Il threesome intellettuale con M¥SS KETA e Malena: «Lo scandalo è un desiderio inespresso» | Rolling Stone Italia
DONNE CHE CONTANO

Il threesome intellettuale con M¥SS KETA e Malena: «Lo scandalo è un desiderio inespresso»

Abbiamo incontrato la cantante e la pornostar per filosofeggiare su cos'è scandaloso oggi, il diritto al desiderio, i rave e la tutela dell'improduttività. Con il sogno, chissà, di un nuovo Partito dell'amore

Il threesome intellettuale con M¥SS KETA e Malena: «Lo scandalo è un desiderio inespresso»

M¥SS KETA e Malena

Foto: Teresa Ciocia (1) e Alessandro Negrini (Alexnerophoto) (2)

Molti hanno tentato di smascherarla: gira voce che dietro quegli occhiali si celino le azzurre iridi di Maria Elena Boschi, che quei capelli biondi appartengano alla quarta sorella Ferragni e quel patrimonio da capogiro alla contessina Giada De Blanck. C’è qualcosa di vero in queste notizie che ho recuperato da fonti più o meno affidabili? Può essere. Quando si parla di M¥SS KETA, tuttavia, verità e fantasia sono due piani che si arrotolano, si fondono, si trasformano, sfuggono via e infine vengono catturati a fatica dal dottor Erwin Schrödinger il quale procede all’osservazione scientifica del fenomeno, per poi arrivare alla conclusione che la nostra stessa presenza ne compromette il risultato.

Per qualche assurdo scherzo del destino, però, questo continuo ping pong con i piani della surrealtà ha portato la signorina KETA a diventare particolarmente consistente, non soltanto come musicista, ma più in generale come generatrice di iconicità, grazie a un immaginario sempre in espansione, che ad ogni, lasciatemelo dire, fatica discografica, acquisisce personalità multiple che risuonano con le mille maschere di M¥SS e le restituiscono una strana ma solida credibilità. Così in Club Topperia, l’ultima di cui sopra, alla corte della Regina di Porta Venezia arriva una costellazione di personaggi che va dalla “soubrette” Isabella Santacroce alla “intellettuale” Francesca Cipriani, dall’attrice sperimentale Silvia Calderoni all’attrice di blockbuster Malena.

Proprio con quest’ultima abbiamo deciso di organizzare un threesome intellettuale partendo dal concetto dietro a Scandalosa – singolo rilanciato da pochissimo grazie a un gustoso remix con l’artista francese Bilal Hassani – cioè lo scandalo come atto rivoluzionario. Parte la zoom call e il volto di Malena è baciato dal sole: si trova da qualche parte in riva al mare palermitano. L’ala milanese di questa chiamata si sente immediatamente ferita nel vivo dallo scarto climatico. Il primo scandalo della giornata si è già consumato, e nessuno ha ancora aperto bocca.

Malena: Perdonate il ritardo, però almeno un piatto di tagliolini alle vongole dovevo mangiarlo. Così la nostra M¥SS mi odia un pochettino… Ho fatto la presentazione del mio libro qui a Palermo e ne ho approfittato per portare qui mia madre a fare un giro.

Infatti, entrambe avete all’attivo almeno un libro, sto parlando con due intellettuali…
Malena: Però una cosa è essere intellettuali, un’altra è essere di cultura. Gli intellettuali puoi prenderli in giro, con la cultura non si scherza! Intanto bevo il mio sorbetto.
M¥SS KETA: Comunque tu sei in piena estate! A Milano per resistere bisogna bere il bombardino…
Malena: Eh, però il bello è che in Italia possiamo avere tutto, l’estate e l’inverno. Per questo sono fiera di essere italiana, siamo gli unici che possiamo avere tutti gli aspetti climatici in un solo giorno.

Malena parla già come una parlamentare.
Malena: No basta politica, lo sono già stata a mia insaputa.

Ah, tra l’altro M¥SS, ho sentito un tuo pezzo in The White Lotus. Ti volevo fare i complimenti. Sono super contenta.
M¥SS KETA: Eh sì, è arrivata la chiamata. Proprio dagli americani. Gli era piaciuta evidentemente la canzone. Sono super felice, è una figata.

M¥SS KETA, Malena - SCANDALOSA (Visual)

Vabbè, ragazze, dopo magari parliamo magari di tutto il resto. Però intanto volevo chiedervi come vi siete conosciute? Qual è stata la pietra dello scandalo che vi ha fatto conoscere?
Malena: In realtà M¥SS è l’unica artista che quando l’ho taggata in una story mi ha ripostata. Quindi è l’unica che non se la tira. Questa è la verità. Tanti altri artisti che ho taggato non l’hanno fatto, lei invece subito. Quindi vuol dire che è più porno di me.
M¥SS KETA: Guarda Malena, sarei stata veramente sciocca a perdere un’occasione del genere. Sì, ci siamo sentite prima nei DM di Instagram, poi ho scoperto che sarebbe venuta a un mio concerto in Puglia.
Malena: E lei senza saperlo mi ha dedicato la mia canzone preferita, che è Una donna che conta e da lì ho detto ok, mi ha già letto. Siamo tutte e due donne che contano.
M¥SS KETA: E poi dopo il live ci siamo conosciute, e fondamentalmente abbiamo parlato tanto di quello che ci unisce, come donne e anche come donne che lavorano in un ambiente che è apparentemente così difficile da comprendere dall’esterno a volte. M¥SS, magari a una lettura un po’ più superficiale può essere considerata la cantante dal volto mascherato, quella che provoca, quella che ha la vita di eccessi… invece dietro comunque c’è un mondo intero, un po’ come Malena che credo soffra del fatto di essere catalogata, magari a volte superficialmente, come la pornostar, la pornodiva.
Malena: In realtà quello che ci accomuna è la mascherina. M¥SS la mette perché quello che conta è la voce, quindi non ha bisogno di svelare il suo volto, mentre nel mio settore ci sono quelle che vogliono fare pornostar, ma mettono la mascherina. Però nel mio lavoro quello che conta è il sorriso, l’espressione del volto. Quindi quello che ci accomuna è che lei la maschera ce l’ha e io no, perché siamo quelle vere.

Adoro questo giro filosofico per cui siamo arrivati al concetto di mascherina, ed effettivamente ci sto credendo.
Malena: Entrambe siamo smascherate nel nostro lavoro.

Puoi diventare la M¥SS KETA del porno.
Malena: Già lo sono!

Quindi siete arrivate al concetto di scandalo. A un certo punto M¥SS stava scrivendo il suo album Club Topperia e a un certo punto ha detto «cavoli, io voglio fare un pezzo che parla dello scandalo e voglio coinvolgere Malena». Com’è andata questa cosa?
M¥SS KETA: Guarda io per la costruzione dei miei brani di solito parto da un concetto, nel caso di Scandalosa sono partita da questa idea, ovvero a me spesso bollano come provocatrice, come persona che vuole scandalizzare, che gioca con lo scandalo. In realtà è proprio un modo di esprimermi, un modo di portarmi fuori verso la realtà, quello di dire le cose in maniera diretta e magari in maniera provocatoria. Quindi ho proprio pensato a questa cosa e ho usato il termine scandalosa perché poteva essere diciamo un ribaltamento: tu praticamente, da persona che scandalizza, quando diventi scandalosa, vuol dire che è come se tu dirigessi lo scandalo a tuo favore. Nel senso che riesci a creare lo scandalo. Riesci a dirigere gli occhi nella direzione che vuoi. Quindi è un modo per prendere il potere dallo scandalo. Dominare lo scandalo e scandalizzare. Quindi questa è una celebrazione di tutto questo, e non potevo che pensare a Malena. Per me era importante coinvolgere Malena perché è una delle persone che ho conosciuto nel 2021 che mi ha più sorpresa. Perché comunque il nostro incontro è stato bello perché è stato molto entusiasmante.
Malena: Siamo entrate subito in sintonia, come due amiche che si conoscevano da tempo, al di là del personaggio. E soprattutto mi ha visto senza tacchi, con le scarpe rasoterra, questo vuol dire essere amiche. Appena ho sentito il pezzo ho pensato «questa sono io» e mi sono presa il mio spazio nel disco di M¥SS.
M¥SS KETA: Lei era perfetta per Club Topperia… Quando abbiamo fatto la festa per l’uscita del disco, a mezzanotte precisa io stavo cantando, è arrivata Malena da me urlando «è uscitooo è uscitoo!» come se fosse nato il nuovo Messia…

Nella vostra vita e nelle vostre carriere che ruolo ha avuto lo scandalo? M¥SS: penso a quando è uscito il tuo primissimo singolo Milano sushi e Ccca, ai riferimenti a sostanze illegali a partire dal tuo cognome, ma anche ai tuoi testi. Lo scandalo fa parte della narrativa di M¥SS KETA.
M¥SS KETA: Una delle necessità primarie di M¥SS è stato proprio comunicare nella maniera più diretta possibile, senza barriere. Era tutto molto istintivo per noi di Motel Forlanini, non abbiamo pensato a chi avrebbe visto e ascoltato, ma soltanto a cercare di esprimerci nel modo più libero possibile. Ed è naturale che questa necessità espressiva quando viene letta dall’esterno può risultare provocatoria. Poi quando abbiamo capito che tipo di reazioni stavamo provocando, siamo diventate più consapevoli dell’utilizzo che potevamo fare delle nostre qualità scandalose, abbiamo iniziato a studiarlo e a spargere un po’ di scandalosità anche nelle mie performance live, nei video, e così via. Poi per me è sempre un grande piacere leggere il mio nome per intero, M¥SS KETA, nel sottopancia al TG Regione o a Sanremo…

Pensa a quando andrai a cantare al Vaticano…
M¥SS KETA: E dovrà presentarmi il Papa!

Foto: Teresa Ciocia

Comunque per me tu sei molto più favolosa che scandalosa. Non tutte le persone che ascoltano M¥SS o vedono Malena si scandalizzano, soltanto chi non vi capisce o non vuole farlo… È come se ci fosse un target dello scandalo. O, come dite voi, lo scandalo è negli occhi di chi guarda.
Malena: Io mi sento scandalosa perché semplicemente faccio quello che tutte vorrebbero fare realmente, ma nessuno ha il coraggio di fare se non nei sogni. È per quello che ho capito che lo scandalo dà potere. La cosa più scandalosa che invece ho fatto nella mia vita precedente è stato tradire il mio fidanzato con una persona, nel mio paesino, dove tutti mi conoscevano. È stata una roba fotonica. Avevo addosso la lettera scarlatta, più del porno! Però ho avuto il coraggio di andare dal mio fidanzato e dirglielo. Un casino. Quindi ognuno nel suo microcosmo può essere scandaloso. Da lì ho capito che non potevo assolutamente perdermi l’occasione dello scandalo, perché lo scandalo in realtà è il desiderio di tutti, io sono quello che loro non hanno il coraggio di essere. Quindi diventi una supereroina.

Mi piace questa definizione dello scandalo, come il desiderio non espresso, il fatto che il desiderio che tu non hai il coraggio di raggiungere diventa per te lo scandalo. È un potere anche politico.
Malena: Infatti non è negativo lo scandalo. È una cosa bella. Tu per loro diventa la dea dell’immaginazione.
M¥SS KETA: È bellissima questa cosa del desiderio legato allo scandalo, nel senso che si scandalizza chi non riesce a esprimere quel desiderio, ma lo vedo espresso in te allora ti vede scandalosa.
Malena: Per questo secondo me il gossip è una cosa diversa dallo scandalo, perché il gossip è una cosa costruita, mentre lo scandalo è un’emozione, no? Un’emozione che molte persone castrano, e invece noi lo facciamo al posto loro. Per noi stesse però. E quindi noi diventiamo l’immagine del desiderio scandaloso.

Cavoli bellissima questa interpretazione.
Malena: Non divento l’icona, divento l’eroina. Per questo la mia seconda canzone preferita della M¥SS è Giovanna Hardcore.

Tant’è che un’altra cosa che volevo chiederti M¥SS, siccome uno dei tuoi alter ego, oltre che Monica e M¥SS, è Giovanna Hardcore, che ne pensi di questo scandalo politico legato ai rave? Perché i rave fanno scandalo secondo il nostro governo?
M¥SS KETA: Guarda, Secondo me è scandaloso perché non è controllato, e tutto quello che non può essere controllato, tutto quello a cui non può essere data una gerarchia definita, tutto quello che sfugge a una definizione precisa spaventa. Quindi il rave che è una riunione incontrollata, selvaggia, orizzontale, che va a occupare spazi che di per sé sfuggono dalla società, dalla logica della produttività e diventa puro divertimento, anche quello dà spazio al puro desiderio.
Malena: È una giungla.
M¥SS KETA: Quindi il fatto che manchi un obiettivo economico spaventa. E come dicevamo, il puro desiderio spaventa.
Malena: Però c’è un obiettivo emozionale. Ci hanno insegnato a credere nella fede, e la fede non ha leggi.

Ah vabbè, questo è un giro incredibile!
Malena: La fede va rispettata, il problema è che ci insegnano che soltanto alcune fedi vanno rispettate, mentre se non fai male a nessuno ogni fede è lecita.

È anche dare spazio a quello che in psicologia si chiama ES, lo sporco, quello che c’è sotto, che andrebbe tenuto nascosto in cantina. Che è molto in contrasto con il concetto di decoro tanto caro alle destre. Anche lo sporco è un potere rivoluzionario. A proposito: chi sono state le eroine scandalose nella vostra vita?
Malena: La mia è Santa Filomena, che si è uccisa perché aveva promesso il voto di castità e non è scesa a patti quando volevano che si sposasse. Non è scesa a compromessi, ha preferito uccidersi. Lei è la mia santa, la protettrice delle vergini. Lei è lo scandalo vero. Poi nella mitologia è ancora più perfida, perché viene violentata dal cognato e per vendicarsi gli dà in pasto il bambino.
M¥SS KETA: Hardcore!
Malena: Adesso l’hanno tolta dal calendario, ogni anno devo vedere se c’è o no, perché è troppo scandalosa la sua storia.

Vabbè è una santa per noi.
M¥SS KETA: Io sono un po’ più tradizionale nella mia scelta, anche se mi muovo sempre in zone religiose, perché il mio idolo scandaloso è Madonna. I primi concerti registrati che ho visto di una popstar gigante erano i suoi, e in quel tour, ai tempi di Like a Virgin, faceva questi balletti super sensuali con i crocifissi… Lei è una che è riuscita a dirigere l’occhio dello scandalo dove voleva. Anche il suo libro SEX è tra l’erotico e il pornografico, ma anche questo utilizzo del sesso è diretto all’arte. Diciamo che ho sempre ammirato questa sua volontà di esprimersi liberamente e mi è sempre tanto piaciuto il fatto che la sua arte fosse così legata alla sfera della sessualità. Lei secondo me ha aiutato tantissime persone a liberarsi, a trovare la loro modalità di sfogo, quindi diciamo che lei è proprio la prima nel mio harem delle delle donne scandalose. Vabè poi Raffaella Carrà è molto per me. Se n’è sempre fregata delle critiche, è andata sempre avanti sorridendo, convinta di quello che stava facendo e ha convinto tutti con questa sua testardaggine, non ha mai ceduto al volersi omologare a come la volevano gli altri.
Malena: È stato il primo ombelico in tv!
M¥SS KETA: Poi vorrei anche citare Grace Jones… Diciamo che sono sempre attratta da questi miti femminili, soprattutto legati al mondo della musica.
Malena: Le donne sono sempre scandalose! Non gli uomini!

Foto:Alessandro Negrini (Alexnerophoto)

Ma perché se ci colleghiamo a quella cosa del desiderio, come dice Malena, la cosa più scandalosa è la sessualità femminile, no? Quindi anche quando c’è un uomo che ha una sessualità un po’ femminile, o un andamento femminile, diventa scandaloso. Però Malena, scusami, mi viene da pensare che a volte le ragazze sono sono le prime a sentirsi scandalizzate dalla propria sessualità e quindi le prime ad auto limitarsi.
Malena: Allora bisogna far differenza, secondo me, tra ragazze e donne. Le donne a volte sono scandalizzate perché sono delle bigotte schiave della società. Le ragazze di oggi dello scandalo ne fanno una cosa figa, no? Mentre per le donne un po’ più adulte lo scandalo è solo un modo per dire no, per darsi un limite. È questa la differenza. Le ragazze di oggi sono più ironiche, perché hanno imparato a vivere nell’incertezza, mentre per le donne di una volta, che volevano più certezze, lo scandalo toglie la terra sotto i piedi.

Malena mi piacciono le tue teorie comunque, perché mi destabilizzano.
M¥SS KETA: Infatti è molto bella questa.
Malena: Perché attraverso il mio lavoro ho avuto questa possibilità grandissima di frequentare, o meglio, di conoscere sessualmente diverse generazioni e diverse tipologie di esperienze sessuali, che è la cosa più figa del mio lavoro. Mi affidano tutti i loro segreti perché sanno che io sono priva di giudizio, mi raccontano le cose più strane, più perverse agli occhi della società. Ed è davvero la parte più bella dell’essere Malena. Io ricevo delle mail, oppure quando faccio serate, la gente che fa privè con me mi racconta roba che dico: «Caspita, ma io sono quella più santa di tutte!». Però è bello perché io sono permeata da tutte queste esperienze, ho una visione sulla società, sull’umanità sessuale delle persone. Come se i miei occhi fossero un prisma sul mondo che riflette tutta la luce.

Uella!
Malena: Sai quando mi dicono «ma non ti senti sfigata a fare questo lavoro?». Che cosa?! Io sento e vedo cose che voi umani non potreste mai immaginare. Io le vedo, sì, le sento, e le tengo per me.

Filosofa. E tu non ti sei mai scandalizzata, Malena?
Malena: Quando vedo la superficialità delle persone. La povertà d’animo e la mancanza di generosità e altruismo, per me quello è il vero scandalo. Perché vogliamo sempre avere, ma pochi sono disposti a dare. Molti dicono devi prima amarti, per poter amare. No, per me devi prima amare e poi imparare ad amarti.

Ma visto che stiamo entrando in questi discorsi che potrei definire quasi sociologici, para-politici… Trent’anni fa più o meno, nel ’92, veniva fondato il Partito dell’Amore. Se voi doveste rifondare il Partito dell’Amore, che programma avrebbe? Quali sarebbero dei cambiamenti che che vorreste attuare a livello politico, sociale, mentale?
Malena: Io reinserirei i comandamenti, però rivisti. Tipo onora il prossimo come tua madre e tuo padre, semplicemente questo. Una revisione in chiave liberatoria.

Comunque percepisco della spiritualità in Malena. Mi piace.
M¥SS KETA: Allora, io credo che come bisognerebbe tutelare i diritti personali, e ciò passa anche dalla tutela del diritto al desiderio.
Malena: Non c’è più il diritto all’emozione. Perché se un ragazzo piange, allora è gay, se una donna invece attacca allora è una lesbica. Il diritto all’emozione è il diritto ad essere se stessi.
M¥SS KETA: Non c’ è neanche la tutela alla non produttività. Parlavamo prima dei rave, perché danno fastidio, perché non sono produttivi, anche se in realtà arricchiscono le persone, le fanno stare bene.

Quindi il diritto alla produttività emotiva. Mi piace. Mi piacete, ragazze.
Malena: Sai che io e M¥SS siamo ancora antiche. Crediamo ancora nell’amore. Vorrei fondare il Partito dell’Amore a Prima Vista, perché a volte non c’è nemmeno bisogno di parlare per capirsi, basta rispettarsi.

E con questa, ragazze, io vi lascerei andare, è stata una chiacchierata meravigliosa.
Malena: Poi vogliamo una M¥SS presidente della Repubblica. Perché giustamente lei dice non ti coinvolgono nella musica, io non la coinvolgo in un film, ma possiamo fare altro…
M¥SS KETA: Guarda Malena, secondo me questa intervista segna il primo passo in questo mondo. Noi seminiamo, vediamo che succede…

Altre notizie su:  Malena Myss Keta