Il report del live di Neffa al Forum | Rolling Stone Italia
è l'affermazione del guaglione

Neffa è luce nella confusione della musica italiana

Ieri il primo Forum del rapper e cantante è stato una celebrazione della sua carriera dai Sangue Misto a oggi. Con un solo problema: troppi ospiti poco utili che hanno diluito il flow del maestro. Il report

Neffa è luce nella confusione della musica italiana

Neffa al Forum

Foto: Francesco Prandoni

“Non so che dire ma mi chiamano Maestro, un po’ per dire che mi sono fatto vecchio”. Deve essersi sentito vecchio, vecchissimo, Neffa ieri sera al Forum di Milano. Il suo primo. Gli ospiti saliti sul palco – una lista spropositata – non hanno perso occasione di ringraziarlo ossequiosamente, riferendosi a lui come maestro, leggenda, king. Lui, in cambio, ridava indietro sorrisi sornioni, ribaltando complimenti e moine, senza concedersi apertamente alle emozioni. Serafico come sempre.

Appena prima dell’uscita di Canerandagio Parte 1, il suo ritorno al rap dopo più di un quarto secolo, il rapper, il cantante, il cantatuore Neffa aveva ammesso che l’addio all’hip hop, tacciato dal pubblico come tradimento alla causa, gli era costato «15 anni di cancro alla felicità». «Potevo essere 20 anni più giovane», ci aveva detto, mostrando i segni sul volto. Ma a vederlo sul palco ieri sera, invece, è sembrato molto più giovane della schiera di giovanivecchi che l’hanno accompagnato nell’infinita serie di featuring – ben 22, sigh! – della serata. Le metastasi di questo cancro sembrano oramai essere state sconfitte dalla chemioterapia musicale, dall’affetto con cui pubblico e colleghi (in sala anche un pioniere e amico di sempre come DeeMo) hanno abbracciato quello che a tutti gli effetti è stato tra i più adorati – e ingiustamente criticati – artisti italiani.

Neffa ieri ha dato tutto. Mordendosi forse la lingua, lui che in passato è stato un integralista delle sue scelte, per rispetto di coloro che erano presenti a questa grande celebrazione. Nella quarantina di pezzi portati in scaletti, infatti, c’è stato posto per tutta la carriera del Chico Snef, dalle origini fino ai brani estratti (fin troppi, però) dal suo ultimo e doppio Canerandagio. E per rispondere alla domanda che sicuramente vi state facendo: sì, Neffa ha fatto – ben due! – pezzi dei Sangue Misto (per la cronaca, Cani sciolti e Lo straniero). Per il guaglione che ci ha abituato ad andare sempre controcorrente rispetto alle richieste del pubblico, la scaletta di ieri è stata per gran parte un gesto d’amore. Per gli amanti del rap sono arrivati brani da tutti i dischi storici: SxM, I messaggeri della dopa, 107 elementi, Chicopisco. Per gli amanti della canzone, invece: La mia signorina, Prima di andare via, Il mondo nuovo, Molto calmo, Dove sei, Lontano dal tuo sole.

Foto: Francesco Prandoni

La prima parte dello show, infatti, è una goduria. Si comincia con il trittico eccezionale di In linea, Suona ancora e I messaggeri Pt. 2, per muoversi poi sui brani più riusciti del nuovo progetto come Santosubito/Rubik e Littleboyfunkyintro, con un salto a Funk-a-un di Chicopisco. E ancora l’arrivo di uno degli ospiti più acclamati (e più coerenti) della serata, Kaos, fratello della golden age, prima dell’apparizione sul palco della band per i grandi successo del pop, da Cambierà a Il mondo nuovo. Il Forum, sold out, è gasato. Si rappano le strofe, si cantano le canzoni. Puoi sentire il funk. Neffa ha finalmente fatto pace con i suoi molteplici mondi?

Forse no. Come sempre Giovanni, il cantante Neffa, proprio sul più bello ha voluto comunque scontentare un po’ tutti. In una serata che doveva fungere da celebrazione del maestro, Neffa ha preferito spesso fare un passo indietro, diluendo il suo impareggiabile flow (che sia nel rap, o nella canzone) passando il microfono a 22 differenti ospiti, molti dei quali apparsi nella sua carriera solamente nel suo ultimo lavoro, Canerandagio. Ricordate quando Neffa ha annunciato il suo ritorno al rap, ha pubblicato una bomba radicale come Littleboyfunkyintro e poi ci ha rifilato un doppio album pieno di featuring delocalizzati che ben poco hanno annunciato a questo lavoro, finendo più con privarci di strofe Neffa che aspettavamo da 25 anni? Ecco, lo stesso accade sul palco. Nulla ci vogliano gli Izi, i Frah Quintale, i Nayt, ma che ci frega di loro quando siamo di fronte al maestro?

L’unica spiegazione è che forse Neffa non è pronto a sentirsi maestro, che per lui probabilmente significa più vecchio, che saggio. Così come in Canerandagio, ieri sera noi avevamo bisogno della sua saggezza, della sua eleganza, del suo funk, non delle strofe di chi negli ultimi anni abbiamo assaporato in ogni salsa come i vari Coez, Franco126, Gemitaiz. Nulla contro questi nomi, tutti onestissimi allievi, ma chi va a vedere Maradona non ha molta voglia di accollarsi i palleggi dei compagni di squadra di questa stagione. E quando diciamo “noi”, parliamo della musica italiana. La musica italiana ha bisogno di più Neffa, e meno dell’ennesimo featuring – sopra il palco, dentro i dischi – dei soliti noti.

Foto: Francesco Prandoni

Per fortuna, il concerto finisce su altre note. Parte il sample di Scattano le indagini e sul palco appare Fabri Fibra (un altro dei pochi che ha senso vedere in questo concerto) per la doppietta Hype e Foglie morte. Si spengono le luci. Quando si riaccendono Neffa è sul palco affianco a Deda. Il Forum capisce il momento simbolico, due dei tre Sangue Misto di nuovo insieme. «Deda un giorno mi ha portato un quattro, cinque beat. Uno era quello di Aspettando il sole», racconta Neffa, finalmente libero di condividere oralmente un pezzo della sua storia in un concerto molto silenzioso dal suo lato. Deda è emozionato, non prende il microfono, si accasa in consolle a fianco al fido DJ Double S.

E così, mentre Milano è pronta a salutare e congedarsi da uno degli artisti più complicati della scena italiana, Neffa e il suo pubblico si ricongiungono ancora una volta in una versione con band di Aspettando il sole, tra le lacrime generali. Chissà se Neffa ha davvero trovato la luce nella confusione. Noi, alla fine, sì.

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