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Ai Beatles e ai Rolling Stones non piaceva il primo dei Led Zeppelin

Ecco cosa accade quando il produttore e ingegnere del suono Glyn Johns fece ascoltare a George Harrison e Mick Jagger il debutto della band di Jimmy Page e Robert Plant

Foto: Dick Barnatt/Getty Images/Courtesy of Biennale

Glyn Johns è il produttore e ingegnere del suono che ha lavorato tra i tanti dischi a Let It Be dei Beatles. Amico di vecchia data di Jimmy Page, nello stesso periodo ha contribuito a mixare il primo omonimo album dei Led Zeppelin. A quanto pare, ha cercato senza successo di creare un ponte fra i due gruppi, il più grande degli anni ’60 e quello che ne avrebbe battuto i record concertistici nei ’70.

Lo ha raccontato in una puntata del podcast Rolling Stone Music Now in cui, affiancato da Ringo Starr, racconta la genesi di quello che sarebbe diventato l’ultimo album dei Beatles.

Folgorato dagli Zeppelin, Johns porta il loro primo album ai Beatles. «L’ho fatto ascoltare a George Harrison mentre tornava a casa da una session dei Beatles. Non gli piacque per niente. L’ho fatto ascoltare anche a Mick Jagger perché pensavo che avrebbero dovuto partecipare allo speciale televisivo Rock and Roll Circus. E neanche a Mick piacque, ma per niente».

Nella stessa puntata del podcast, Johns racconta la drammatica (e momentanea) separazione di Harrison dai Beatles durante le session di Let It Be. Aggiunge che, a dispetto del luogo comune sui quattro a un passo dal disfacimento in quel periodo, «non ho mai pensato che si sarebbero sciolti. Ovviamente quando George se n’è andato è stato un momento imbarazzante, ma penso che se non fosse più tornato avrebbero trovato un rimpiazzo».

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