Anna al Forum: cuoricini ed emancipazione | Rolling Stone Italia
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Anna al Forum: cuoricini ed emancipazione

Abbiamo osservato da vicino il culto della 'vera baddie', dove i maschi sono relegati al ruolo di attori non protagonisti e si beve da grandi borracce di Hello Kitty. Ecco com'è andata

Anna al Forum: cuoricini ed emancipazione

Anna

Foto: Francesco Prandoni

Siamo andati ad Assago a osservare da vicino il “fenomeno Anna”. Già, perché era da anni che non assistevamo in Italia a un culto di massa tra le teenager per una popstar donna, gli ultimi esempi in ordine di tempo erano tutti d’importazione, Spice Girls in primis. Già dal pomeriggio il Forum di Milano ha iniziato a riempirsi di bambine, pre-adolescenti, gen Z vestite con i colori di bandiera della Baddie, rosa e nero, alcune con un pigiama di Hello Kitty, personaggio feticcio della cantante che durante il live si idratava da un’enorme borraccia del pupazzo creato cinquant’anni fa dalla designer giapponese Yuko Shimizu.

C’erano anche gruppetti di maschi adolescenti relegati al ruolo di attori non protagonisti, più padri e madri che strisciavano la carta di credito nell’affollato banco del merchandise, tiravano fuori panini dagli zaini e scrollavano il telefono, qualcuno (tipo chi scrive) pensando quale legame ci fosse tra la cantante della mala milanese Ornella Vanoni appena scomparsa che riappariva in qualsiasi feed di Instagram e la rapper del 2003 che ha scelto come manifesto di se stessa la baddie, ovvero – parole sue – “una ragazza che è sicura di sé, che non ha paura del giudizio degli altri e che fa quello che vuole”.

Anna. Foto: francesco Prandoni

Emancipazione, libertà (da un patriarcato che non ci si prende neanche la briga di nominare), femminismo “con altri mezzi”? Forse non c’è tempo di fare teoria, sono le 21 e puntualmente let’s go, come ripete Anna tra un pezzo e l’altro dei 40 brani in scaletta, compressi in poco più di un’ora e mezza: alcuni brevissimi, poco più di un minuto, sono i featuring che ha fatto per colleghi come Tony Boy, Gué o Capo Plaza, più i suoi cavalli di battaglia 30 gradi, Bando e Dèsolèe. Sul palco, che riproduce un enorme lettore CD portatile (ovviamente rosa), Anna è spesso sola – a parte le coreografie dei dieci ballerini – senza band né dj, quasi fosse una performance da talent show, un po’ Amici, un po’ X Factor, dove la musica è chi la canta. Fin dall’inizio è emozionata, non si ricorda la scaletta, commenta i suoi inciampi dicendo “mi devo ancora abituare”, anche se questo triplo sold out al Forum arriva dopo un anno e mezzo in cui ha portato gli stessi brani in tour senza pausa, prima club, poi arene estive e ora palazzetti, come se qualcuno avesse deciso che fosse il momento di spingere, ma l’impressione è che l’abbiano spremuta troppo. Per soldi certo, se non per quelli, per che altro?

Però la fanbase reagisce eccome, la prima parte del live ha i bassi sparati e i pezzi brevi sono scariche di adrenalina. Estrogeni per un gigantesco karaoke trap. I video sul ledwall del palco giocano con il linguaggio visivo da videogame anni Ottanta e Novanta, tracce di sci-fi e meme-estetica che sembrano presi a prestito dal mondo hyper pop di Charli XCX più che dal mondo hip hop. Siamo nell’hyper trap? Anche in questo caso neanche il tempo di chiederselo e sugli schermi rimbalzano le mille faccette da selfie di Anna, modello infuencer anche nel linguaggio con cui si rivolgeva al pubblico («siete stupendi! Adorooo! mi gasate un botto!»), per portarci nella parte più emo del live, da 1 momento con la comparsa sul palco di Astro a Tonight: tanti cuoricini, un divano, e un autotune portato all’estremo come se fosse il nuovo strumento d’espressione dello struggimento giovanile. Alla fine, dopo un inedito e la calata on stage dei colleghi Artie 5ive, Lazza e Niky Savage, parte il coro “sei baddissima” e la sensazione è che il culto di Anna – tra le 20 rapper più ascoltate al mondo – per rinnovarsi e resistere nel tempo abbia oggi bisogno di nuovi pezzi che rinfreschino e completino un immaginario già ben rodato ma a rischio usura. Nonostante questo Anna sembra divertirsi ancora, quindi siamo sulla buona strada.

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