Shawn Mendes, spezzacuori pop 2.0 | Rolling Stone Italia
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Shawn Mendes, spezzacuori pop 2.0

Ha come miti Justin Bieber e i Kings of Leon e beve un sacco quando è a casa (perché per gli States è troppo giovane). La nostra intervista a Shawn Mendes

Shawn Mendes, spezzacuori pop 2.0

Sono ancora molto giovane come musicista, dice Shawn Mendes, 19 anni. Ma quanto è giovane? Diciamo che parla di Bieber come uno dei suoi primi eroi musicali e dei Kings of Leon come di una band classic-rock. Ma lo spezzacuori del pop – che è arrivato al successo cinque anni fa attraverso la defunta app Vine – ha già pubblicato tre album con una major, arrivando alle radio con i successi Stitches e Treat You Better. Il suo singolo In My Blood è già arrivato ai 200 milioni di stream su Spotify. Questo successo significa che non è più soltanto una star dei social: «Dalla gente ero visto come un viner», dice. «Ma sento di essermi finalmente liberato».

Hai suonato al Governors Ball, prima di Jack White e degli Yeah Yeah Yeahs. Ti intimidisce il fatto di esibirti di fronte a un pubblico pieno di fan del rock?
Un sacco. Non so se i fan di Jack White sapevano chi fossi, ma durante i festival non devi essere un nome, ma un musicista e un artista. Forse un giorno sarò nella posizione di Jack White, quello sarebbe un sogno.

Ti sei esibito per la regina Elisabetta al suo 92 ̊ compleanno. L’hai incontrata?
No. Sono stato di an- co a lei per 10 minuti mentre si preparava per salire sul palco. Ma non credo che tu possa parlarle prima che lei si rivolga a te. E quindi non l’ho fatto. Standole di fianco, capisci che è solo una signora come le altre.

Ma volevi dirle qualcosa?
Certo! Volevo soltanto stringerle la mano, ma è contro la legge (nessuna legge vieta di parlarle, ma è buona regola attendere che lei rivolga la parola, ndt).

Vieni spesso paragonato a Justin Bieber. È giusto secondo te?
Una cosa che le persone non sanno è quanto io mi sia ispirato a Bieber. Non penso di avergli mai detto che è stato la mia ispirazione, agli inizi. Ho imparato tutte le sue canzoni a memoria. Mi ha permesso di imparare a cantare e a suonare. Quindi ogni volta che qualcuno mi parla di Bieber, dico sempre che è uno dei più grandi complimenti che mi possano fare.

Il Canada ha prodotto una quantità incredibile di cantautori, in proporzione alla popolazione. Come mai, secondo te?
Penso perché è inverno per 10 mesi all’anno e siamo obbligati a stare in casa, scavando a fondo in noi stessi e nelle nostre emozioni. Entriamo meglio in contatto con i nostri pensieri, e quindi siamo capaci di metterli su carta.

Il limite di età per bere alcool in Canada è di 19 anni, negli USA 21. Come gestisci questa cosa?
Bevo un botto a casa, e mai in America!

Qual è il tuo drink preferito?
Amo whisky & ginger. Ma ho dovuto rallentare perché il giorno dopo non è il massimo, quindi ho iniziato a bere tequila, e va meglio. Bevo Don Julio o Casamigos.

So che sei un grande fan di Kanye West. Cosa trovi più stimolante nella sua musica?
La sua creatività. La sua abilità di non avere paura di dire quello che vuole. Penso che ci siano molte persone che creano la loro musica su quello che funziona al momento, mentre lui crea qualcosa su cui gli altri si basano.

Cosa ne pensi dei suoi recenti atteggiamenti politici?
Ovviamente, ci sono molte cose con cui non sono d’accordo. Ma come artista non mi ha mai deluso.

I tuoi addominali sono molto famosi in rete. Che dieta fai?
Mangio un sacco di carboidrati. Faccio tanto esercizio. Vado in palestra tutte le mattine, sono ossessionato dal fitness. Ma non sono il migliore con cui confrontarsi per consigli alimentari. Se ci sono delle patatine fritte davanti a me, stai certo che non mi tiro indietro.

Il miglior concerto mai visto?
I Maroon 5 al Rock in Rio, in Brasile. Adam Levine è stato incredibile. Ma i Kings of Leon sono la mia band preferita.

Hai mai voluto crescere in un’epoca senza social media?
No, perché non avrei avuto una carriera (ride).

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