5 momenti che hanno reso indimenticabile Glastonbury 2016 | Rolling Stone Italia
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5 momenti che hanno reso indimenticabile Glastonbury 2016

Fra l'affare Brexit, il maltempo e qualche sorpresa ci si ricorderà della 46esima edizione del festival brittanico come una delle più intense. Ecco perché

Adele - Foto via Facebook

Adele - Foto via Facebook

È poco ma sicuro: ci si ricorderà dell’edizione 2016 del Glastonbury, la 46esima, come una delle più intense. Fra l’affare Brexit — consumatosi proprio mentre il festival apriva le sue porte a 170 mila persone —, il maltempo e qualche sorpresa, l’evento è stato per quattro giorni il punto focale di molta dell’attenzione mediatica internazionale. Vediamo insieme i suoi cinque momenti più alti, come i Coldplay che invitano Barry Gibb dei Bee Gees sul palco per suonare “Staying Alive” o Damon Albarn che, deluso dall’esito del referendum sulla Brexit, si abbandona a un discorso disilluso e pungente.

1. James Blake invita due ospiti speciali sul palco

Un video pubblicato da KLARA (@klarafromsweden) in data:

Uno dei collaboratori chiave nel The Colour In Anything di James Blake uscito a maggio per Polydor è proprio il collaboratore e amico di lunga data Justin Vernon. Il frontman dei Bon Iver ha raggiunto Blake sul palco venerdì, suonando insieme I Need A Forest Fire, uno dei brani più intimi di tutto il disco.

Anche il rapper Vince Staples si è esibito in un brano fianco a fianco con Blake. E pensare che al posto di Staple nella loro Timeless sarebbe dovuto esserci Kanye West. Tutto è bene quel che finisce bene.

2. Adele incanta la folla con Someone Like You


«Glastonbury vuol dire tutto per me, non sto mentendo» ha confidato Adele alle decine di migliaia di fan sotto il palco del Pyramid Stage sabato. «Ho sempre sognato questo momento ma non ho mai avuto il coraggio di farlo!» E dopo aver rotto il ghiaccio con Hello, la simpaticona di Tottenham, fra una battuta e l’altra, ha scatenato lacrime e brividoni con perle come Make You Feel My Love, Hometown Glory e Someone Like You.

3. Damon Albarn indignato per la Brexit

Con il 52% di preferenze, la Brexit ha vinto, decretando l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Il danno causato da una decisione mal ponderata e fomentata da tensioni razziali concrete è stato percepito fin da subito con il crollo della sterlina. Ma è solo uno dei guai a cui gli inglesi andranno in contro. «Oggi il cuore mi fa male. La democrazia ha fallito perché siamo male informati» ha detto il frontman dei Blur alle migliaia di persone presenti al Glastonbury dove ha suonato con The Orchestra of Syrian Musicians.«Vorrei che tutti voi sapeste che possiamo cambiare questa decisione. È possibile!» Detto fatto, Thom Yorke pochi giorni dopo ha lanciai la prima raccolta di firme per mettere in piedi una seconda votazione, per rimediare allo sbaglio della disinformazione.

4. I Last Shadow Puppets omaggiano David Bowie

Accompagnati da una validissima sezione di archi, i Last Shadow Puppets di Alex Turner degli Arctic Monkeys e Miles Kane hanno fatto una cover del compianto David Bowie. Si tratta di Moonage Daydream, terza pietra preziosa che decora il diadema di The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, che del Duca Bianco è forse uno degli album più emblematici. Più tardi, Turner, Kane e il resto della band sono stati visti ballare come degli idioti mentre i Tame Impala sul palco si esibivano in The Less I Know The Better

5. I Coldplay suonano staying alive con uno dei Bee Gees

Il volto bonario di Michael Eavis, fondatore del Glastonbury, appare sul megaschermo alle spalle dei Coldplay. Nel videomessaggio di pochi secondi, Eavis racconta che ogni volta che gli si chiede quali band avrebbe voluto nel suo festival, lui risponde con un secco «La maggior parte sono morte ormai« ma i Bee gees sono una di quelle che ha sempre desiderato. Chris Martin prende così la palla al balzo e invita sul palco Barry Gibb, uno dei tre fratelli dello storico complesso australiano. La prima canzone in scaletta, suonata in acustico con Martin ad armonizzare sulla voce di Gibb, è To Love Somebody, seguita a ruota dal vero inno dei Bee Gees, Staying Alive.