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Jaselli presenta il nuovo disco: «Il mostro esce quando liberi l’istinto»

"Monster Moon", disponibile da oggi, segna il debutto del trio con una major. L'intervista
Jack Jaselli, foto stampa

Jack Jaselli, foto stampa

Oggi esce Monster Moon, il primo album pubblicato da Jack Jaselli con una major (qui la nostra recensione), dopo due lavori indipendenti (It’s Gonna Be Rude, Funky, Hard e I Need the Sea Because It Teaches Me) e con una nuova band (composta da Jack, Max Elli, Nik Taccori). Abbiamo scambiato due chiacchiere con i tre poco prima dello showcase di presentazione del disco, nel parco della Triennale di Milano.

Come dice Caparezza, “il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista”. Il terzo com’è?
Jack: Il terzo è il più bello. È il numero perfetto. Abbiamo goduto come dei pazzi a fare questo disco.

È il primo lavoro con una major (Universal). Traguardo sudato e cercato o è semplicemente è successo? Tra l’altro tu Jack hai sempre fatto dell’indipendenza un valore.
Jack: Mah, guarda, c’erano stati altri contatti con le major non erano mai andati a buon fine perché in qualche modo volevano cambiarci. Volevano che partecipassimo a talent show o che cantassimo in italiano. Non era la mia, anzi, la nostra strada. Non avremmo mai sperato che una major italiana ci dicesse: «Ok, prendiamo il disco come l’avete fatto voi, ci piace, vi diamo una mano e scommettiamo con voi».

Che è una cosa abbastanza atipica ora…
Nik: Molto atipica. Soprattutto con un disco in inglese.

Cosa è cambiato rispetto a prima? Una major può dare maggiore promozione, maggiore visibilità, ma dev’esserci anche qualche lato negativo…
Jack: Per ora di lati negativi non ne abbiamo visti… Sicuramente giochiamo in un campionato più grande e c’è un po’ più di ansia da prestazione, ma continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto, confidenti che sia buono.

Nik Taccori, Jack Jaselli e Max Elli. Foto: Chiara Mirelli

Parliamo del disco, una lavorazione di 3 anni. Scritto a Milano, registrato e prodotto a Los Angeles da Ran Pink, che ha lavorato con Dave Grohl, Band Of Horses e un sacco di altra gente. Come è andata con lui?
Jack: È stato bello e naturale. Il nostro primo viaggio l’abbiamo fatto a gennaio dell’anno scorso, per cercare un produttore e far conoscere i nostri pezzi. Ran Pink ci era stato consigliato da amici musicisti. Alla Capitol Records ci avevano fatto molti nomi… ma con lui ci siamo trovati subito benissimo. E poi devi vedere il suo studio, ce ne siamo innamorati.

Max: La stima con Ran è stata reciproca. Lui è uno che lavora solo su progetti in cui crede… altrimenti declina le offerte. È stata per noi una legittimazione il fatto che abbia scelto di lavorare con noi. Siamo cresciuti tanto insieme. Il suono stesso è cresciuto con lui. Avevamo un’idea molto forte sulla direzione che dovessero prendere i brani e lui è riuscito a tirarne fuori la vera natura.

Nik: Qualcosa gliel’abbiamo insegnato anche noi però… per esempio come si fanno i bucatini all’amatriciana. Cucinavamo sempre in studio… alla fine non ci chiamava più per i brani ma per chiederci come si faceva il soffritto. (ride)

Il titolo, Monster Moon, sarebbe Luna Enorme?
Jack: Sì, hai presente quando la Luna sembra molto vicina alla Terra? L’anno scorso è stata anche blood moon a settembre, era rossa, come quella della canzone. Anche etimologicamente mi attiravano queste parole. Monstrum, il mostro è qualcosa di prodigioso, di raro, di stupefacente. Da un lato c’è l’eccezione data dal fatto che ci trovavamo dall’altra parte del mondo a fare quello che volevamo fare. In quel mese ci sono state due lune piene, ed era anche questa una eccezione. Io sono sempre stato influenzato da queste cose. La title track parla di liberare gli istinti, di non lasciarsi sempre guidare dalla ragione. Il mostro è qualcosa che esce quando liberi l’istinto.

Quali sono le tracce di questo disco di cui siete più soddisfatti?
Max: Io sono molto legato a Brightest Angel.

Nik: The Road. Siamo andati in una direzione inaspettata. Era partito come un brano acustico e grazie a Ran è diventata un’altra cosa.

Jack:
Io sono legato a Kintsukuroi. Kintsukuroi è quella pratica giapponese che consiste nell’utilizzo di oro o argento liquido per la riparazione di oggetti. Ascoltala…

Volentieri. Oltre a questo album però voi tre, come musicisti, state producendo anche altri artisti.
Max: È una cosa nata dalla collaborazione con Jovanotti e Guè Pequeno. Ci hanno chiesto di produrre dei loro brani utilizzando le nostre caratteristiche. E da lì ci è capitata poi l’occasione di produrre artisti emergenti come Marianne Mirage. Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto sul suo disco…per noi è una grande soddisfazione poter lavorare con altri. Stiamo facendo anche altre cose…vi faremo sentire presto.

Ultima domanda: io pensavo di cavarmela con i social ma, da quando seguo te Jack, ho capito che mi sbagliavo. Vorrei aumentare i miei follower. Qualche consiglio?
Jack: Fatti mettere sotto contratto da Universal e lavora con Marta. Il mio potere più grande comunque è farmi mille paranoie. Ho sempre paura che non mi segua abbastanza gente, quindi me le invento tutte!

Il video del primo singolo The End:

Queste le date del Monster Moon Tour:

12 maggio – Torino – Lavanderie Ramone
13 maggio – Treviso – Home Rock Bar
14 maggio – Cava dei Tirreni – Marte
15 Maggio – Roma – Monk Club
20 Maggio – Venezia – Hard Rock Cafe
7 Giugno – Bologna – Bioparco Biografilm
8 giugno – Firenze – Fiorino sull’Arno
21 Giugno – Vascon Treviso – Festa dell’Estate
23 Giugno – Pescara – Xmasters
24 Giugno – Padova – Il Chiosco
25 giugno – Pavia – Spaziomusica
22 Luglio – Pescara – Teatro D’annunzio
23 Luglio – Sarzana – Fortezza Firmafede
28 Luglio – Genova – Genoa Songwriters Festival
30 Luglio – Cantù – Villa Calvi

La cover di “Monster Moon”

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