Che hai fatto negli ultimi 10 anni, Nile Rodgers? | Rolling Stone Italia
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Che hai fatto negli ultimi 10 anni, Nile Rodgers?

Il produttore e chitarrista degli Chic ha vinto un Grammy, ha prodotto Taylor Swift e ha discusso con le Haim. Ora vorrebbe centrare un altro successo

Che hai fatto negli ultimi 10 anni, Nile Rodgers?

Nile Rodgers in concerto con gli Chic alla O2 Arena di Londra nel 2018

Foto: Richard Young / Shutterstock

Per oltre quarant’anni, Nile Rodgers ha dimostrato d’essere un hitmaker pressoché infallibile. Negli anni ’70 è stato la mente degli Chic e ha contribuito a produrre le Sister Sledge, negli ’80 ha inciso dischi grandiosi con Diana Ross, Madonna, David Bowie, e così via.

A pensarci bene, gli anni ’10 non sono stati poi tanto diversi per lui. Ha contribuito al favoloso Random Access Memories dei Daft Punk, ha vinto un Grammy, è stato continuamente in tour, ha pubblicato un nuovo album degli Chic con vari ospiti fra cui Elton John e Lady Gaga. È entrato nella Rock And Roll Hall of Fame, ha prodotto altri dischi e ha sconfitto il cancro. Ora sta lavorando all’adattamento teatrale della sua storia. Ecco che cosa ci ha detto dei suoi anni ’10.

Il mio album preferito: Ovviamente Random Access Memories dei Daft Punk (ride, nda). Ha sorpreso un po’ tutti, il che è grandioso. In un modo o nell’altro, tutti i grandi successi a cui ho contribuito sono stati sorprendenti. È una vita che vado controcorrente. La sera in cui abbiamo vinto tutti quei Grammy ho detto a Pharrell: “Questo è quanto, non me ne daranno mai un altro”. E lui: “Mi stai dicendo che non hai avuto un Grammy per Let’s Dance o per We Are Family?”. E io: “No, questo è il mio primo”.

La mia canzone preferita: Non posso che dire Lose Yourself to Dance dei Daft Punk (ride, nda). È per via del fatto che il groove è creato da un trio chitarristico. Niente tastiere. La cosa che più somiglia a una tastiera è quando Thomas [Bangalter] fa “Come on, come on, come on come on”. Ma in pratica è un trio. In questo mondo di computer e loop, non capita spesso che il groove sia creato solo da da chitarra, basso e batteria. Riascoltatela e controllate. È suonata da tre persone.

L’artista che ha vissuto il miglior decennio: Rihanna. Se consideriamo il numero di hit, Rihanna oppure Justin Bieber, Beyoncé o Kanye. Forse Taylor e Bruno. Uno di loro. Ma credo che Rihanna abbia centrato più successi di tutti gli altri, e stiamo parlando di un’incredibile lista di hitmaker.

La cosa più folle che mi è successa: Vincere il mio primo Grammy. Sarò onesto. È successo mille volte che me ne stessi lì seduto a dirmi: questo premio è nostro, è fatta, e invece… Let’s Dance se la vedeva con Thriller e lo so anch’io che quell’album era fortissimo. Ma c’erano altre categorie in cui avremmo potuto vincere con China Girl o Modern Love o altro. Magari come miglior album rock o qualcosa del genere. È incredibile avere canzoni come We Are Family e album dei B-52’s con Love Shack e Roam, e poi Like a Virgin di Madonna, e Diana Ross, e tutti quegli altri dischi che mi hanno cambiato la vita e non aver mai vinto un Grammy fino a quello… e non solo per la canzone, ma anche per l’album dance, una cosa che non accadeva dalla Febbre del sabato sera nel 1977. Sì, incredibile.

Il peggior trend del decennio: I modi prepotenti e violenti. Ho sempre odiato i bulli. Ho sempre cercato di essere rispettoso anche se non sono d’accordo con qualcuno – anzi, soprattutto quando non sono d’accordo. Anch’io voglio che si prenda in considerazione la mia versione delle cose, ma accade solo che sono sufficientemente aperto da considerare la versione degli altri. È l’antitesi del bullismo. Dovremmo tutti essere più gentili. Non devi sforzarti di essere gentile con le persone che sono come te e che la pensano come te. Puoi essere te stesso. Ma l’ostilità e l’abisso che derivano dall’anonimato mi danno fastidio. O pensare che, siccome non li vedi in faccia, puoi sparare alle persone dalla tua stanza d’albergo. È così impersonale. È tutto collegato, perché se riesci a distaccarti dalla tua vittima, ti viene più facile essere violento.

L’incontro più sorprendente con un altro artista: Le Haim sul red carpet dei BRIT Awards. Erano dietro di me ed erano un po’ infastidite. Io avevo vinto un premio, mi pare, e continuavano a dire che l’avrebbero meritato loro perché erano meglio degli Chic (ride, nda). Mi sono girato, ci siamo conosciuti e ci siamo piaciuti. Mi hanno detto: “Beh, a pensarci, ci piacete e un po’ cerchiamo di suonare come voi” (ride, nda). Ho risposto: “Ok, facciamo un patto. La prossima volta che suoneremo sullo stesso palco, ci sfideremo e decideremo chi è il gruppo migliore”. E loro: “D’accordo”. La battaglia deve ancora avere luogo, ma ci piacciamo.

Questo episodio mi ha ricordato una cosa che mi è successa a inizio carriera. Eravamo in bagno con i Bee Gees. Eravamo agli BMI Awards, che premiano il songwriting, e stavamo vincendo un sacco di premi per We Are Family delle Sister Sledge, che conteneva tanti grandi pezzi, e per l’album degli Chic con Le Freak e I Want Your Love. Noi vincevamo un premio dietro l’altro e i Bee Gees si chiedevano chi diavolo fossimo. Alla fine ci siamo ritrovati fianco a fianco in bagno, una di quelle occasioni strambe da cui si esce amici.

La cosa più interessante che ho fatto e che nessuno ha notato: Beh, è la storia della mia vita. Lavoro tutti i giorni, ma la gente non lo sa. Ti racconterò un episodio, è una specie di pronostico. Ho lavorato con Andrew Lloyd Webber al film Cats. La gente lascia la sala prima dei crediti finali, ma se ti fermi a vederli noterai che ho fatto l’arrangiamento per il pezzo forte di Taylor e per Jason Derulo. Nessuno lo noterà. Ma è così che va la vita e mi sta bene.

La mia speranza per gli anni ’20: Centrare un altro successo. Non chiedo tanto, solo un altro hit single. Dopo i tanti che ho avuto negli ultimi dieci anni, mi piacerebbe centrarne un altro a nome Nile Rodgers o anche Chic. Non una collaborazione, ma una canzone vecchio stile. Sarebbe grandioso alla mia età.

È la cosa più difficile al mondo. Se fosse facile, in vetta alla classifica ci sarebbero tanti musicisti della mia età che sono ancora brillanti e che hanno talento. Non succede per una serie di motivi, ma non per la mancanza di talento. Non succede perché il loro pubblico non compra più musica nuova e preferisce ascoltare Ride Like the Wind, Sounds of Silence o We Are Family.

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