I Rage Against the Machine combattono il secondary ticketing con la beneficenza | Rolling Stone Italia
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I Rage Against the Machine combattono il secondary ticketing con la beneficenza

A quanto pare sta funzionando: gli introiti extra derivanti dai biglietti venduti a prezzo maggiorato direttamente dalla band vanno a organizzazioni non profit. I bagarini reagiscono abbassando i prezzi

I Rage Against the Machine combattono il secondary ticketing con la beneficenza

Zack De La Rocha dei Rage Against the Machine nel 2010

Foto: Kevin Nixon/Classic Rock Magazine/Shutterstock

Era prevedibile che i biglietti per il tour di reunion dei Rage Against the Machine andassero esauriti velocemente attirando l’attenzione dei bagarini. È esattamente quel che è successo la mattina del 13 febbraio: lunghe code di attesa sul sito di Ticketmaster, prezzi gonfiati sui mercati secondari, una valanga di tweet ironici di fan che si chiedevano se i Rage, al posto di combatterla, non fossero infine diventati la Machine.

In realtà, la band era pronta a questo scenario e stava facendo il possibile per mettersi al riparo dalle critiche. All’inizio della scorsa settimana, prima ancora che iniziasse la vendita ufficiale, i bagarini hanno iniziato a postare biglietti a prezzo maggiorato. Il chitarrista Tom Morello ha invitato i fan a stare calmi e comprare i biglietti sul sito ufficiale della band. Giovedì scorso, con l’inizio della vendita ufficiale, i Rage hanno spiegato su Instagram il loro piano per combattere i bagarini e assicurarsi che per lo meno i ricavi dei biglietti messi in vendita a prezzo necessariamente maggiorato finissero in buone mani.

“Fin dall’annuncio del nostro tour, bagarini e siti di secondary ticketing hanno pubblicato elenchi di biglietti falsi per i concerti dei RATM”, ha scritto la band. “Vogliamo fare tutto il possibile per proteggere i nostri fan da questi predatori e, allo stesso tempo, raccogliere denaro per le associazioni di beneficenza e gli attivisti che sosteniamo in ogni città”.

 

 
 
 
 
 
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Tickets on sale now at RATM.com

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Secondo la band, i bagarini si accaparrano solitamente fino al 50% dei biglietti messi in vendita per i concerti. Anche se è difficile azzerare il fenomeno, i Rage hanno escogitato un piano per migliorare le cose: prendere un 10% a caso dei biglietti e venderli a un prezzo più alto di quello nominale, ma comunque più basso di quello praticato dai bagarini.

“Il 100% dei ricavi che eccedono il prezzo nominale del biglietto andrà ad enti di beneficenza e ad attivisti. Ci auguriamo che aiuti molti più fan a ottenere biglietti al valore nominale e che metta i bastoni fra le ruote del mercato del secondary ticketing. Odiamo il bagarinaggio tanto quanto voi e continueremo a combatterlo”.

I Rage Against the Machine hanno già deciso di donare tutti i ricavi dei loro primi tre spettacoli – a El Paso, Texas; Las Cruces, New Mexico; Glendale, Arizona – a organizzazioni che difendono i diritti degli immigrati. La band non ha ancora annunciato a chi andranno invece i ricavi extra derivanti dall’aumento del prezzo dei biglietti degli altri concerti del tour.

Alcuni fan si sono lamentati non solo del prezzo dei biglietti del secondary ticketing, ma anche del prezzo base di 125 dollari. Va detto che tale prezzo è applicato a tutte le tipologie di posti, dalle gradinate alla platea, e che le commissioni non superano i 20 dollari. Inoltre, 125 dollari è un prezzo standard per uno spettacolo nel 2020 in un’arena di un artista di prima grandezza. Per esempio, le gradinate per il prossimo concerto di Post Malone alla Capital One Arena di Washington D.C. costano 129,50 dollari più commissioni; il biglietto meno costoso per il sold out dei Pearl Jam alla Bridgestone Arena di Nashville è pari a 109 dollari; i posti per gli show degli Eagles al Madison Square Garden di New York partono da 149 dollari, più commissioni.

A quanto pare il piano dei Rage per calmierare i prezzi dei bagarini sta funzionando. Al momento, un biglietto di beneficenza per la sezione F (platea) del Madison Square Garden l’11 agosto vale su Ticketmaster 731 dollari più commissioni. Sul sito di secondary ticketing StubHub i biglietti della stessa sezione, per lo stesso spettacolo, sono in vendita a soli 279 dollari. Su Ticketmaster, un posto di beneficenza nella sezione 223 (gradinate) costa 331 dollari più commissioni. Un biglietto nella stessa sezione viene 138 dollari su StubHub, ovvero poco più dei 125 dollari del prezzo nominale del biglietto.

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