Gianluca Grignani ha messo in vendita la sua casa-studio | Rolling Stone Italia
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Gianluca Grignani ha messo in vendita la sua casa-studio

Dopo aver confermato l’addio alla moglie, ora anche la casa di Gianluca Grignani è in vendita. È quindi lecito domandarsi che cosa stia accadendo al cantautore

Gianluca Grignani ha messo in vendita la sua casa-studio

Dopo aver confermato l’addio alla moglie, ora anche la casa di Gianluca Grignani è in vendita. È quindi lecito domandarsi cosa stia accadendo intorno al cantautore che ha segnato una generazione a cavallo fra gli anni ’90 e i 2000. La notizia della rottura con Francesca Dall’Olio, con la quale ha avuto quattro figli, è circolata nel luglio scorso e non ha mancato di far discutere. Sui social il pubblico si è diviso. Gli estimatori storici (e da tempo delusi) l’hanno presa come la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso a seguito di tante intemperanze che l’artista, nonostante tutto, non ha mai nascosto. Dall’altra i fan sfegatati, che si sono lanciati in una strenua difesa a spada tratta del loro beniamino, al grido di “la vita privata deve rimanere privata”, condito dai soliti insulti. Eppure, lo cantava lo stesso Grignani già nel 1996: “Ecco qua la tua rockstar, tutto gli è concesso poi son cazzi suoi, questo è il prezzo del successo”. E senza voler diventare quel “grande uomo che sei tu, lì sulla poltrona a sputar sentenze con in mano la pistola”, ci limitiamo a riportare i fatti.

È il 16 luglio 2020, quando ospite di Rtl 102.5 sta presentando il terzo singolo di un progetto ambiziosissimo come un triplo concept album che si intitola Verde Smeraldo. A un certo punto, senza che nessuno dei conduttori glielo abbia chiesto, si lascia andare a questa considerazione: “Parte dalla morte di una mia amica, Stefania, quando aveva 10 o 12 anni, eravamo coetanei. È morta dove io vivo adesso. Andavo a trovare i miei zii, frequentavo anche lei ed ero innamorato di questa bambina… io abito lì, per assurdo la mia casa è lì, anche se adesso la dovrò vendere per ovvi motivi…”. Nonostante ci arrivi dopo un pensiero un po’ contorto, non è difficile interpretare la chiusa: “Dovrò vendere la casa per ovvi motivi”. Lì per lì, però, è l’ovvietà di quell’ipotesi che non appare chiara. Ma subito dopo aggiunge: “Non dirò il tuo nome – il terzo singolo – è nato in un periodo storico, in un momento mio particolare dal punto di vista sentimentale molto forte. Diciamo che c’è un muro. Un muro e da qui la mia vita cambierà. Anzitutto per i miei figli, che saluto tantissimo. L’ho scritta in una notte con quella sensazione che provavo, ma non l’ho scritta per la persona con cui sto, o stavo, ma per la persona che mi dava quello che lei non mi dà più”. Sempre un po’ articolato, ma adesso il quadro appare più limpido. Avvertendo questo “muro” fra lui e la moglie (“non l’ho scritta per la persona con cui sto, o stavo, ma per…”) evidentemente sente di dover lasciare l’abitazione che condividevano e, salutandoli, evidenzia la distanza anche con i figli. 

Parole sue, alle quali stranamente non fanno seguito richieste di chiarimento da parte dei conduttori che invece, forse per non appesantire un momento di intrattenimento, si affrettano a cambiare argomento. La notizia ci mette un po’ ma, come comprensibile, il 21 luglio fa il giro del web e impazzire i social con Dagospia che gli dedica la copertina per una intera giornata e il sito Mow lancia addirittura l’hashtag #SaveGrignani. Da parte dell’artista e del suo entourage, nonostante il clamore suscitato, tutto tace. Poi un giorno, nelle redazioni di chi aveva riportato l’accaduto, arriva la mail dei suoi avvocati che, in sintesi, chiariscono: “Nessuna decisione di procedere alla separazione personale è stata intrapresa dai coniugi Grignani-Dall’Olio” e proseguono che “appare, altresì, destituita di fondamento l’altra affermazione da Voi utilizzata secondo cui il sig. Grignani vuole mettere in vendita la casa-studio”. In pratica, una smentita a se stesso. 

Che tutti abbiano interpretato male? È difficile, ma non impossibile. Passa ancora qualche giorno e il 7 agosto, finalmente sui social riappare Grignani sorridente in foto e nel post si legge: “In merito a quanto venuto fuori dal web, sino ad oggi, non mi sono volontariamente esposto sui miei social per smentire quanto emerso sino ad ora anche perché comprenderete che sono immerso nel lavoro e, soprattutto, interessato a gestire al meglio la mia situazione personale perché sono un padre! Ho demandato tutto ai miei avvocati che stanno procedendo a depositare le relative querele!”. 

Che sia tutto un complotto? Ancor più difficile, ma lasciamogli il beneficio del dubbio. Eppure, solo pochi giorno dopo, intervistato sul Messaggero, alla domanda diretta su quale fosse la situazione con la moglie, risponde: “Abbiamo deciso di separarci. La relazione era instabile da un po’, ma sono due anni e mezzo che sono immerso nel lavoro e ciò non ha aiutato. Durante la quarantena abbiamo preso la decisione definitiva”. Ok, qualcosa inizia a non tornare. 

Tutto tace per altre due settimane, poi a un certo punto ci viene segnalato un annuncio pubblico sul popolare sito Immobiliare.it: “In vendita Villa unifamiliare di via della Malpensata a San Colombano al Lambro”. Con stupore guardiamo e riguardiamo le foto e il video e sembra somigliare a una abitazione nota. Confrontiamo immagini e frame con quelli che il cantautore da anni posta sui social o con il reportage realizzato da Red Ronnie a casa di Gianluca (di cui uno spezzone è ancora su Facebook) e sembrano non esserci dubbi: la casa in vendita è di Grignani. 

Chiaramente, vista la bufera precedente e le querele annunciate, facciamo una verifica. Niente di più semplice. Chiamando l’agenzia e candidamente ci confermano che, sì, è proprio la sua. Naturalmente ci fingiamo acquirenti e quando domandiamo se lo studio di registrazione professionale che l’artista ha costruito proprio all’interno della casa – dichiarato da lui stesso in più occasioni – sia compreso nel prezzo, sottolineano: “No, assolutamente, è già stato liberato. Quello è uno spazio vuoto nel seminterrato, che può essere adibito a cantina. Comunque, non è più presente la strumentazione”. In pratica, per la cifra di 1 milione e 150mila euro, con rata del mutuo fissata a 3mila 316 euro al mese e un anticipo di 345mila euro, è possibile comprare la casa in cui ha vissuto quasi vent’anni Gianluca Grignani. Un prezzo elevato, ma neanche tanto per una magnifica villetta in cima a una delle zone collinari più suggestive alle porte di Milano, di 623 metri quadri su due piani con piscina e vista mozzafiato sui vigneti antistanti. 

E qui le domande, così come le speculazioni, sarebbero innumerevoli, ma le lasciamo ad altri. Anche perché abbiamo provato in ogni modo a metterci in contatto con lui, con il suo entourage, con gli avvocati. Tutto inutile, nonostante gli sforzi per avere soltanto un chiarimento o un punto di vista. Ora, è palese che una persona – pubblica o meno – della sua vita privata è libera di fare ciò che vuole, così come dei beni che possiede. Però è altrettanto evidente che intorno a Gianluca Grignani qualcosa non sta ruotando nel verso giusto e forse i riverberi si avvertono, non da oggi, anche a livello artistico. È quindi normale che ci si ponga delle domande nei confronti di un cantautore che ha venduto 5 milioni di dischi, può contare su un repertorio di assoluto livello, ha almeno un paio di capolavori riconosciuti (in Sudamerica La mia storia tra le dita è uno standard) e del quale proprio noi di Rolling Stone decretammo La fabbrica di plastica il miglior brano rock italiano. 

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