Nick León sta producendo il miglior sound latino in circolazione | Rolling Stone Italia
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Nick León sta producendo il miglior sound latino in circolazione

Amato da Rosalía, con cui ha collaborato, ha firmato alcuni brani dell’estate da club. Ora arriva in Italia al Linecheck per presentare l’album ‘A Tropical Entropy’. L’intervista

Nick León sta producendo il miglior sound latino in circolazione

Nick León

Foto: Kolja Tinkova

Torna come ogni anno Linecheck, quest’anno con il claim “A Beautiful Presence”, ancora tra Milano e Bologna e con un programma fitto di performer locali e internazionali che spaziano tra pop, club e alternative. Tra i nomi in cartellone Sega Bodega, James K, Joy Orbison, Venerus (in dj set, con Shanti) e venerdì Nick León in versione live.

Per chi non lo conoscesse, León è uno dei produttori più brillanti della scena Latin club contemporanea: cresciuto in Florida con radici colombiane e l’energia di Miami nel sangue, ha trasformato le influenze di strada in un suono personale che attraversa underground e festival internazionali. In occasione della sua esibizione lo abbiamo raggiunto per farci raccontare la sua storia dagli esordi, tra beat rap, perreo e elettronica fino agli enormi palchi di Primavera Sound e Sónar.

«Essere cresciuto in ambienti musicali diversi mi ha dato l’opportunità di imparare e conoscere tante persone che ammiro, e ora con la musica essere arrivato in posti del genere. Spero che questa cosa non cambi mai». La vera svolta per lui è arrivata nel 2022 con Xtasis, traccia esplosa dai club di Miami alle maggiori cornici dance internazionali: «Ricevevo video da un mucchio dj in giro per il mondo che suonavano il pezzo, da festival enormi come Dekmantel a club in tutta Europa. Per un po’ nel mio team era rimasto un meme, dicevamo che era la canzone dell’estate, ci giocavamo su. Poi ha davvero raggiunto livelli impensabili».

Nonostante il successo, Xtasis resta solo una parte della sua identità: «Non mi sentivo pienamente rappresentato perché il pezzo è solo una piccola parte di quello che sono. Era importante riallineare me stesso e il mio lavoro, andare avanti con altro».

Erika de Casier - Bikini (feat. Nick León) - live at Boiler Room Primavera Sound 2024

Il successo e un tour incessante per tutto il mondo lo hanno portato a un punto di rottura: «Semplicemente non stavo godendomi la vita, ero depresso e stanco. Se non riesci nemmeno a viaggiare sereno in un paese che adori, facendo ciò che ami, qualcosa non va. In fondo sono un produttore e musicista, e se non ho tempo per rimanere connesso alla musica diventa deprimente». Da qui nasce A Tropical Entropy, uscito in estate e primo vero album dopo una lunga serie di EP, che alterna ordine e caos. E con cui León cerca di mantenere vive motivazioni, legami affettivi e la passione vera per il suo lavoro: «Con questo disco ho anche dovuto lasciare alcune collaborazioni e cambiare scelte di vita che non erano più in linea con chi sono e dove voglio andare».

Nel suo lavoro emergono dembow, perreo miscelate dentro texture da club, un mix che parla di tradizione e innovazione senza scivolare nella nostalgia: «Ho sempre oscillato tra stili e cose che mi ispirano». E quando si parla di suono latino e globalizzazione, è netto: chi promuove questi suoni deve conoscere le loro radici: «Bisogna prepararsi bene, coinvolgere persone dei Paesi d’origine della musica. I promoter dovrebbero anche aiutare con i visti e permessi vari se vogliono davvero sostenere gli artisti e il suono che vogliono proporre perché adesso ha un certo appeal».

TraTraTrax, l’etichetta che sta segnando gran parte del suo percorso, è diventata un punto di riferimento nella nuova scena latina globale. Fondata nel 2020 da DJ Lomalinda, Nyksan e Verraco tra Medellín e Bogotá, il collettivo ha portato i suoni latino-americani dai club locali alle lineup di Londra, Berlino e Amsterdam. Per León, rappresenta una naturale continuazione di una heritage consolidata: «Magari non sono la persona più adatta a rispondere, ma certi suoni esistono da molto prima di TraTraTrax».

Tra le diverse esperienze, il dj e producer ha esplorato anche il pop senza perdere la propria identità, collaborando con Rosalía (alla produzione di alcuni brani in Motomami) ed Erika de Casier, e sogna ancora collaborazioni lontane o magari al momento improbabili. «Quella dei sogni? Forse Shakira (ride), o Addison Rae, altra artista che adoro. Mi piacciono anche alcuni artisti spagnoli emergenti come Ralphi Choo e Judeline».

Quello di Nick León non è solo un percorso musicale: è un racconto di radici, contaminazioni e scelte autentiche. Tra ritmo e sperimentazione, tradizione e futuro, mostra che la vera ricchezza non è il successo, ma restare fedeli a sé stessi.

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