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“Rock-the-casah”, la quarantena di Kesha

La popstar racconta il suo isolamento, la canzone perfetta per fare il bagno e gli sforzi per imparare a leggere l’aura degli alberi. «Se avremo compassione per gli altri, ne usciremo più forti»

Artwork: Stefania Magli

Mentre il mondo combatte la pandemia da coronavirus, abbiamo raggiunto alcuni dei nostri artisti preferiti con delle domande a proposito di questo momento senza precedenti. Ecco cosa ci ha raccontato Kesha, che si è ritrovata in isolamento a due mesi dall’uscita del suo ultimo album High Road.

Come passi le giornate a casa?
Sto svuotando degli scatoloni che non guardavo dall’uscita di Tik Tok. Quando Animal è stato pubblicato, abitavo in una casa vicino al Laurel Canyon con altre 10 persone: sono andata via per suonare un paio di concerti, che poi sono diventati tanti concerti, e non sono più tornata. Mai più. Quando ho deciso che dopo il tour sarei tornata a casa mia, a Nashville, qualcuno ha fatto gli scatoloni per me. Hanno fatto avanti e indietro da Los Angeles a Nashville per un sacco di tempo, e non sono mai riuscita ad aprirli. Insomma, sto ripercorrendo la mia vita attraverso le scatole. Ho un sacco di cose assurde. Il resto del tempo lo passo scrivendo pezzi di canzoni, cantando e facendo pratica nella lettura dell’aura degli alberi. È uno dei modi migliori per sviluppare questa capacità di visualizzazione…

Che musica ascolti per trovare conforto nella quarantena?
The Slider dei T. Rex, e tutti gli altri dischi dei T. Rex. Se questa è la fine dei tempi, allora voglio che Marc Bolan canti per me con la sua voce stravagante e traballante. Poi Silence Is the Answer di Deuter: è un musicista new age tedesco e i suoi dischi degli anni ’70 suonano sia maligni che sereni. Mi piace ascoltarlo mentre faccio il bagno. Anche i Black Lips, Sing In a World That’s Falling Apart, un titolo piuttosto appropriato. L’album è bello, divertente. Sono miei amici e adoro il loro nuovo disco. Prima o poi pubblicheremo la nostra collaborazione (l’avevamo fatta per il Record Store Day ma credo sia stata rimandata). Infine, Journey In Satchidananda di Alice Coltrane – musica meravigliosa per qualunque epoca – e Did I Shave My Legs for This? di Deana Carter. Il country anni ’90 mi fa pensare che andrà tutto bene. E anche: “Cavolo, non mi depilo le gambe da parecchio eh?”.

C’è qualcos’altro che vorresti dire ai tuoi fan?
Viviamo tempi belli strani. Ma supereremo tutto questo insieme. Restare a casa e non fare un milione di cose è fastidioso, ma bisogna farlo. Nel frattempo, cercate di restare in salute, al sicuro e sani di mente. Credo che questa esperienza mi abbia fatto capire che siamo un villaggio globale, che le nostre azioni hanno un effetto anche sulle persone che non incontriamo, e più saremo pazienti e compassionevoli con gli altri più saremo forti e vicini quando tutto questo sarà finito. Mi manca vedere i miei fan e suonare dal vivo, ma ricordate che tutto è temporaneo, e che abbiamo la fortuna di avere qualcosa per cui vale la pena aspettare.

Le puntate precedenti: Henry Rollins, Ian Anderson, Young Signorino, Cristina Scabbia, Ketama126, Frah Quintale, Max Pezzali, Cristiano Godano, Gazzelle, Tutti Fenomeni, Generic Animal, Anastasio, Calibro 35, Coma_Cose, Dente, Boosta, Bugo, Ghemon, Kiss

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