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7 remake musicali di cui non avevamo bisogno

Da 'Prayer 94' di Bon Jovi a 'Too Cold' di Vanilla Ice, ecco le “versioni aggiornate” che nessuno si è mai sognato di chiedere

7 remake musicali di cui non avevamo bisogno

Non è certo una missione impossibile immaginare cosa possa motivare un artista a proporre una nuova versione di una hit, spesso con parecchi anni di ritardo. Forse non apprezzano particolarmente la versione originale. Forse, come i Def Leppard, è una questione di contratti. Nove volte su dieci, però, si tratta di mosse disperate per succhiare le ultime gocce di successo di una vecchia gloria. Un piano a prova di bomba, non credete? Basta attirare la gente che amava il pezzo originale e riproporglielo di nuovo, spesso con un bell’upgrade in stile contemporaneo.

Il rapper canadese Snow sa cosa significa guardare il successo scivolare via. Aveva una sola hit: Informer, in cima alle classifiche del 1993 per settimane. Una popolarità tale da trascinare le vendite del suo album di debutto 12 Inches of Snow. Un quarto di secolo e una dozzina di album non-di-successo più tardi (e stiamo dicendo una gentilezza), Snow ha pubblicato Informer 2018, un aggiornamento assolutamente non richiesto dell’originale. È solo l’ultimo di una lunga serie di hitmaker che hanno guardato al passato con l’idea di riscrivere la storia, ma che son finiti per scrivere note su pagine che era meglio lasciare vuote. In suo onore, ecco altre sette canzoni che sono state rovinate da remake discutibili.

7. “Prayer ’94” di Bon Jovi

Bon Jovi ha collezionato una lunga serie di hit in 35 anni di carriera, ma nessuna è arrivata ai livelli di Livin’ on a Prayer. Dite quello che volete del brano o della corrente “cheesy metal” che ha contribuito a fondare: ha un ritornello incredibile. Allora perché la band ha deciso di ri-registrarla per la collection Cross Road? E, soprattutto, perché in versione zuccherosa e rallentata? Il peccato più grave, però, è stato cambiare la melodia vocale nel ritornello.

6. “Achy Breaky 2” di Buck 22 e Billy Ray Cyrus

Nel 2014 Billy Ray Cyrus non era più un fenomeno pop-country, ma solo “il papà di Miley”. Ha sempre vissuto la cosa con un certo humor, e forse è per questo che Achy Breaky 2 è il brano meno sospetto della nostra lista. Questo non significa che sia bello, la maggior parte del remake è opera del rapper Buck 22, che spara rime di livello come “Look, I’m doing Achy Breay Heart with Billy Ray Cyrus, isn’t that weird?”.

5. “Hey Now (Girls Just Want to Have Fun)” di Cyndi Lauper

Nella raccolta del 94 Twelve Deadly Cyns… and Then Some, Cyndi Lauper ha inserito due versioni della sua hit Girls Just Want to Have Fun. Il remake aggiunge sfumature reggae e due parole: il video, un omaggio al mondo LGBTQ, è un trionfo di performer drag, ma nemmeno loro sono riusciti a salvare questa versione del brano, lenta e noiosa.

4. “Don’t Stand So Close to Me ’86” The Police

Quando i Police hanno deciso di tornare a suonare insieme, alla metà degli anni ’80, Sting aveva già iniziato con la fase più jazzy della sua carriera solista. Don’t Stand So Close to Me ’86 è una versione rallentata (e “Stingizzata”) dell’originale, arricchita da drum machine e sintetizzatori. La differenza è evidente anche nel videoclip, dove la band appare circondata da grafiche computerizzate. Nella stessa session è stata registrata anche la nuova De Do Do Do, De Da Da Da, ma per fortuna la band ha avuto il buon senso di nasconderla per qualche anno.

3. “1999 (The New Master)” di Prince

La carriera di Prince era un disastro nel 1998. Utilizzava ancora il nome “Love Symbol No. 2”, ed era fresco di una lunga battaglia legale con la sua vecchia etichetta. È per questo che Warner Bros decise di pubblicare 1999. The New Master non ha molto dell’originale, se non le voci. Sarà per questo che è quasi impossibile reperirla online?

2. “Too Cold” di Vanilla Ice

Vanilla Ice si è sempre vantato di essere “vero, verissimo”, eppure la sua carriera è un trionfo di appropriazione culturale estrema. Tuttavia è il primo artista hip-hop della storia a raggiungere la cima delle classifiche Billboard. Nel 1998, però, ha avuto la grande idea di gettarsi nel calderone del rap-rock con Hard to Swallow, un album distrutto dalla critica e ignorato dal pubblico. È un peccato, perché all’interno c’è una traccia dal grande potenziale comico: Ice Ice Baby, ri-registrata con il nuovo titolo Too Cold. Il risultato è un pezzo molto brutto di una band che è la copia sfigata dei Korn.

1. “Blister 2000” Violent Femmes

I primi secondi del primo brano del primo album dei Violent Femmes sono ancora la cosa più memorabile mai fatta dalla band, il che forse è un po’ frustrante. Per il remake di Blister in the Sun la band ha deciso di rifare l’intro… ma con il sassofono. Anche in questo caso il tempo è rallentato, ci sono degli archi – assolutamente non richiesti – e un orribile assolo di sassofono. Sono gli stessi musicisti che suonano la stessa canzone, ma il risultato è peggiore da tutti i punti di vista.

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