È morto Tony Bennett, il crooner gentile | Rolling Stone Italia
RIP

È morto Tony Bennett, il crooner gentile

Aveva 96 anni. Una vita tosta, tra guerra e lavori precari. Poi il successo, durato tutta la vita. Fino a Amy Winehouse e Lady Gaga

È morto Tony Bennett, il crooner gentile

Foto: Larry Busacca/Getty Images for NARAS

È morto Tony Bennett, il crooner che ha saputo reinventarsi e farsi apprezzare e amare anche dalle generazioni più recenti. Aveva 96 anni. Lo conferma il suo ufficio stampa. Non è stata specificata la causa del decesso, ma nel 2016 al cantante era stato diagnosticato il morbo di Alzheimer, con successiva perdita di memoria.

Bennett è diventato uno dei crooner più famosi degli Stati Uniti negli anni immediatamente successivi al primo successo di Frank Sinatra. Durante la sua carriera ha contribuito a portare il jazz nel mainstream attraverso collaborazioni con artisti di grosso calibro come Count Basie.

Ha vinto 18 Grammy nel corso della sua straordinaria carriera lunga ottant’anni, tra cui particolare Album dell’anno per il suo MTV Unplugged del 1994 che comprendeva collaborazioni con Elvis Costello e KD Lang. Ha anche vinto un Grammy per Cheek to Cheek, la sua collaborazione nel 2014 con Lady Gaga, e ha i suoi duetti sono diventati storia: Paul McCartney, Elton John, Dixie Chicks, Sting, Bono, John Legend, Billy Joel.

Tony Bennett - They Can't Take That Away From Me (Live on MTV Unplugged)

Nato Anthony Dominick Benedetto nel Queens, New York, il 3 agosto 1926, Bennett ha frequentato la High School of Industrial Arts di New York. Per aiutare a sostenere la sua famiglia durante la Depressione abbandonò la scuola e iniziò a lavorare trovando infine un lavoro come cameriere e cantante. Arruolato nell’esercito degli Stati Uniti nel 1944, l’ultimo periodo della Seconda guerra mondiale, si ritrovò a scavare buche e schivare proiettili tedeschi. «A volte sentivamo i tedeschi sussurrarsi l’un l’altro», ha scritto nel suo libro di memorie del 2016 Just Getting Started, scritto insieme a Scott Simon. «Sono sicuro che anche loro potevano sentirci… volevamo solo superare la notte vivi. Ci svegliavamo quando quei proiettili enormi e rumorosi esplodevano e sentivamo le urla». Il suo battaglione aiutò a liberare un campo di concentramento vicino a quello famigerato di Dachau, in Germania.

Nell’esercito ha anche avuto il suo primo preoccupante incontro con il pregiudizio razziale: mense separate per soldati bianchi e neri. Dopo aver cenato con un commilitone – un amico nero del liceo – Bennett è stato retrocesso da caporale a soldato semplice e riassegnato a una posizione inferiore. «Questo è stato un altro incredibile esempio del grado di pregiudizio così diffuso nell’esercito durante la Seconda guerra mondiale», ha scritto nel suo libro di memorie The Good Life.

Tornato dalla guerra, ha iniziato a cantare nei club di New York, ottenendo man mano grande successo. Il suo primo singolo è Because of You del 1951. La sua canzone più famosa è la struggente I Left My Heart in San Francisco, scritta da George Cory e Douglass Cross e originariamente lato B del singolo Once Upon a Time.

Tony Bennett - I Left My Heart in San Francisco (from MTV Unplugged)

Ma la sua carriera non ha mai subito arresti, anche in tarda età: nel marzo 2011, Bennett ha registrato un duetto con Amy Winehouse, Body and Soul, per un secondo album di duetti. Quattro mesi dopo, Amy era morta. «E davvero la migliore di tutti i giovani artisti che ho incontrato nella scena attuale negli ultimi 10 o 15 anni. È una vera artista jazz. Volevo dissuaderla dalla droga, ma sfortunatamente non ho mai avuto la possibilità di parlarle come avrei voluto».

Tony Bennett, Amy Winehouse - Body and Soul (from Duets II: The Great Performances)

Nel 2014, Bennett, ormai un anziano statista del pop, si è unito a Gaga, fan devota, per la prima delle due collaborazioni, Cheek to Cheek. L’abbinamento sembrava insolito, ma l’amore di Gaga per l’American Songbook l’ha resa una operazione strepitosa: l’album ha vinto un Grammy.

Tony Bennett, Lady Gaga - Night And Day (Official Music Video)

Bennett, che viveva a New York City, era anche un appassionato pittore. Negli anni successivi, ha registrato un album in duetto con Diana Krall (Love Is Here to Stay) e aveva appena concluso un secondo album con Gaga, uscito nel 2021. Lascia la terza moglie, Susan, che ha incontrato nel 1985 e sposato nel 2007.

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