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Esclusiva: la lettera del Ministro della salute nordirlandese a Van Morrison

«Le sue parole daranno grande conforto ai complottisti», dice il ministro in una lettera inviata a Rolling Stone per rispondere alle canzoni “negazioniste” annunciate dal cantautore

Foto: Jeff Kravitz/FilmMagic

In quanto Ministro della salute dell’Irlanda del Nord, in questi giorni il lavoro di Robin Swann è assicurarsi che la cittadinanza sia aggiornata sulle ultime notizie sul coronavirus e che adotti tutte le soluzioni possibili per restare al sicuro dal contagio.

Le parole di Van Morrison non stanno aiutando. Portando a conseguenze bizzarre il concetto di “musica di protesta”, il cantautore 75enne ha annunciato l’uscita di tre canzoni – No More Lockdowns, Born to Be Free e As I Walked Out – che accusano il governo di «prendersi le nostre libertà» e criticano aspramente il lockdown adottato per prevenire la diffusione del Covid-19.

«Nelle sue canzoni Morrison dice chiaramente che non è contento del fatto che il governo l’ha privato delle sue libertà personali», dice un post sul sito web del cantautore. “Mai più lockdown / Mai più supremazia del governo / Mai più bulli fascisti / che disturbano la nostra pace”, canta in No More Lockdowns. “Non si prenderanno più le nostre libertà / e i diritti che ci ha dato Dio / Facendo finta che sia per la nostra sicurezza / quando in realtà è schiavitù”.

In occasione del lancio di una campagna per “salvare la musica”, lo scorso mese Van Morrison ha accusato quella che definisce “pseudoscienza”, cioè la ricerca sul virus, e detto che i concerti con il distanziamento non sono un’opzione percorribile. «Chiedo ai miei colleghi cantanti, musicisti, autori, produttori, promoter e a chiunque lavori nell’industria di combattere insieme a me», ha detto in un post poi cancellato. «Fatevi avanti, alzate la voce, combattete la pseudoscienza». Al momento sono in pochi i colleghi che hanno risposto alla sua chiamata.

In una lettera inviata a Rolling Stone US, Swann alterna delusione, sconcerto e rabbia nei confronti di uno dei cantanti più celebrati dell’Irlanda del Nord (un consigliere comunale di Belfast sta cercando di revocare la medaglia d’onore che ha ricevuto nel 2013) «Le sue parole daranno grande conforto ai complottisti», dice Swann. «La brigata impegnata nella crociata contro mascherine e vaccini convinta che questo sia un grande piano globale per togliergli la libertà».

Ecco il testo completo:

In Irlanda del Nord siamo molto orgogliosi che uno dei musicisti più leggendari degli ultimi 50 anni venga da questa parte del mondo. Per questo siamo così delusi: ci aspettavamo di meglio.

In realtà, i nostri sentimenti vanno oltre la delusione. Parte di quello che dice è semplicemente pericoloso. Potrebbe incoraggiare le persone a non prendere sul serio il coronavirus. Se pensate che questa sia una cospirazione, difficilmente ascolterete le raccomandazioni in materia di sanità pubblica, consigli vitali che terranno al sicuro voi e molti altri.

I governi di tutto il mondo faticano a trovare la strada giusta per uscire da questa pandemia. È giusto e appropriato dibattere e discutere le decisioni politiche. È legittimo chiedere se quello che è stato fatto è equilibrato, se sono stati fatti i passi giusti. Niente di tutto questo è facile o semplice.

Ma Van Morrison va oltre alle semplici domande. Canta di “bulli fascisti” e dice che i governi stanno ingannando le persone con l’obiettivo di “schiavizzarle”.

È una calunnia che diffama tutti i professionisti coinvolti nella risposta pubblica a un virus che ha colpito su una scala gigantesca. Le sue parole daranno grande conforto ai complottisti: la brigata impegnata nella crociata contro mascherine e vaccini convinta che questo sia un grande piano globale per togliere loro la libertà.

Solo pochi anni fa, Van ha detto: «Sono apolitico. Non ho niente da dire sulla politica». Da allora ha cambiato decisamente idea. Poteva scegliere di cantare su come possiamo dare una mano e salvare delle vite. Avrebbe potuto scrivere un tributo ai lavoratori della sanità in prima linea.

Ci sono tante cose nel mondo su cui scrivere canzoni di protesta, come la povertà, la fame, l’ingiustizia, il razzismo, la violenza, l’austerity. È una lunga lista.

Al contrario, ha deciso di attaccare chi protegge gli anziani e i fragili della nostra società.

È bizzarro e irresponsabile. Spero che nessuno lo prenda sul serio. Non è un guru, non è un maestro.

Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.

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