La performance della sua vita. Così abbiamo definito ad aprile il concerto col quale Lady Gaga ha trasformato il Coachella in un’opera vittoriana nel deserto. Quando ieri sera la popstar ha dato il via a Las Vegas al Mayhem Ball Tour non s’è limitata a riproporre quello spettacolone, ma l’ha ampliato, affinato, arricchito per realizzare fino in fondo il sogno gotico.
A livello tematico, il Mayhem Ball Tour segue lo stesso filo conduttore dell’esibizione al Coachella e dei concerti tenuti quest’anno a Città del Messico, Rio e Singapore: è il racconto del conflitto fra il lato luminoso di Gaga (una presenza angelica e innocente, coi capelli biondi e mossi) e quello oscuro (dominato da rossi cupi e da un’energia gotica e vampiresca).
Buona parte del primo atto è noto, con Gaga che entra in scena svettando su un abito vertiginosamente alto. Una versione operistica di Bloody Mary si fonde a uno dei pezzi chiave dello show, Abracadabra. Il primo atto è incentrato sul lato oscuro della “lady in red” del testo, l’azione si svolge al centro di una scenografia più raccolta e intima di quella vista al Coachella. Per le prime tre canzoni, tra cui l’amatissima Judas, sembra che Gaga voglia replicare o quasi quell’esibizione, ma a un certo punto parte un remix di Aura, pezzo cult di Artpop, omaggio ai fan che da anni le chiedono di rispolverare canzoni dal suo disco più sottovalutato per fargli finalmente giustizia.
Coreografie e scenografie sono invariate in brani come Scheiße (cantata da un tavolo che ricorda l’Ultima cena), Perfect Celebrity (eseguita all’interno di una fossa di sabbia circondata da teschi) e Poker Face (durante il quale affronta la versione “buona” di sé). Del resto lo sa anche lei che se una cosa funziona, è meglio non cambiarla. E però Gaga ha potenziato lo spettacolo, lo ha arricchito con costumi più elaborati, giochi di luce e fuochi d’artificio impossibili da portare sul palco di un festival. Se al Coachella ballava con gli scheletri, ieri ha danzato in un abito nero di fronte a un teschio gigantesco prima di eseguire per la prima volta dal vivo LoveDrug. Durante Paparazzi, che ha fatto con mantello metallico, armatura e stampelle, si è illuminata una bandiera arcobaleno mentre cantava il bridge (“Don’t stop for anyone / We’re plastic, but we still have fun”) che non eseguiva dal 2011.
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All’interno di questa lotta intricata tra bene e male, Gaga ha celebrato i suoi Little Monsters e la parte meno nota del suo repertorio, facendo pezzi amatissimi dai fan che in pochi si sarebbero aspettati di ascoltare. Ha cantato una versione accorciata di Applause in un costume a metà tra ArtRave e Mayhem, per poi riportare tutti al 2009 con Just Dance, indossando un body in stile The Fame.
Ma il momento più sorprendente è arrivato quando ha fatto Summerboy per la prima volta dal 2007, come dire che c’è ancora un legame forte che la unisce alla Gaga ventunenne che si esibiva nei localini di New York di fronte a pochi spettatori ignari del genio pop che stavano ascoltando. Million Reasons, gradita sorpresa e unico brano di Joanne in scaletta, segna il momento di transizione dello show, in cui le due Gaga – luce e ombra – s’affrontano prima di unirsi, perché capiscono che devono imparare a coesistere in armonia. Gaga ha parlato al pubblico per la prima volta solo dopo una versione in stile Fantasma dell’opera di Shallow e una Die With a Smile (senza Bruno Mars) spoglia al piano. Ha ringraziato i fan per essere «una comunità meravigliosa su cui posso contare» ed è stata interrotta più volte dagli applausi.
Il Mayhem Ball avrebbe potuto facilmente essere un tour da stadio e difatti in molte città Gaga fa tre, quattro, cinque date nei palasport come ai tempi di Chromatica. Ma quando ha fatto Vanish into You guardando dritto negli occhi i fan alla transenna, è stato chiaro che ciò che Gaga cerca, almeno per ora, è il contatto coi Little Monsters. «Vorrei poter incontrare ciascuno di voi», ha detto a un certo punto.
@tomasmier Replying to @ASTRAL TABU Lady Gaga performs How Bad Do U Want Me at Mayhem Ball tour opener in Las Vegas #mayhemball #ladygaga #ladygagaconcert #howbaddouwantme @ladygaga #mayhemballvegas ♬ How Bad Do U Want Me – Lady Gaga
Lo show poteva chiudersi con una versione esplosiva di Bad Romance, con Gaga rinata come un angelo piumato vestito di bianco, ma questa volta coi capelli scuri presi dalla sua metà più ombrosa. «Siamo mostri e i mostri non muoiono mai». E invece, una volta raccontata la storia della coesistenza tra luce e buio, ha stupito riapparendo dopo i titoli di coda. Rieccola allora in camerino dietro le quinte mentre si toglie il costume di scena, struccata e senza occhiali da sole. Non è più il personaggio del Mayhem Ball, è la donna geniale che sta dietro a questo grande show.
La telecamera l’ha seguita mentre attraversava il sottopalco cantando How Bad Do U Want Me, uno dei pezzi più amati di Mayhem, prima di riapparire sul palco per il saluto finale. «Essere se stessi è un rito bellissimo, è una pratica che meritate ogni giorno della vostra vita». E in fondo è stata proprio lei a insegnare come si fa.
ACT I: Of Velvet and Vice
Bloody Mary
Abracadabra
Judas / Aura
Scheiße
Garden of Eden
ACT II: And She Fell Into a Gothic Dream
Perfect Celebrity
Disease
Paparazzi
LoveGame
Alejandro
The Beast
ACT III: The Beautiful Nightmare That Knows Her Name
Killah
Zombieboy
LoveDrug
Applause
Just Dance
Act IV: Every Chessboard Has Two Queens
Shadow of a Man
Kill for Love
Summerboy
Born This Day
Million Reasons
Shallow
Die With a Smile
Vanish Into You
Finale: Eternal Aria of the Monster Heart
Bad Romance
Encore
How Bad Do U Want Me












