Cumgirl8, la band amata da Victoria dei Måneskin che predica l’amore libero di Cicciolina | Rolling Stone Italia
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Cumgirl8, la band amata da Victoria dei Måneskin che predica l’amore libero di Cicciolina

Per il quartetto post-punk newyorkese una cumgirl è «sensibile, vulnerabile, divertente e amorevole» e Ilona Staller una messaggera di «pace, forza nella vulnerabilità e sovversione». Le abbiamo intervistate

Cumgirl8, la band amata da Victoria dei Måneskin che predica l’amore libero di Cicciolina

Cumgirl8

Foto press

Sensibile, vulnerabile, divertente e amorevole: ecco la definizione di cumgirl secondo le Cumgirl8, band newyorkese fresca di firma con la 4AD che di recente ha pubblicato il videoclip del singolo Cicciolina, dedicato e ispirato a Ilona Staller e al suo Partito dell’Amore.

Il quartetto è formato da Lida Fox al basso, Veronika Vilim e Avishag Rodrigues alle chitarre e Chase Lombardo alla batteria. Provocatorie e politiche, ma anche dolci e genuine, le Cumgirl suonano una musica strana, brillante e caotica, old fashioned (evidenti rimandi agli anni ’80 di Cocteau Twins, Madonna, ESG) ma futuristica, seria e ironica: un intreccio di contraddizioni difficile da sbrogliare e allo stesso tempo impossibile da non ricordare.

Nel videoclip, diretto da Emmie America, le Cumgirl8 vengono catapultate in un mondo di lecca-lecca, videogame e soft porn rétro: l’impressione è che queste ragazze siano sempre in equilibrio tra la performance e la vita vera, e che quel mondo di plastica e di luci rosa sia un’estensione naturale di quello privato dei divani di casa da cui rispondono alle nostre domande.

Avete definito Cicciolina la Cumgirl per eccellenza: in che modo ha fatto la differenza?
Chase: Ognuna di noi, all’interno della band, si è approcciata alla musica attraverso diverse vie, ognuna ha avuto la sua storia, ma quello che ci ha sempre accomunato è l’idea di intersecare alla nostra attività musicale un aspetto politico, che è un po’ quello che ha fatto Cicciolina: lei ha utilizzato la sua attività come attrice e ha sfruttato il suo potere per fare del bene e per lanciare dei messaggi. Ha utilizzato il suo girl power per trollare lo status quo mentre cercava di distruggerlo dall’interno. Cicciolina ha sempre predicato l’amore e noi sentiamo che le sue idee sono alla base del nostro modo di pensare, dei nostri ideali di pace, di forza nella vulnerabilità e sovversione a partire dal privato. Lei era costantemente giudicata ma è andata avanti per la sua strada, ha lottato a favore dei diritti umani, si è battuta per l’eradicazione delle armi nucleari, tutto senza mai sfociare nell’aggressività, ma sempre parlando di amore come alternativa. Da sempre le persone, se sei una donna, danno per scontato che se sei attraente è difficile che tu possa essere una persona colta o preparata o che tu possa essere capace in qualcosa. Cicciolina diceva chiaramente che sì, era una sexual animal, ma era allo stesso tempo era molto intelligente e sempre capace di mantenere il controllo sulle situazioni.

Quindi se Cicciolina è la Cumgirl numero uno, quali caratteristiche deve avere una vera Cumgirl?
Veronika: Una cumgirl è sensibile, dolce, divertente, vulnerabile e amorevole.
Chase: E soprattutto non prende niente sul serio se non l’umanità. Tutto il resto vola via come farfalle. Siamo farfalline (in italiano, nda).

Avete definito Cicciolina un’icona, ma cosa è per voi un’icona?
Chase
: Per me un’icona è qualcuno che usa il suo carisma per fare in modo che le cose cambino.
Veronika: Sì, e che sappia tirare dritto rispetto alle cose in cui crede, senza sfociare nelle cose che la società o le altre persone si aspetterebbero, e che non permette a nessuno di dire cosa si può fare e cosa non si può fare.
Lida: E che abbia voglia di sperimentare.

cumgirl8 - cicciolina (Official Video)

Tutto il vostro progetto comunica, oltre che attraverso la musica, anche attraverso l’immagine: il vostro corpo è sempre molto esposto e lo utilizzate come parte integrante del vostro linguaggio. Ma che rapporto avete con il vostro corpo?
Lida: Io mi sento meglio di quanto sia mai stata fino ad ora, da quando ho iniziato questo progetto.
Veronika: Mi ricordo di quando negli anni passati rispondevo a questa domanda: io facevo la modella e molto spesso posavo praticamente nuda, e in tanti mi chiedevano come facessi a sentirmi così a mio agio nel mostrarmi in quel modo. Io ho sempre pensato che il primo step per sentirmi a mio agio con il mio corpo sia stato accettarne le imperfezioni. So che non sono perfetta, ma questo è quello che ho e quindi lo mostro per quello che è.
Chase: Ho giorni buoni e giorni meno buoni. Però so che il corpo di una donna è politico, in qualsiasi momento. In generale molte donne quando vedono il modo in cui mi espongo mi dicono che sono forte, che apprezzano quello che faccio, e che lo ritengono coraggioso: in quei momenti mi rendo conto che è molto più importante ad esempio suonare e di conseguenza mostrarmi nei momenti in cui non mi sento bene con il mio corpo, piuttosto che farlo quando invece mi sento bene. Credo che sia da quell’accettazione che partano i cambiamenti: non puoi amare qualcun altro se non ami te stesso e non puoi amare te stesso se non accetti il tuo corpo.
Lida: Sono d’accordo, più accetti il tuo corpo, più ti senti nel tuo corpo, ancorata a terra.
Avishag: Io sono entrata nella band per ultima, e prima non mi ero mai esposta così tanto, e devo dire che farlo ha cambiato tutto, mi ha creato una sorta di alter ego in cui posso essere più libera e aperta, sentendomi comunque a mio agio.

In quello che fate e che dite c’è una grossa tensione verso i cambiamenti culturali che le ultime generazioni stanno cercando di affrontare, specie riguardo alla percezione della donna e della libertà di espressione in generale. Siete ottimiste a riguardo?
Chase: Sì, crediamo in quello che facciamo e nei piccoli cambiamenti. Penso ad esempio a mia nonna calabrese, che era molto all’antica e che ora dice il nome della band. Anche se non so se sa da dove deriva.
Veronika: Mia nonna è venuta a vederci a un festival in Slovacchia!

Cumgirl8 - Pluck Me (Official Video)

Ci raccontate di quando è nato il nome della band?
Veronika: Stavamo jammando, e a un certo punto Chase l’ha proposto e noi abbiamo detto di sì.
Chase: Dovevamo chiamarci Gum Girl, e allora io pensando di fare una battuta ho proposto Cumgirl8. Le ragazze hanno cominciato a dire «sì!» e io provavo a convincerle che era uno scherzo, ma alla fine loro hanno convinto me ed eccoci qua.

La vostra musica sta da qualche parte tra gli anni ’80 e il futuro. Ma da bambine cosa ascoltavate?
Veronika: Da piccola ascoltavo un sacco Akon e Usher. Il mio primo CD è stato Akon, mi ricordo benissimo che ero in un negozio di dischi a Union Square con mia mamma, mi ha chiesto quale CD volessi e io ho risposto subito che volevo Akon. Lei era molto perplessa.
Chase: Io ascoltavo tantissimo rap, in particolare Tupac.
Lida: E Missy Elliot.
Chase: Mio dio sì, Missy Elliot mi piaceva tantissimo.
Veronika: Lida invece ascoltava musica classica.
Lida: Sì, è vero.
Veronika: E poi a me piacevano gli Eiffel 65.

A proposito di Eiffel 65, una domanda molto italiana: per la prima volta forse dai loro tempi negli ultimi due anni un progetto musicale italiano è diventato un fenomeno mondiale: cosa pensate dei Måneskin?
Veronika: Io li adoro, soprattutto adoro Victoria, che tra l’altro ha appena compiuto gli anni!
Chase: Auguri Victoria!
Veronika: Siamo usciti con loro a New York e io ho parlato un sacco con lei, ci ha detto che è una fan della band.

Quindi si può dire che Victoria è una cumgirl?
Veronika: Senz’ombra di dubbio, credo che lei approverebbe.

Come nasce la vostra musica?
Chase: Facciamo le session in studio, tutte dal vivo e tutte analogiche, al massimo facciamo qualche sovraincisione, ma cerchiamo di creare una musica che sia viva e nuda. Le idee nascono da lì, le sviluppiamo insieme e accompagniamo le canzoni mentre prendono forma.

Quando potremo sentirne delle altre?
Veronika: Molto presto.
Chase: In ogni caso a novembre saremo a suonare in Italia, presto annunceremo i dettagli. Speriamo che venga anche Cicciolina, se mai leggerà l’intervista sappia che questo è un invito ufficiale!

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