Rolling Stone Italia

Andrea Bocelli, un sogno in 3D sotto la Torre di Pisa

Il più celebre tenore italiano è stato scattato da Giovanni Gastel in Piazza dei Miracoli, un'immagine iconica che Rolling Stone ha trasformato in 3D

Come tutte le belle storie, anche questa nasce grazie a un sogno. Andrea Bocelli, dopo aver praticamente realizzato ogni desiderio e infranto ogni barriera musicale possibile, vuole posare a cavallo. Ma non una posa classica, al maneggio: lui vuole una foto trionfale. Sul suo bianco destriero, nella piazza principale della sua città, Pisa.

Giovanni Gastel e Andrea Bocelli

Fortuna che la mattina in cui esprime il suo desiderio, Andrea è a colazione con il fotografo Giovanni Gastel e con l’editore di Rolling Stone, Luciano Bernardini de Pace. Basta un cenno fra questi ultimi perché il sogno si concretizzi subito. Fra lo stupore dei turisti in Piazza dei Miracoli, Bocelli finalmente impenna sulle zampe posteriori del suo cavallo, come un moderno Napoleone della lirica, conquistatore di pubblici di tutto il mondo. Gastel scatta la foto ed è un trionfo, ma un po’ amaro. Un vero peccato, infatti, che lo scatto più iconico di cui Pisa abbia memoria possa essere visto da tutti tranne che dal suo protagonista.

A questo punto della storia entra in scena Bernardini de Pace, che qualche settimana prima ha visitato una mostra alla Triennale di Milano. Il nome dell’esposizione è Cicatrici e le opere esposte sono stampe 3D di vere e proprie cicatrici, danni interni ed esterni che i ragazzi affetti da patologie croniche dell’associazione B.Livers hanno deciso di condividere col mondo. E soprattutto di rendere arte, grazie all’aiuto di +Lab, il laboratorio di stampa tridimensionale del Politecnico di Milano. A capo del team del Politecnico c’è Marinella Levi, e fra gli ingegneri anche Giuditta Ravalli.

È proprio a Giuditta che Bernardini pensa immediatamente quando si pone la spinosa questione del far vedere la sua foto a Bocelli. La soluzione è tanto semplice quanto efficace: rendere tridimensionale uno scatto in due dimensioni. Il resto di questa storia, che come avrete intuito ha un lieto fine, è contenuto nel video qui sopra.

La foto realizzata da Giovanni Gastel

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