La risposta di Morgan all’invito di Pasquale Panella | Rolling Stone Italia
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La risposta di Morgan all’invito di Pasquale Panella

«È il Battisti moderno, ma anche “trottolino amoroso”. Io sono quello di X Factor, ma anche quello di 'Altrove'. Pasquale, hai tutta la mia stima e se vorrai lavorare con me ti spiego anche come si fanno i capelli»

Morgan Digital Cover

Foto: Gabriele Micalizzi/CESURA

Collaborare? «Se per caso inciampassimo tutti e due nella stessa aiuola e ognuno acchiappasse l’altro per non farlo cadere: “Ah tu sei Morgan?”. “Ah tu sei Panella?”. “Facciamo una cosa?”». Alla surreale risposta di Pasquale Panella data nell’intervista pubblicata su Rolling Stone, ribatte lo stesso Marco Castoldi, in arte Morgan, con la medesima ironia e il gusto per il paradosso.

Questa volta, però, non ci sono di mezzo polemiche o recriminazioni, ma una replica nella quale si cela molto chiaramente una stima che viene da lontano e persino la disponibilità a inciampare in quell’aiuola per ritrovarsi a lavorare, chissà, un giorno su un progetto comune. E cosa aspettarsi, se ciò avvenisse davvero, tra il paroliere dei “dischi bianchi” di Lucio Battisti e l’autore di Altrove? Difficile da prevedere, a parte i consigli sull’acconciatura, ma non possiamo che augurarci che avvenga veramente. Ecco il messaggio integrale di Morgan.

 

«Pasquale Panella non so perché per me è sempre stato istintivamente Corrado Panella, ma giuro non me lo spiego infatti ogni volta che dicevo a Battiato (e glielo ho detto spesso) “ti piace Panella?” e lui: “Chi Pasquale?”. Io: “No Corrado”, e lui: “Ma guarda che non esiste”. “Appunto!” dicevo io.
Sarà che suona bene Corrado o che forse come dice Panella dare i nomi alle cose le fa esistere. Insomma, per me Corrado Panella è il Battisti che passa da Battiato. Ma non esiste, purtroppo.
Invece esiste Pasquale ed è molto, troppo simpatico, infatti spero non si offenda di non essere Corrado…
Dicevo che la simpatia di Panella innanzitutto sta nelle canzoni che sono un concentrato mai sentito di ironia e di gioco, di divertimento assoluto linguistico e filosofico, di destrutturazione fatta autore al punto che Flann O’Brien al confronto sembra Alessandro Baricco.
E poi le interviste di Panella!
Quasi meglio delle canzoni, cioè, allo stesso livello, credo che Panella e Jannacci siano le interviste più esilaranti e infatti io ho comprato il Corriere della sera solo le volte che c’era un’intervista a Panella. Ma paradossalmente è scambiato per antipatico. Ma dico, siete pazzi? Sì, anzi siete tristi. Perché Panella è il Battisti moderno, ma è anche “trottolino amoroso”, e questo la dice lunga. Anche io sono quello di X Factor, ma sono anche quello di Altrove.
Ma come è possibile? È la stessa cosa, siete voi a non capirlo e ad essere ancora lì a giudicare Pannella difficile.
Insomma, caro Corrado, cioè Pasquale, hai tutta la mia stima e se vorrai lavorare con me ti spiego anche come si fanno i capelli: basta non pensarci».

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