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«Angosciante e triste», una producer di 007 ricorda una riunione con Amy Winehouse

Alla cantante era stato proposto di scrivere la theme song per un film di James Bond, ma la sua fragilità emotiva fece naufragare ogni trattativa: «Non era al suo meglio»

Foto: Chris Christoforou/Redferns/Getty Images

La prematura scomparsa di Amy Winehouse ha portato con sé un’infinità di rimpianti.

L’ultimo, in ordine cronologico, è stato svelato da Barbara Broccoli, produttrice – insieme al padre – dei film di James Bond. Alla vigilia del nuovo documentario di Amazon Prime, in uscita il 5 ottobre, The Sound of 007 – che svela le storie dietro ai brani che hanno accompagnato il franchise – la producer ha raccontato di aver avuto un incontro con Amy Winehouse per proporle di scrivere la canzone portante di Quantum of Solace, il 22esimo capitolo della serie, uscito nel 2008, sequel di Casino Royale, il primo con Daniel Craig come protagonista.

In un’intervista con Entertainment Weekly, Broccoli ricorda che la riunione fu «davvero, davvero angosciante». «Amy non era al suo meglio, era emotivamente fragile», ha raccontato la produttrice, «si poteva facilmente intuire come mai fosse in grado di scrivere canzoni così toccanti, era molto profonda, ma molto molto tragica». Aggiungendo: «Che incredibile talento, che incredibile voce, che incredibile persona. Ma era – ed è stato tutto – così triste».

A causa dello stato emotivo di Amy, il brano non ha mai visto la luce, e al suo posto è stata chiamata Alicia Keys, autrice con Jack White di Another Way to Die. Amy Winehouse sarebbe morta qualche anno più tardi, nel 2011, a 27 anni, per un’overdose.

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