Glenn Danzig sulla reunion dei Misfits: «Voglio stupirvi» | Rolling Stone Italia
Interviste Musica

Glenn Danzig sulla reunion dei Misfits: «Voglio stupirvi»

I due membri storici della band, Danzig e Only, spiegano come la loro tregua e le recenti morti di Bowie e Prince hanno aperto una strada verso il ricongiungimento

Danzig al Getaway Rock Festival nel 2011

Danzig al Getaway Rock Festival nel 2011

Lo slogan per la prossima reunion dei pionieri dell’horror-punk, i Misfits, è “Hanno detto che non sarebbe mai accaduto”. La frase fa sorridere Glenn Danzig: «non credo che la gente dovrebbe stare tanto a parlarne», dice a Rolling Stone. «Non sarebbe dovuto succedere, ok, ma sta per accadere per almeno due spettacoli. Poi vedremo come andrà. Potrebbe portare a qualche altro lavoro, ma chi lo sa come andrà a finire?» fa una pausa. «Voglio dire, non credo che sarà un disastro. Penso che sarà incredibile».

Danzig suonerà insieme agli altri membri fondatori dei Misfits, il bassista Jerry Only e suo fratello, il chitarrista Doyle, per la prima volta dall’83 al Riot Fest, questo autunno. La reunion, annunciata come “The Original Misfits”, segna una tregua tra il cantante e il bassista, che si sono scannati in tribunale per anni a causa dei diritti sulle canzoni e sullo storico logo della band – il loro merchandising è richiestissimo dalla fine degli anni Ottanta. Only e Doyle hanno vinto e si sono aggiudicati il diritto di utilizzare il nome Misfits nel 1995, per suonare e per registrare. Ora tutti e tre hanno messo da parte i loro contrasti, almeno per il momento.

«Sai quando qualcosa sta andando bene», dice Only. «È questa la sensazione che ho avuto quando abbiamo accettato. Non l’avrei fatto se non avessi saputo che anche Glenn ci sarebbe stato».

Danzig e Only hanno messo in piedi i Misfits, il cui nome fa riferimento all’ultimo film di Marilyn Monroe, a Lodi (New Jersey) nel 1977, prima che il bassista si diplomasse. Si vestivano come zombie, cantavano canzoni sui B-movie horror e all’inizio cambiarono vari batteristi e chitarristi; Doyle si è unito alla band nel 1980. Pur registrando spesso, hanno pubblicato solo una serie di singoli ed EP e un solo album (Walk Among Us del 1982) prima dello scioglimento per divergenze musicali nell’autunno del 1983. L’altro LP, Earth A.D./Wolfs Blood, è stato pubblicato postumo lo stesso anno, poi sono seguiti EP, singoli e raccolte. Nel frattempo, Danzig, che intanto ha fondato i Samhain e una sua band omonima, e Only – che, con Doyle, ha poi formato un gruppo chiamato Kryst the Conqueror – si sono accaniti sulla vicenda attraverso la stampa, avviando una dura lotta per i diritti legati all’utilizzo del nome “Misfits”. Hanno raggiunto un raro momento di distensione solo nel 2001, quando si sono uniti per bloccare l’uscita di una raccolta, l’ancora inedita 12 Hits From Hell, ma da qui a parlare di reunion ce ne passava.

Per Danzig, la decisione di fare una reunion oggi ha del macabro, un po’ come i loro pezzi. «È stato uno shock vedere così tanti musicisti morire quest’anno», dice. «Molti di loro non erano poi così vecchi. La morte di David Bowie è venuta fuori dal nulla, come quella di Prince. Avevo detto la stessa cosa di Peter Steele e Ronnie James Dio. Se sei un appassionato di musica, pensi che questi artisti saranno qui per sempre certo, ma si dovrebbe godere di loro mentre sono in vita, perché non si sa mai cosa accadrà. Devi goderne e lasciare che le cose accadano prima che sia troppo tardi,» Danzig ride di gusto aggiungendo che lui e Only sono in buona salute, come Doyle del resto. «Mio fratello potrebbe stare sulla copertina di ogni rivista maschile», dice il bassista.

Come Only ha dichiarato a Rolling Stone America la scorsa settimana, la reunion ha avuto uno strano risvolto collaterale in positivo su un incontro legale tra Danzig e lui all’inizio di quest’anno, avvenuto per discutere di questioni relative ai diritti. «Siamo andati oltre provando a tagliarci la gola a vicenda», ha detto. «E abbiamo trasformato la battaglia legale in una reunion».

Il cantante dice che le conversazioni su una possibile reunion sono iniziate prima di gennaio. «Senza dire cose che non sono autorizzato a dire, è diventata una mediazione che si è evoluta in questa cosa qui» afferma. «Ci siamo lasciati alle spalle un sacco di roba e risolto alcuni problemi di vecchia data. Non è stata certo una cosa venuta fuori in una notte».

«Nel corso degli anni abbiamo coinvolto gli avvocati per cercare di sopravvivere», dice Only. «Ma la musica non dovrebbe essere fatta di questo».

Quando Rolling Stone gli ha chiesto se lui e Only sono sempre stati amici, nonostante le battaglie legali, ha riso. «No, non siamo sempre stati amici», dice sbrigativo. «All’inizio eravamo amici, ma…» fa una pausa per trovare le parole giuste, «certe cose che sono successe hanno rovinato l’amicizia. Stiamo cercando di passarci sopra». Lui dice che stanno prendendo il tempo per abituarsi gli uni agli altri e che condividono l’obiettivo comune di rendere la reunion un’evento speciale.

Né Danzig né Only vogliono prendersi il merito di essere stato il primo ad tendere il ramo d’ulivo, ma pare che il bassista abbia fatto un’offerta cortese al cantante. Only ha detto a Rolling Stone la scorsa settimana che, proprio perché conosce bene il catalogo della band, ha chiesto Danzig di scegliere la scaletta, che secondo una sua stima contiene circa 30 canzoni.

«Ci sono canzoni che la gente sa che faremo, ma ci sono alcune cose di cui abbiamo parlato che la gente non può immaginare», dice Danzig della selezione di canzoni. «Voglio solo che siate sorpresi. Credo sia meglio così, soprattutto nell’era di Internet. Odio quella merda».

Il cantante è profondamente consapevole del modo in cui la leggenda dei Misfits è cresciuta. Alla fine degli anni Ottanta, i Metallica registrarono una cover di Last Caress e Green Hell per il loro EP Garage Days Re-Revisited, da allora hanno inziato a suonare alcune canzoni dei Misfits dal vivo. Guns N’ Roses hanno seguito il loro esempio nei primi anni ’90, con Attitude aggiungendo la cover al loro album Spaghetti Incident?. Anche i Green Day e i Lemonheads hanno eseguito alcuni brani della band dal vivo a un certo punto. Ma tutto è successo dopo la prima cover dei Metallica.

«È incredibile quanta gente abbia coverizzato le mie canzoni», dice Danzig. «È nata come cosa underground ed è diventata sempre più grande». E questo è figo perché uno dei miei gruppi preferiti erano i Velvet Underground. È stato così anche per loro, e poi hanno influenzato David Bowie e tanti altri. Quindi per me è cool. È buffo parlarne con Rolling Stone in questo momento, perché allora ci era stato detto che il punk-rock era “un fuoco di paglia”. Il Punk ha cambiato la musica moderna e il suo corso, e non ha mai ottenuto il riconoscimento che merita».

«Dal giorno in cui abbiamo iniziato con i Misfits, siamo andati avanti con un gioco che la gente non capiva, non potevano capire cosa stavamo facendo» dice Only. «Come quegli artisti che acquisiscono valore 100 anni dopo la loro morte e allora tutti notano quanto valgono. Stiamo avendo una seconda vita».

Detto questo, Danzig assicura che non sarà un concerto nostalgico. Stanno lavorando a un palco allestito in modo molto differente da quelli del loro passato. «Mi ricordo di tutte le volte in cui abbiamo dovuto lavorare con un budget ridotto» dice. «Ora che abbiamo un po’ di soldi possiamo suonare con una scenografia vera» Danzig ride.

«Per me, non dovrebbe essere solo uno spettacolo dal vivo, dovrebbe essere un’esperienza» dice. «Dovrebbe essere un’esperienza estenuante».

Altre notizie su:  Glenn Danzig Misfits Misfits