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«Abuso di posizione dominante»: l’Antitrust multa TicketOne per 10 milioni

La società ha violato l'articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea. «La strategia abusiva del gruppo ha danneggiato i consumatori». Non è la prima volta che viene multata

«Abuso di posizione dominante»: l’Antitrust multa TicketOne per 10 milioni

Foto: Vishnu R Nair/Unsplash

L’Antitrust ha elevato una sanzione di oltre 10 milioni di euro al gruppo CTS Eventim-TicketOne per abuso di posizione dominante. Secondo l’Autorità, il gruppo che opera nel mercato italiano della vendita di biglietti per eventi live di musica leggera attraverso TicketOne ha messo in pratica «una complessa strategia abusiva di carattere escludente che ha precluso agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere, con qualsiasi modalità e tramite qualsiasi canale, una quota particolarmente elevata di biglietti per eventi live di musica leggera».

L’Antitrust ha notato che la strategia attuata da TicketOne si è articolata in una serie di condotte, almeno dal 2013 e ancora in corso, che consistono nella stipula di contratti di esclusiva con i produttori e gli organizzatori di eventi live di musica leggera, nelle acquisizioni dei promoter nazionali D’Alessandro & Galli, Friends & Partners, Vertigo e Vivo Concerti, nell’imposizione dell’esclusiva sui promoter locali, nella stipula di accordi commerciali con gli operatori di ticketing di dimensione minore o locale e nei comportamenti di ritorsione e boycott nei confronti del gruppo Zed, anche per escludere dal mercato rilevante Ticketmaster, un nuovo operatore di ticketing.

«L’attuazione della strategia abusiva del gruppo» spiega L’Antitrust «ha danneggiato anche i consumatori perché l’impresa dominante ha potuto praticare commissioni di vendita dei biglietti per eventi live di musica leggera superiori a quelli dei concorrenti, limitando inoltre le possibilità di scelta e di acquisto dei consumatori tra i diversi operatori di ticketing».

L’Autorità ha, inoltre, imposto all’impresa dominante «di concedere agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere con qualsiasi modalità e mediante qualsiasi canale, a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie almeno il 20% del totale dei biglietti relativi agli eventi live di musica leggera prodotti o distribuiti da ciascun promoter ovvero dagli operatori di ticketing vincolati in esclusiva al gruppo CTS Eventim-TicketOne».

Il Garante della Concorrenza già nel settembre 2018 aveva preso di mira il colosso TicketOne e la società tedesca CTS Eventim sospettate di aver conquistato una «posizione dominante» qui in Italia, in violazione delle regole nazionali e comunitarie (in particolare dell’articolo 102 del Trattato europeo).

Aggiornamento:

TicketOne ha inviato una nota in cui respinge fermamente le affermazioni contenute nel provvedimento dell’AGCM secondo cui la società avrebbe messo in atto un abuso di posizione dominante.

«L’Autorità ha preso una decisione manifestamente inappropriata, basata su una definizione del mercato rilevante errata e in violazione di norme imprescindibili in materia. TicketOne si appellerà al tribunale amministrativo competente ed è fiduciosa, anche alla luce della precedente giurisprudenza sulle decisioni dell’AGCM, che anche questo provvedimento sarà revocato dal TAR».

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