Una giornata a Roma con Birdy | Rolling Stone Italia
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Una giornata a Roma con Birdy

Siamo stati in giro per la capitale con la giovanissima cantautrice, che ha appena pubblicato il terzo album. Timidissima, eppure popstar nell’anima

Birdy è stata fotografata da Sonia Szóstak in total look Red Valentino

Birdy è stata fotografata da Sonia Szóstak in total look Red Valentino

Birdy è la figlia atipica della televisione inglese. È un po’ timida, fragile, con quelle gambe infinite che hanno le ragazze inglesi, e la carnagione chiarissima. Appena iniziamo a portarla in giro per le vie e per i cortili di Roma per scattare queste foto, però, tira fuori “la faccia”, dimostrando che sa come comportarsi davanti a una macchina fotografica. E dimostra soprattutto di essere cresciuta. Il suo primo album eponimo era un insieme di cover dolcissime e sognanti di artisti in realtà atipici per una ragazzina di 15 anni, dai The Postal Service agli Xx, fino a Bon Iver (la sua versione di Skinny Love è ancora tra le canzoni più richieste, e quella che usa per chiudere i concerti). Poco tempo prima era uscita vincitrice da Open Mic Uk, una sorta di competizione televisiva a microfono aperto: Jasmine Lucilla Elizabeth Jennifer van den Bogaerde, ad appena 12 anni, partecipa alla prima edizione e sbaraglia tutta la concorrenza con un suo pezzo, So Be Free. Nel frattempo, però, l’uccellino ha iniziato a volare con le sue ali. E nell’ultimo Beautiful Lies racconta proprio questo, di essere cresciuta. Complice il trasloco a Londra, i primi passi di vita lontana da casa. Lontana, anche, da una famiglia, che l’ha sempre supportata. A cui lei è iperlegata, anche perché non le ha mai detto di abbassare il volume.

Birdy è stata fotografata da Sonia Szóstak in total look Red Valentino

Birdy è stata fotografata da Sonia Szóstak in total look Red Valentino

 

Hai avuto un incredibile successo cantando cose che per età anagrafica difficilmente ti appartenevano. Non dirmi che a 15 anni ascoltavi Bon Iver…
No, non erano canzoni che scoprivo io, piuttosto le sentivo attorno a me. Mia zia metteva su Bon Iver, era qualcosa di familiare che mi capitava di sentire spesso. In casa, mio fratello è un grande fan dei Phoenix, mio padre ama James Taylor. In più è stato utile non conoscere benissimo gli originali, così sono stata capace di fare una mia versione, qualcosa di davvero personale. Quando sai a memoria un pezzo e decidi di fare una cover, alla fine lo copi e basta, senza aggiungere niente di tuo.

Hai mai pensato a come sarebbe stata la tua vita senza quel primo periodo di successo?
Certo! È stata un’esperienza incredibile. A pensarci adesso sembra tutto molto strano, mi ha sicuramente tolto la possibilità di fare qualcosa che tutte le ragazze fanno, ma direi che c’è stato molto altro, ho conosciuto un sacco di gente, ho girato per festival, concerti in tutto il mondo… È stato bellissimo!

Sono timida, mi piace che le persone
mi conoscano attraverso le mie canzoni

 

In Italia sei stata ospite di qualche talent show negli ultimi anni (per esempio, Amici nel 2014). Cosa pensi di questi format e dei suoi concorrenti?
Credo che sia un’incredibile possibilità per alcune persone. Ecco, non per me: sarei stata un disastro in uno show del genere! Sono troppo timida, mi piace che le persone mi conoscano attraverso le mie canzoni, mentre per questi show devi avere una grande personalità, almeno pari al tuo talento.

E come fai a essere timida e intanto posare per la campagna di REDValentino (è testimonial della spring/summer ‘16, ndr)?
Sono timida solo quando devo parlare! Ma quando si tratta di cantare o di mettermi in posa mi diverto molto.

E com’è stata questa avventura nella moda?
Molto bella! Il mondo di REDValentino è perfetto per me, mi sento molto vicina al loro stile un po’ fatato.

Ma sei un’esperta di moda?
Non sono molto attratta da queste cose, in realtà, non conosco nuovi brand, non so i nomi degli stilisti. Considera che spesso mia madre mi passava i vestiti dei miei cugini! (Ride) Ma quando vedo qualcosa che mi piace la compro al volo. Preferisco puntare sullo stile, diciamo.

Birdy è stata fotografata da Sonia Szóstak in total look Red Valentino

Birdy è stata fotografata da Sonia Szóstak in total look Red Valentino

 

E cosa ti ha portato a metterti un kimono sulla cover del nuovo album, Beautiful Lies? Cosa significa per te?
È nato tutto da Memorie di una Geisha, un libro che mia madre mi ha prestato, dicendomi che avrei dovuto leggerlo. Mi è piaciuto molto e mi ha fatto scoprire il mondo giapponese. Non ci sono mai stata ma è bastato a farmi innamorare della cultura del Giappone. In più, nel libro si parla di una ragazza molto giovane che se ne va da casa e deve adattarsi e imparare a vivere in un mondo che per lei è tutto nuovo. Ma prima di tutto deve capire chi è veramente lei, quindi un po’ mi sono ritrovata.

Con il passare del tempo, hai iniziato a pubblicare sempre più pezzi personali, cosa che all’inizio non succedeva…
Sono sempre stata una che produce canzoni, fin da quando avevo 8 anni. Abbozzavo dei pezzi, poi mi registravo su YouTube. Di album in album, però, riconosco di aver sviluppato il mio stile e la mia scrittura. È stato come tornare a scuola! Un album in qualche modo è come un esame di fine anno, quindi devi arrivarci preparata al meglio. Quando ho registrato il secondo, Fire Within ero un po’ spaventata: avevo paura che le persone potessero scoprire troppo di me. Ma ora sono a mio agio, anche quando scrivo di vita vissuta o di esperienze più personali.

Credo che quando arriverò al livello di Justin Bieber riuscirò a sopportare la pressione dei fan!

 

Si può dire che questo per te è una sorta di album di formazione?
Sì, è molto personale. Sono andata a vivere da sola, sono stata parecchio tempo in giro, tra tour e sessioni di registrazione. Tornare a casa dopo tutto questo mi ha fatto sentire “normale” e mi ha fatto apprezzare ancora di più le cose semplici, come lo stare in famiglia e passare del tempo con le persone che amo. Ma questo cambiamento di vita mi piace!

Quindi alla fine, da quella paura di raccontare chi sei, in realtà ti sei esposta ancora di più.
Sì, ma se non l’avessi fatto sarebbe stato brutto e scorretto nei confronti di chi mi segue, capisci? In più, cerco di essere sempre un po’ misteriosa, puoi capire cosa voglio dire, ma non metto mai dei riferimenti troppo precisi.

A proposito di chi ti segue: sei molto amata da un pubblico giovane. Che ne pensi di gente come Justin Bieber che cancella meet & greet e dice che non farà più foto con i fan? C’è un limite di sopportazione secondo te?
Credo che quando arriverò al suo livello riuscirò a sopportare questa pressione! (Ride) Ma lo capisco questo suo comportamento: le persone ti guardano tutto il tempo, sia quando ti vedono davvero, ma soprattutto quando sei online. Se hai bisogno di prenderti degli spazi per essere te stesso, allora è giusto farlo. È importante avere qualcuno che dall’altra parte ti dica come comportarti, che ti riporti alla realtà, per evitare di bruciarti.

Stai parlando ancora della tua famiglia. Sembri molto legata a loro…
Sì, certo! Sono meravigliosi e mi hanno sempre supportata. Mia madre è una pianista, mio padre uno scrittore, è stato perfetto crescere così. Sono state due figure che mi hanno ispirato molto. E poi, non mi hanno mai detto di abbassare la musica!

L’intervista è stata pubblicata su Rolling Stone di giugno.
Potete leggere l’edizione digitale della rivista,
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