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New Music Friday, le scelte di Rolling – 30 aprile 2021

Il ritorno dei Kings of Convenience, il singolo di Billie Eilish e l'album dei Royal Blood, i dischi di Motta, Rkomi, Rachele Bastreghi: le uscite da non perdere secondo la redazione di Rolling Stone

Foto press

“Rocky Trail” Kings of Convenience

A 12 anni dall’uscita di Declaration of Dependence, i Kings of Convenience tornano con un nuovo singolo, Rocky Trail, ovviamente acustico, ma un po’ più movimentato del solito. Il 18 giugno uscirà il nuovo disco Peace or Love, poi un tour che, Covid permettendo, arriverà anche in Italia: il 26 ottobre al Teatro Metropolitan di Catania, il 30 al Manzoni di Bologna, l’1 novembre agli Arcimboldi di Milano.

“Taxi Driver” Rkomi

Con il suo nuovo album Rkomi viaggia tra rap, indie, pop e canzone d’autore. Insieme a lui una lunga serie di ospiti: Tommaso Paradiso, Gazzelle, Ariete, Sfera Ebbasta, Dardust, Gaia. Ne abbiamo parlato qui. L’avete notata la citazione dei Pearl Jam nella title track?

“Semplice” Motta

Il terzo album di Motta è anche il meno tormentato della sua carriera. L’ha scritto cercando di replicare le atmosfere di un concerto e inseguendo una nuova leggerezza: «Al centro c’è la ricerca dell’essenziale, non del minimale», ci ha detto.

“Your Power” Billie Eilish

Il nuovo estratto dal secondo album di Billie Eilish, Happier Than Ever, è una ballata acustica ed essenziale che parla di non abusare del proprio potere. «Mi sento vulnerabile pubblicando questa canzone perché mi è molto cara. Ha a che fare con varie situazioni di cui siamo stati tutti testimoni o che abbiamo vissuto in prima persona», ha detto.

“Live at Knebworth 1990” Pink Floyd

Sono i 55 minuti di esibizione al festival del 1990 a cui parteciparono anche Paul McCartney, Genesis e Dire Straits, ora disponibile anche come disco singolo e non solo all’interno del cofanetto The Later Years. In scaletta i classici: Shine On You Crazy Diamond, The Great Gig in the Sky, Wish You Were Here, Comfortably Numb, Money.

“Sixty Summers” Julia Stone

Con Sixty Summers Julia Stone cambia pelle: è il disco più giocoso e divertente della sua carriera, con testi «più astratti». Alla produzione ci sono St. Vincent e Thomas Bartlett. Ne abbiamo parlato qui.

“We’re On Our Way Now” Noel Gallagher’s High Flying Birds

In attesa di vederlo sul palco del Primo Maggio, Noel Gallagher ha pubblicato uno dei due inediti contenuti nel suo prossimo greatest hits. «Dieci anni di High Flying Birds? Accidenti! Pensa a tutto quello che avrei potuto fare in tutto questo tempo».

“Psychodonna” Rachele Bastreghi

«Psychodonna è un dramma in discoteca, perché contiene i miei opposti che si attraggono, perché unisce l’elettronica con il pop e la sperimentazione creando un mondo variegato che mi rappresenta», ci ha detto Rachele Bastreghi del suo primo disco lontano dai Baustelle, un concept sospeso tra electropop e atmosfere classiche.

“Atto II – Disordinato spazio” Joan Thiele

Atmosfere soul, sensibilità jazz e una voce unica e ipnotizzante. È il secondo “atto” del nuovo progetto di Joan Thiele, «un modo di racchiudere pensieri disordinati e soprattutto come quei pensieri anarchici finiscano per trasformarsi in musica». Ne abbiamo parlato qui.

“fusion.” Davide Shorty

«Io adoro il jazz, l’hip hop, il soul, il cantautorato italiano di Tenco e De André, e nella mia musica cerco di unire tutto ciò che mi piace», dice Davide Shorty di fusion., il nuovo album uscito a poche settimane dalla partecipazione a Sanremo. In scaletta anche un pezzo in dialetto (Abbannìa) e due brani che parlano di razzismo e migranti. L’intervista.

“Yasuke” Flying Lotus

È la colonna sonora dell’anime omonimo di Netflix, con protagonista un samurai nero, prodotto da Flying Lotus insieme all’autore e regista LeSean Thomas. Ci sono anche Thundercat e Niki Randa. «Io e Thomas siamo due outsider degli anime», ha detto il producer, «gli ho chiesto: perché i ragazzini neri non provano più a fare roba così? Forse è perché non hanno esempi».

“Lo specchio” Alessandro Cortini

Un brano sospeso e inquietante, a base di sintetizzatori horror, che anticipa il nuovo album Scuro Chiaro. «Il titolo rappresenta l’opposto di chiaroscuro, mostra che non conta quanto ordini le cose, ci saranno sempre due elementi che tendono a essere l’opposto uno dell’altro, ma che insieme compongono la verità».

“Khaled Khaled” DJ Khaled

A due anni da Father of Asahd, DJ Khaled torna con un disco annunciato a sorpresa, che ha tutti gli ingredienti tipici della sua produzione: ego smisurato, ospiti enormi (Jay-Z, Nas, Cardi B, Lil Wayne, Migos, Post Malone, Drake e Justin Timberlake, tra gli altri) e ambizioni da alta classifica.

“This Endless Flow” Zollo feat. Winstons

Dopo il singolo con i Calibro 35, un’altra collaborazione particolare per il producer che ha modellato i suoni di Generic Animal, Ketama126 e Tauro Boys. Insieme a lui c’è il trio prog rock dei Winstons, che ha collaborato a questo brano sognante e psichedelico.

“Typhoons” Royal Blood

Un disco «euforico, ballabile e divertente», scritto da una band che si è sempre basata sulle chitarre. In scaletta c’è anche un singolo prodotto da Josh Homme. «Abbiamo capito che per andare avanti dovevamo cambiare marcia», ha detto il cantante e bassista Mike Kerr.

“Filtri” VillaBanks

In attesa dell’album Nudo che uscirà il estate, VillaBanks (il rapper che ha trovato la libertà su Pornhub, ricordate?) pubblica un mixtape con feat che vanno da Il Genio (Porno, ovviamente da Pop porno) a Ketama126, Taxi B, Franchino, Random.

“She Walks in Beauty” Marianne Faithfull with Warren Ellis

Ascoltare con cautela. Non è il nuovo album di canzoni di Faithfull, ma una raccolta di poesie di Byron, Keats, Shelley, Tennyson e altri recitate sulle basi musicali del braccio destro di Nick Cave.

“Superwolves” Matt Sweeney & Bonnie Prince Billy

Americani piccoli, ma di culto. «Adoro la sfida che consiste nello scrivere melodie da far cantare a Will», ha detto Matt Sweeney. «Mi fa venire voglia di abbinare alla sua voce una parte di chitarra che la regga come un calice regge il vino, o il sangue, o qualsiasi cosa sia necessaria per vivere la vita migliore».

“Celebrate the Music of Peter Green” Mick Fleetwood and Friends

Nel febbraio 2020, prima che ogni attività live si fermasse per la pandemia, Mick Fleetwood ha organizzato a Londra un tributo Peter Green con Steven Tyler, Billy Gibson, Christine McVie, Noel Gallagher, Pete Townshend, Neil Finn, Kirk Hammett, Bill Wyman, John Mayall e altri. Questa è la registrazione. Tra i momenti top, David Gilmour che rifà Albatros.

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