Mercoledì scorso l’aborto è diventato sostanzialmente illegale in Texas. Il Senate Bill 8 consente a qualunque cittadino di fare causa a chi pratica o aiuta a praticare un aborto dopo appena sei settimane di gestazione, un termine che impedisce di fatto a molte donne di abortire o anche solo di rendersi contro di essere incinte. È previsto un sostanzioso incentivo economico per chi denuncia: 10 mila dollari in caso di causa vinta.
Nei giorni scorsi contro il Senate Bill 8 si sono pronunciate molte musiciste: la texana St. Vincent, Pink, Maggie Rogers, ma anche uomini come Jack Antonoff, Yungblud, Billy Bragg.
La cantautrice Lucky Dacus ha spiegato al Rolling Stone americano perché donerà parte dei proventi dei suoi concerti alle organizzazioni che si occupano di aborto in Texas.
I stand in solidarity with my fellow Texans who, as of today, face an extreme 6-week abortion ban. This ban, #SB8, will be the blueprint for bans across the US. Unless we do something about it. #BansOffOurBodies https://t.co/8aXb5yZOwu pic.twitter.com/CQMLyE40Lf
— St. Vincent (@st_vincent) September 2, 2021
Ora all’elenco delle musiciste che si sono schierate contro la legge texana si è aggiunta Billie Eilish che ha detto la sua in una serie di storie di Instagram. La cantante ha ripostato due slogan abortisti: «Sei contro l’aborto? Fatti una vasectomia» e «Gli uomini non dovrebbero legiferare sui corpi delle donne».
In un’altra storia Eilish scrive che «vorrei che agli uomini importasse di più, sono stufa, i tanti uomini che non dicono nulla per difendere i diritti delle donne mi fanno venire il voltastomaco».