Gli album più attesi del 2022 | Rolling Stone Italia
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Gli album più attesi del 2022

Eddie Vedder solista, Jack White moltiplicato per due, i fratelli Gallagher, il ritorno di Alt-J, Animal Collective e Placebo, 'Lifehouse' degli Who, le canzoni green dei Marlene Kuntz: ecco una parte dei dischi che ascolteremo nei prossimi 12 mesi

Gli album più attesi del 2022

Eddie Vedder

Foro press

Esistono solo tre certezze nella vita: la morte, le tasse e gli album che escono a sorpresa. Ecco perché questo elenco dei dischi più attesi del 2022 è per forza di cose parziale. È comunque un bel sentire: dalle cover di Cat Power ai due dischi che Jack White pubblicherà a tre mesi di distanza l’uno dall’altro, dai ritorni di Animal Collective, Alt-J e Placebo, il 2022 si preannuncia come un anno di bella musica. E magari anche di competizioni divertenti, giacché ascolteremo probabilmente i nuovi lavori dei fratelli Gallagher (Liam ha già iniziato a punzecchiare Noel su Twitter).

Uno degli album più attesi del mese di gennaio è Covers di Cat Power con pezzi di Nick Cave, Jackson Browne, Iggy Pop, Pogues, Bob Seger, Frank Ocean e altri. Uscirà il 14 gennaio, così come Sick! di Earl Sweatshirt (qui l’intervista), The Boy Named If di Elvis Costello, Hell on Church Street dei Punch Brothers. Il 21 gennaio uscirà The Overload, esordio attesissimo dei nuovi eroi del post punk inglese (e di molte altre cose) Yard Act. Il 28 gennaio usciranno The Zealot Gene, primo album di inediti a nome Jethro Tull da J-Tull Dot Com del 1999, l’omonimo di Anaïs Mitchell (presente l’opera Hadestown?) e Extreme Witchcraft degli Eels. Prima ancora, venerdì 7, ascolteremo Dawn FM di The Weeknd, che nel presentare questo «nuovo universo sonoro» ha fatto i nomi di Jim Carrey, Quincy Jones, Tyler the Creator, Lil Wayne, Oneohtrix Point Never.

Il 2022 della musica italiana inizierà con X2 del producer Sick Luke, che arriva al disco del debutto accompagnato dalla nazionale del pop e del rap degli ultimi anni (tha Supreme e Sfera, Ghali e Madame, Tedua e Fabri Fibra, Cosmo e Pop X, tra gli altri). Lo ascolteremo il 7 gennaio. Una settimana dopo sarà il turno di un altro debutto, Universo di Mara Sattei, di Camouflage di Ditonellapiaga, che vedremo a Sanremo con Rettore, e di Virus di Noyz Narcos (che ha anticipato qualcosa nel suo ultimo documentario). A gennaio ci sarà anche il nuovo di Francesco Bianconi (con la cover di Playa di e con Baby K, ma non sappiamo altro), di La mia patria attuale di Massimo Zamboni e di Underwater di Ludovico Einaudi, in arrivo il 21 gennaio.

Foto: Mads Perch

Febbraio sarà invece il mese di Cesare Cremonini (il suo La ragazza del futuro esce il 25, qui il primo singolo Colibrì) e ovviamente delle canzoni di Sanremo, che in alcuni casi si accompagneranno a un disco. Al momento l’unica sicurezza è Elisa (Ritorno al futuro / Back to the Future esce il 18), ma non sarà sola. Da queste parti scommettiamo su Achille Lauro, Giovanni Truppi, Dargen D’Amico.

Fuori dai nostri confini c’è qualche certezza in più, con una vagonata di dischi che consoleranno chi del festival non vuole proprio sentire parlare. Il 4 febbraio sarà il giorno del ritorno di Mitski (con Laurel Hell) e degli Animal Collective (Time Skiffs), del disco su «fede e rassegnazione» di Cate Le Bon (Pompeii) e del secondo dei Black Country, New Road (Ants From Up There), una delle band più interessanti della nuova scena post punk che dovrà confermarsi dopo l’ottimo esordio. Una settimana dopo, l’11 febbraio, arriveranno il decimo album degli Spoon (Lucifer On the Sofa), il nuovo di Trentemøller (Memoria) e Visitor dei punkettoni psichedelici Empath (li abbiamo intervistati), il terzo album solista di Eddie Vedder (Earthling), 4 di Slash con Myles Kennedy and The Conspirators e due dischi molto attesi in zona hipster, ovvero The Dream degli Alt-J e Dragon New Warm Mountain I Believe In You dei Big Thief.

Il 18 febbraio continua l’ondata di musica con Once Twice Melody dei Beach House, Texas Moon di Khruangbin e Leon Bridges, seguito ideale dell’ottimo EP Texas Sun e Life on Earth di Hurray for the Riff Raff. Il mese si chiuderà con Everything Was Beautiful degli Spiritualized, che dalla copertina “farmacologica” (e dai racconti delle session, che pare abbiano coinvolto una sezione d’archi e di ottoni) sembra rimandare al classico Ladies and Gentlemen We’re Floating In Space, e con il ritorno dei Tears for Fears (The Tipping Point, «un ciclo di canzoni che fanno riferimento ai momenti critici che i due, e il mondo intero, hanno fronteggiato negli gli ultimi diciassette anni»). Entrambi usciranno il 25. Stessa data per l’EP dei Guns N’ Roses Hard Skool: nel corso del 2022 ascolteremo anche un album intero?

Da marzo le uscite certe iniziano a diminuire: un po’ per le incertezze della pandemia, un po’ perché gli artisti tendono ad annunciare i dischi con sempre meno anticipo, probabilmente nella speranza che l’uscita a sorpresa abbia effetti virali (in senso buono). Di sicuro c’è un album attesissimo, Multitude di Stromae, in arrivo il 4 marzo insieme a Painless di Nilufer Yanya, Things Are Great dei Band of Horses e Space Cowboy di Tommaso Paradiso. Una settimana dopo sarà il turno di Tongues di Tanya Ragaq, mentre il 18 torneremo nel mondo iperpop di Charli XCX. A fine mese, il 25, un altro ritorno, quello dei Placebo con Never Let Me Go.

Stromae. Foto: Michael Ferire

Da aprile in poi i dischi confermati sono pochi: Two Ribbons dei Let’s Eat Grandma arriva l’8, lo stesso giorno del nuovo di Father John Misty (si intitola Chloe and the Next 20th Century), dell’omonimo dei Wet Leg e del primo dei due album di Jack White, Fear of the Dawn (il secondo album dell’anno, Entering Heaven Alive, uscirà a luglio). A maggio esce il nuovo di Liam Gallagher (C’mon You Know arriva il 27). In studio ci è andato anche il fratello Noel Gallagher, con troupe al seguito: ha chiuso l’album un paio di settimane fa. Il 24 giugno Steven Wilson tornerà con i suoi Porcupine Tree (Closure / Continuation).

Poi ci sono tutti i dischi confermati ma ancora senza data d’uscita. Iniziamo con Motomami di Rosalía (ce l’ha raccontato in questa intervista), Book 1 di Grimes e Factory Baby di Noname, due dischi che potrebbero segnare la fine delle loro carriere, e Familia di Camila Cabello. A proposito di “ultimi dischi”, nel 2022 ascolteremo anche quello dei Brockhampton. Anno nuovo significa anche nuovo disco dei King Gizzard and the Lizard Wizard, che pubblicheranno Made in Timeland giusto in tempo per il loro festival Timeland. È confermato il nuovo album dei 100 gecs, che ne hanno parlato sui social (si intitolerà, come da tradizione, 10000 gecs). Lo stesso ha fatto FKA twigs, che in una conversazione con i fan su Discord ha detto che il seguito di Magdalene sarà un mixtape «profondo, onesto ed emozionante».

Nel 2022 ascolteremo il terzo album dei Fontaines D.C., ancora senza titolo, così come il nuovo dei Muse (Matt Bellamy ha fatto ascoltare un estratto ai confini col metal, quindi lontano dal pop di Simulation Theory) e dei Death Cab for Cutie, che hanno pubblicato delle foto in studio e ricordato ai fan che torneranno nel 2022. Lo stesso hanno detto Cardi B, i Cure e Machine Gun Kelly, che ha promesso un disco molto più heavy di Tickets to My Downfall. A proposito di pop-punk: ascolteremo anche il nuovo di Avril Lavigne, registrato con l’aiuto di Travis Barker.

Alex Turner sul palco con gli Arctic Monkeys. Foto: Kimberley Ross

Si è parlato molto anche del nuovo album degli Arctic Monkeys: il batterista Matt Helders ha detto che è quasi pronto e che intendono pubblicarlo prima della prossima estate, quando sperano di tornare in tour. È in fase di registrazione anche il disco postumo di Aaliyah (abbiamo già ascoltato Poison, in collaborazione con The Weeknd), e ci aspettiamo anche qualcosa dai Paramore (Hayley Williams ne ha parlato in una newsletter inviata ai fan). Vale lo stesso per Björk, che in un’intervista ha detto che il suo nuovo album è a buon punto e che le canzoni viaggiano «sugli 80 o 90 bpm, il ritmo che segue quando cammino». L’idea del disco è quella di «ricreare in salotto l’atmosfera di un club». Poi ci sono i Weezer, che nel 2022 pubblicheranno il progetto Seasons, ovvero quattro album, uno per ogni stagione. «Spring sarà gioioso e rilassato, quello autunnale sarà rock in stile Strokes, mentre in inverno saremo tristi e acustici, come Elliot Smith», ha detto Rivers Cuomo. Pete Townshend ha invece annunciato che sta lavorando a vecchi demo per ricostruire l’opera rock “perduta” degli Who Lifehouse, che dovrebbe uscire nel 2022.

Tornando in Italia, i Marlene Kuntz pubblicheranno quello che è venuto fuori dal loro laboratorio musicale itinerante, Karma Clima. Ci aspettiamo anche un nuovo album di Elodie (dopo il singolo Vertigine), Jovanotti (che prima o poi metterà assieme i pezzi del suo Il disco del sole che sta pubblicando) e Daniele Silvestri, che l’ha confermato annunciando le date del suo nuovo tour. Lo stesso vale per gli Psicologi, che dopo il singolo Sui muri dovrebbero pubblicare un altro disco. Si parla molto del ritorno di due grandi voci pop, Laura Pausini e Giorgia, e anche di un possibile esordio solista di Manuel Agnelli, dopo le canzoni scritte per Diabolik (ne abbiamo parlato in un’intervista). Noi scommettiamo anche sul ritorno di una delle voci più interessanti del nuovo pop, Ariete. Chiudiamo con Tiziano Ferro, che ha annunciato che Il mondo è nostro uscirà l’11 novembre, e i Måneskin, che dopo un anno irripetibile (ve l’abbiamo raccontato qui) potrebbero chiudere il discorso iniziato con Teatro d’Ira Vol. 1 oppure, perché no, sorprenderci con qualcosa di completamente diverso (e dal respiro più internazionale).

Foto: Clara Balzary

Nel 2022 dovremmo finalmente ascoltare il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers con John Frusciante (Rick Rubin l’ha paragonato a Stadium Arcadium), il debutto solista di Michael Stipe (ce l’aspettavamo già l’anno scorso e non abbiamo nessuna intenzione di mollare) e le nuove canzoni a cui i Rolling Stones stanno lavorando da tempo. A dicembre gli Arcade Fire sono tornati a suonare dal vivo (non succedeva da prima della pandemia), e chissà, forse pubblicheranno qualcosa. John Fogerty, ZZ Top e Suede stanno lavorando ai rispettivi dischi. Verso la fine dell’anno dovrebbe uscire l’album degli Smile, il gruppo formato da Thom Yorke e Jonny Greenwood dei Radiohead con Tom Skinner dei Sons of Kemet. Kevin Shields ha parlato di nuovo materiale dei My Bloody Valentine, idem Matt Johnson coi The The.

È lecito aspettarsi anche il nuovo album di Kendrick Lamar, che a febbraio salirà sul palco del Super Bowl con Snoop Dogg, Dr. Dre, Eminem e Mary J Blige, così come delle nuove Taylor’s Version, ovviamente di Taylor Swift. Qualcuno continua a sognare il nuovo album di Rihanna, ma potrebbe svegliarsi ascoltando quello di Beyoncé.