall'Absolut Symposium al Lingotto](https://www.rollingstone.it/wp-content/uploads/2015/11/unnamed-6-e1446802229500.jpg)
Uno scatto dall’Absolut Symposium al Lingotto
Più un live etereo, quindi, che molto spesso si soffermava su paddoni cosmici e voci riverberate piuttosto che pattern di cassa, come credo avrebbe preferito il tastierista. Insomma, Apparat ha fatto le cose alla Apparat.
Un’ora e mezza seduti mette una gran sete, però. Subito dopo il live ci si è spostati in massa da Piazza Bodoni al Symposium organizzato da Absolut subito dopo il concerto all’AC Hotel del Lingotto. E come ogni anno, la scusa per mettere a ferro e fuoco un albergo con DJ set, cocktail party e qualsiasi cosa di geniale possano inventarsi i ragazzi di Absolut era il lancio di una nuova bottiglia, la Electrik.
Quindi, ricapitolando: bottiglia lanciata, Apparat bravo, tastierista sempre più metallaro. Procediamo con il Club To Club.