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Ant Clemons, il musicista che lavorava da Red Lobster e ora canta per Joe Biden

Dopo le collaborazioni con Kanye West e Pharrell, il 29enne ha interpretato il suo singolo ottimista con Justin Timberlake all'Inauguration Day. «Il pessimismo è una scelta», dice, «occupiamoci di speranza»

Foto: Emma McIntyre/Getty Images

Ant Clemons non è molto famoso, ma è sulla buona strada per diventarlo. La performance di Better Days, il singolo del 2020 in collaborazione con Justin Timberlake, durante la cerimonia di insediamento di Joe Biden, lo dimostra. Il musicista R&B 29enne ha già lavorato con Kanye West, Pharrell e Noah Cyrus, e, di recente, ha suonato il suo singolo colmo di positività a Rock the Runoff, l’evento che Stacey Abrams ha organizzato in Georgia come parte dell’iniziativa Fair Fight.

Durante gli ultimi giorni della presidenza Trump, l’assalto al Campidoglio e l’impeachment – per non parlare della pandemia – lasciano poco spazio all’ottimismo. Forse è per questo che Clemons, di recente nominato ai Grammy per l’EP Happy 2 Be Here, è stato invitato per esibirsi per Biden. Better Days è un balsamo per le disfunzioni di questi tempi. Abbiamo parlato con Clemons di cosa significa far parte di un evento così grande.

Come sei arrivato a esibirti su un palco così importante?
Beh, era uno dei miei sogni, ne parlavo spesso con Justin mentre lavoravamo al pezzo. Sono stato io a dirgli che sarebbe pazzesco aprire l’Inauguration Day cantando questo pezzo. Lui ha risposto: «Prega il tuo Dio e vediamo cosa succede». Alla fine abbiamo ricevuto una telefonata dai PR di Justin, dicevano che [il team di Biden] era interessato a farci suonare durante l’insediamento.

Come ti ha fatto sentire? 

Non ci sono parole. Sono così abituato alla mia vita precedente, quando la musica non era ancora tutto, che alcune mattine mi sveglio pensando di essere in ritardo per il turno da Red Lobster. Adesso, invece ci sono i titoli dei giornali e gli annunci, faccio parte della storia, è sconvolgente. Non posso fare altro che ringraziare dio per l’opportunità.

Cosa pensi del secondo impeachment di Trump? 

Abbiamo visto tutti quello che è successo il 6 gennaio. Ma se ci uniamo e riusciamo a immaginare un futuro migliore, allora sono convinto che riusciremo a capire cos’è davvero l’America: non un Paese nato nelle divisioni, ma una nazione unita sotto Dio.

Come ti fa sentire l’idea di cantare un pezzo così in questo particolare momento storico?

È un grande onore stare insieme agli artisti della lineup, fare parte di questa storia. Credo di essere uno dei pochi artisti afroamericani a esibirsi durante l’insediamento. È davvero, davvero entusiasmante pensare al testimone che mi ha lasciato Dio, ma anche una grande responsabilità: sono convinto che tutti gli americani abbiano il dovere di essere un faro di luce, speranza e cambiamento. Per questo, sono felice di far parte di questa storia, nel mio piccolo.

Dove hai trovato l’ottimismo di Better Days?
Sono convinto che il pessimismo sia una scelta. Non ho scelto il titolo Happy 2 Be Here per spingere il mio progetto, ma per ricordarmi che anche essere felici è una scelta. Ho deciso di essere ottimista dentro la tempesta, penso che possa aiutare tutte le persone soffrono per quello che succede nel Paese. Parlare di “giorni migliori” funziona per chiunque stia attraversando un momento difficile.

La canzone ha contribuito anche alla raccolta fondi di Stacey Abrams. Come sei finito a collaborare al suo progetto per la Georgia?
Anche in questo caso è merito del team di Justin. Abbiamo pubblicato il brano e il gruppo di Stacey Abrams ci ha contattato, dicevano che lo sentivano vicino. Alla fine siamo stati scelti per esibirci durante l’evento di beneficienza. Era un sogno diventato realtà: avevo appena pubblicato una canzone con uno dei miei idoli e facevo anche parte del cambiamento che vorrei realizzare.

Sei un musicista e un personaggio pubblico. Senti la responsabilità di schierarti politicamente? 

Considerando l’anno che abbiamo appena vissuto, credo che tutti abbiano la responsabilità di farsi avanti e contribuire come possono. So che la politica non è un argomento che i musicisti amano affrontare, ma molti dei miei idoli hanno parlato di quello che sta succedendo, credo rifletta i tempi che stiamo vivendo.

Happy 2 Be Here è stato appena nominato per i Grammy. Quando l’hai scoperto? Come ti sei sentito? 

L’ho scoperto quando il mio telefono ha iniziato a diventare bollente a forza di messaggi e chiamate. Mio fratello Rex urlava. Io non sapevo nulla, poi qualcuno mi ha mandato il video di Dale King che annuncia i nominati della categoria R&B. Non riuscivo a crederci. È il mio primo progetto da solista. Ottenere il riconoscimento dei miei colleghi è straordinario. Lo sognavo già da bambino. È pazzesco.

Il tuo 2021 è iniziato alla grande. Cosa hai in programma per i prossimi mesi? 

Onestamente non vedo l’ora di pubblicare altra musica. Abbiamo tante cose pronte, ci stiamo preparando per fare quello che Dio ci consentirà di fare. L’anno scorso, prima della pandemia, avevamo un sacco di concerti in programma, poi il mondo è cambiato e ci siamo adattati. Questa volta voglio concentrarmi solo sulla mia arte, seguire la volontà di Dio. Voglio anche pubblicare musica, ma non ho grandi piani, non so dove andremo.

Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.

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