Rolling Stone Italia

Date una residency a Paola & Chiara

Come si fa a Las Vegas ma a Milano: ogni tanto ci vai, canti ed esci contento

Foto: Kimberley Ross

Facciamolo, dai. Diamo una residency a Paola & Chiara come si fa negli States, a Las Vegas. Mica la possono fare tutti: se la meritano solo gli artisti che hanno catalogo (leggasi “che hanno fatto abbastanza hit da riempire un concerto”). L’abbiamo decisa stasera questa cosa della residency, dopo la prima data milanese del tour Per Sempre. Al Fabrique c’era decisamente troppa gente: non si poteva mancare alla reunion dell’anno.

L’altro giorno un’amica mi elencava i trend orrendi che sono tornati col revival degli anni 2000. I pantaloni a vita bassa, le cinture sottili, gli UGG (per chi non pratica sono degli stivaletti scamosciati rivestiti internamente da pelo. Guardandoli, l’unica cosa che mi viene in mente è che spero abbiano fori per il ricircolo). Questa ondata nostalgica però ha fatto anche cose buone. Paola & Chiara appunto, che come dicono loro «hanno seguito il flusso».

Prima un DJ set, a caso, lo scorso anno. Poi i rumors di comeback, poi eccole con Pezzali a San Siro, poi con Jovanotti al Beach Party. Sui social intanto le chiamavano a voce grossa: «Fate un disco! Tornate!». Lo hanno fatto veramente: Sanremo, Furore, un platino, un disco, un tour. Sembra il 2003 ma sono passati 20 anni e Paola & Chiara stanno finalmente vivendo una giusta celebrazione.

Giusta perché lo snobismo di un tempo non c’è più, e anche se ci fosse loro se ne fregano. Paola, durante la conferenza stampa di presentazione del disco nuovo, ha pure ribadito che le manca che nessuno faccia più critica perché «quella sana ti fa crescere, ti fa scatenare voglia di dare il meglio». Altra pasta, prova a criticare qualcuno ora e ti ritrovi le minacce su Instagram.

Ieri sera, dicevamo, le sorelle Iezzi si sono prese la loro rivincita. Ma non solo ieri, quest’anno. Il loro live è una glorificazione del tempo che fu ma anche una esaltazione di quello che sono. Due sorelle, adulte, che hanno trovato spazio nella loro vita, immagino molto cambiata, per riprendersi un pezzo di quello che sono state. Durante il live ci sono tutte le canzoni vecchie riarrangiate, c’è qualche canzone nuova, ci sono gli ospiti, arriva Elodie che gli rende il favore della sera prima al Forum e arriva pure Levante. Artiste che hanno iniziato dopo e che in qualche modo le considerano, giustamente, apripista. E poi ci sono chiaramente i ballerini, gli strobo e tantissimi glitter. Sui loro vestiti, sulle facce della gente che è venuta a sentirle.

Il clima è un po’ quello di una festa tra amici: tra un pezzo e l’altro le sorelle danno qualche indizio sul brano successivo, tipo: «Era il 2005…». Manco finiscono la frase che la la gente sta già cantando A Modo Mio. «Questo brano, 18 anni fa, lo hanno eliminato da Sanremo. Però lo sapete tutti!» Poi partono loro. Sono tranquille, sciolte. Tra amici, appunto.

Il concerto è una sequenza di 18 canzoni, sul palco un grande videowall che manda spezzoni dei loro video passati. Guardo quello di Festival, girato in Brasile, con Chiara in bikini, gli occhi azzurrissimi e il velo nero. I bei tempi di quando le discografiche avevano i soldi. Paola & Chiara hanno vissuto un tempo che non c’è più: prima di Napster, prima di quel disastro che è diventato il mercato musicale. Sono tornate per ricordarci quello che sono state e saranno Per Sempre: le eterne ragazze del pop italiano. Il pubblico lo sa, si diverte tantissimo, canta e urla.

Paola & Chiara hanno pubblicato 8 album, hanno venduto 5 milioni di dischi, eppure per la maggior parte delle persone hanno fatto fatica a uscire dal giro estate latina. Hanno avuto anche una fase da indipendenti, facevano tutto loro, quando le major e le radio iniziavano a non calcolarle più. Poi il gioco si è rotto. Si sono sciolte, sono sparite per un po’, hanno iniziato a fare altro (Paola ha continuato con la musica, Chiara ha portato avanti una carriera da attrice, nda).

II giornali ogni tanto titolavano «Paola & Chiara come Liam & Noel» (paragone stupendo). C’era chiacchiericcio sul loro rapporto, «hanno litigato? hanno fatto pace?». Di ritorno non si parlava manco per sbaglio. Eppure, ieri sera, hanno suonato al Fabrique, pieno, pienissimo. Pensarlo un anno fa sarebbe stato incredibile. Merito di un team di gente del mestiere che ci ha visto lungo, merito loro che si sono rimesse in gioco.

Paola & Chiara. Foto: Kimberly Ross

Non è semplice fare pop in Italia (anche se questo weekend ci ha fatto credere che non è così, cc: Elodie al Forum e Annalisa altissima in classifica). Loro, i balletti sui ritornelli li facevano 20 anni fa, quando era ancora più difficile farsi prendere sul serio (che poi vuol dire farsi apprezzare per quello che si è, qui nessuno cerca di essere Bob Dylan). Era tutto costretto nel mercato estivo, roba da lavare via a settembre come l’abbronzatura e in tempo per lasciare posto agli UGG.

È il senso di questa serata è tutto qui: la musica può e deve essere un momento in cui dimenticare tutto, lasciarsi andare e cantare sulle note di Furore, mano alla fronte compresa. Paola & Chiara sono tornate, se sarà Per sempre non lo sappiamo. Intanto divertiamoci. E diciamo invece sempre NO al ritorno degli UGG.

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