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Nastro Azzurro Live & Rolling Stone Brunch Session: Fast Animals and Slow Kids

La band perugina ha mostrato il suo lato più intimo nel terzo appuntamento musicale di Nastro Azzurro Live

«Posso dire una cosa? Molto spesso mi dimentico il testo» specifica Aimone prima di cimentarsi coi suoi Fast Animals and Slow Kids in una splendida versione acustica di Novecento. «Se succede, ragà, tutti a guardare per terra, questo è il nostro grande segreto.»

Come spesso accade nelle Brunch Sessions di Nastro Azzurro, ormai entrate nel vivo, sulle prime l’artista mette le mani avanti, cercando un po’ di complicità col pubblico. Della serie, oh, siamo fra di noi, quindi nessun dramma se capita qualche sbavatura nella performance. Alla fine poi nessuno sbaglia niente e il risultato è presto portato a casa. In fin dei conti gli appuntamenti domenicali messi in piedi da Nastro Azzurro sono talmente intimi e informali da sciogliere completamente la breve timidezza iniziale.

Ma poi cosa teme il giovane Aimone se davanti a sé pende dalle sue labbra la sua amata Cami Hawke, che onestamente non ci siamo sentiti di togliere dall’inquadratura? Se pur di spalle, si capisce bene che la dolce Cami può essere considerata la fan con la tessera numero zero dei Fast Animals. Una specie di faro, una musa che probabilmente estende la propria aura ammaliante su tutta la band. E non solo il suo cantante.

Come primo pezzo, i ragazzi hanno deliziato il pubblico con Novecento, brano che spicca nel nuovo album Animali Notturni sia per l’arrangiamento che per il messaggio. Il Novecento storicamente è il secolo breve, quello di cambiamento radicale fra passato e futuro, fra cavalli e macchine. Gli ultimi anni, fra successo crescente e dischi osannati, sono come una specie di Novecento per Aimone e i suoi. Un periodo di cambiamento importante che, a giudicare dai grossi sorrisi nel video qui sopra, i ragazzi stanno affrontando nel migliore dei modi.

Dopo Novecento, la band perugina si è cimentata in una versione di Non Potrei Mai del tutto inedita, mai sentita finora. Un suono quasi elegante e meno danzereccio, non del tutto acustico perché alternato a dolci pennellate di pianoforte che praticamente lo rendono una piano ballad di quelle che ti canti allo stadio, con l’accendino in mano.

Di stadi i Fast Animals and Slow Kids non ne hanno ancora fatti ma, se dovesse succedere un giorno, sarebbe bello ricordare che le prove generali sono state fatte una domenica mattina all’Apollo, durante un brunch.

Rivivete il terzo appuntamento delle Brunch Sessions con il nostro video reportage:

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