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Ben Harper
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Siamo stati allo storico appuntamento musicale a Tarvisio che unisce natura, sostenibilità, concerti e gastronomia grazie all’anticipazione estiva di Ein Prosit 2023. Abbiamo mangiato, bevuto, avuto una tregua dal caldo torrido, e non avremmo potuto chiedere di meglio
Il ritorno alla classicità di Noel Gallagher, le staffilate dei Queens of the Stone Age, i cantici di Tedua, i segreti di Venerus, i Kraftwerk al Cairo immaginati da Jonny Greenwood, il debutto solista di Grain Chatten dei Fontaines D.C. e gli altri album che usciranno nelle prossime settimane
Secondo disco in meno di dodici mesi, ‘Wide Open Light’ è un racconto intimo che «manda al diavolo la musica pop, le radio e la discografia. Dentro c’è la mia vita, tutto ciò che sono». La nostra intervista
Il racconto fotografico dell'ultimo edizione del festival romagnolo
«Una lotta tra il me del presente e il me del passato». Così Ben Harper racconta lo sforzo necessario, quando hai 52 anni e una quindicina di album alle spalle, per far ascoltare le nuove canzoni senza che la gente le paragoni ai classici. In questa intervista il musicista misura la distanza tra passato e presente: nelle cose di cui canta; nei cambiamenti culturali; nelle persone che non ci sono più, come il padre che appare sulla copertina di ‘Bloodline Maintenance’. A volte si sente «come una vecchia auto usata», ma dal vivo è sempre una bomba, specie da quando ha smesso di bere. «Il mondo è un gigantesco bar in cui divertirsi, ma io ho già dato»
Il ritorno di Beyoncé, gli Interpol meno dark del solito, la follia dei Black Midi, Jack White, il tributo di She & Him a Brian Wilson, Ben Harper e gli altri album che sentiremo nelle prossime settimane
«Per scrivere questo disco ho dovuto dare fuoco a tutto ciò che avevo imparato» ha dichiarato il musicista su 'Bloodline Maintenance', in uscita il 22 luglio. Ad anticiparlo, un brano che parla di schiavitù
Dalla tendenze alla piromania di The Edge alle regole dei Beatles sulle scoregge, ecco i momenti più bizzarri e interessanti del film del frontman dei Foo Fighters sulla gavetta e la vita on the road
È nato nella stessa settimana del 1990 in cui nasceva il gruppo di Seattle, di cui è un superfan. Trentaquattro anni dopo s’è tolto la soddisfazione di produrre il loro ‘Dark Matter’. «Sono fatti per suonare insieme», racconta in questa intervista, dove spiega l’album canzone per canzone
Perché in ‘One Deep River’ fa musica geolocalizzata. Perché il periodo tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60 lo affascina. Perché non trae più la sua identità dalla chitarra. Perché ha venduto all’asta un centinaio di strumenti. E perché non lo vedremo più in concerto. L’intervista
A Pordenone per intervistare Davide Toffolo con un pittore folle e una docente di storia dell’arte, tra fiumi di alcol e una biblioteca esoterica lasciata in eredità da un mago. Si parla del nuovo ‘Garage Pordenone’, della storia del gruppo, dei figli dell’Occidente in rovina. Più che un’intervista, un viaggio nello spirito di certi friulani
‘I’m Doing It Again Baby!’ l’ha fatta entrare di diritto nel club delle ragazze superpop, ma anche vagamente strambe. Intervista a una “figlia” di Taylor Swift di cui sentirete parlare, sempre che riesca a controllare l’ansia
L’uomo di ‘The Power of Love’ e ‘Hip to Be Square’ non salirà più su un palco. A causa della malattia di Ménière «non sono in grado di riconoscere nemmeno le mie canzoni». Senza un apparecchio grande così non sente nulla, eppure sta vivendo un piccolo revival. Un’intervista dolceamara
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