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Il paradiso dei Selton? È piazzale Loreto

Il quattro musicisti di Porto Alegre pubblicano il nuovo album e hanno qualche consiglio per chi cerca il "nirvana"
I Selton al completo, ph: Chiara Mirelli

I Selton al completo, ph: Chiara Mirelli

Tre anni di assenza posson bastare. I Selton hanno pubblicato oggi il loro nuovo album, Loreto Paradiso, seguito di Saudade del 2013. 11 canzoni nel perfetto stile del quartetto brasiliano che però, ci tiene a sottolineare, rispecchia anche il cambiamento inevitabile che è avvenuto in questi anni, fatti di tantissimi live in Italia e all’estero. Abbiamo fatto due chiacchiere con Ramiro, chitarra e voce della band.

Ramiro, che avete fatto in questi tre anni?
In realtà noi non ci siamo mai fermati un attimo, tra Italia e Brasile. Sempre in tour. Poi, a un certo punto, abbiamo deciso di metterci a lavorare all’album. È molto difficile per noi stare con le mani in mano!

Loreto Paradiso è un titolo interessante. Chi conosce Milano sa che il quartiere Loreto è tante cose, ma sicuramente non un paradiso. È un po’ come dire, “se ci credi si avvera”?
Ahaha, sì, c’è un po’ di questo nella scelta del titolo. Loreto non è per niente un paradiso…quello che vogliamo dire è che siamo noi a costruire il nostro posto ideale. Affrontando i problemi senza lamentarsi troppo. Spesso le persone idealizzano un posto perfetto dove vivere quando in realtà basterebbe lavorare su se stessi.

Con chi avete lavorato al disco?
Tommaso Colliva, il quinto Selton (ride). È il terzo disco che facciamo con lui, ci capiamo al volo.

Rispetto ai dischi precedenti, c’è qualcosa di nuovo che vorreste che le persone notassero?
Loreto Paradiso è sicuramente un passo in avanti rispetto al nostro ultimo disco. In Saudade abbiamo trovato un’identità molto chiara, nel nostro multilinguismo, nel mix di voci. In questo ultimo lavoro abbiamo lavorato su altri aspetti. C’è più elettronica, ma allo stesso tempo ci sono più momenti acustici. Per noi è davvero un’evoluzione rispetto al lavoro precedente.

Parlami del primo singolo, Buoni Propositi. Come mai la scelta di un brano così malinconico?
Guarda, è un insieme di coincidenze. Il disco doveva uscire all’inizio dell’anno e il mix era praticamente finito...Buoni propositi era perfetta. Quando ti capita di avere un pezzo che parla di Capodanno?

Avete creato un’iniziativa bellissima per il lancio dell’album: avete allestito una spiaggia nel cortile del vostro palazzo. Come si organizza una cosa del genere senza essere picchiati dai vicini?
Noi abbiamo una grandissima fortuna: l’amministratore del palazzo è nostro fan. Aveva anche partecipato al crowdfunding del nostro disco! Appena gliene abbiamo parlato era gasatissimo, e ci ha aiutato anche a livello pratico, a trovare la sabbia. Ed è stato il nostro tramite con i vicini di casa. È stato così bello che erano tutti felici.

Una foto del party di lancio di “Loreto Paradiso”. Foto: Facebook

Quindi, in pratica, c’erano la spiaggia, l’ascolto del disco in cuffia e le birrette?
Vorrei essere preciso. C’erano 3 tonnellate di sabbia. E poi c’erano le sdraio con le cuffie per ascoltare il disco… bellissimo. Ogni tanto poi durante la giornata facevamo un mini-live sulla panchina che c’è in cortile.

Invece su Deejay TV come è andata?
Benissimo. Essere i musicisti di Tadà è stato meraviglioso. È una trasmissione sugli anni ’60, che sono da sempre nel nostro DNA. Lavorare con Elio e Filippo Timi è stato incredibile.

Quale sarà il prossimo singolo?
Non te lo posso ancora dire, ma esce ad aprile.

Avete in programma nuove trasferte in Brasile? Là è molto più paradiso che Loreto, mi sa.
Mah, guarda. Sì e no. Comunque ci torniamo presto, il nostro prossimo singolo è in portoghese e faremo un tour nel nostro paese. Ma torniamo a maggio. Faremo un sacco di date, tenetevi pronti!

La cover di Loreto Paradiso

“Loreto Paradiso” è il nuovo disco dei Selton

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