Dove suona la nuova scena di New Orleans | Rolling Stone Italia
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Dove suona la nuova scena di New Orleans

Dal club dove si esibisce la brass band di Beyoncé fino al giardino con strumenti costruiti con i resti delle case distrutte dall'uragano Katrina, guida ai locali da non perdere della capitale della Louisiana

Dove suona la nuova scena di New Orleans

Una parata in onore del musicista Mac 'Dr John' Rebennack

Foto: Gerald Herbert/AP/Shutterstock

“Nell’ultimo decennio ho capito una cosa di questa città,: non importa a quale concerto andrai, sarà sempre pieno di gente”, dice Esther Rose, cantante country-folk che suona spesso a New Orleans. La musica dal vivo ribolle nella città, da Bourbon Street fino ai club di Frenchmen Street e nell’insolito Music Box Village, dove artisti come Norah Jones e Big Freedia hanno suonato circondati da installazioni artistiche. Ogni sera, qui, puoi ascoltare jazz tradizionale, zydeco, swap pop, funk, rap e bounce – a volte tutti insieme nello stesso posto. Questo ricco mix di generi ha dato vita a star indefinibili come Tank and the Bangas, tra i nominati ai Grammy del 2020 come Best New Artist.

Tarriona “Tank” Ball, musicista e poetessa, ha dato vita ai Tank and the Bangas durante una serata open mic del 2011; spesso partecipa a un’altra serata simile, il mercoledì, al New Orleans Jazz Market – questa volta col pubblico. “Quando vado in giro a esibirmi, nutro la gente”, dice. “Quando torno a New Orleans vado ad ascoltare, a nutrirmi io stessa”. Ecco come seguire il suo esempio.

I segreti di Frenchmen Street

Alcuni chiamano Frenchmen Street “Baby Bourbon”, un manciata di isolati nel quartiere di Faubourg Marigny dove si concentrano alcuni dei migliori locali con musica dal vivo della città. “Anni fa, la scena era ancora molto locale – parcheggiavi la macchina e finivi in uno dei soliti tre posti”, dice Robert Mercurio, bassista della band funk-jazz Galactic. Ora, sia la gente del posto che i turisti si dividono in 15 locali diversi. Il Blue Nile propone di tutto, dal funk al free jazz: “È al centro della strada, accoglie chiunque e offre sempre un bel programma”, dice Ball. All’isolato successivo c’è d.b.a., l’opzione di lusso della zona, dove si suona jazz tradizionale, r&b e simili. “La pista di legno è fantastica per ballare”, dice Rose. Lo Spotted Cat, qualche metro più avanti, è sempre pieno, e propone Dixieland swing. Se passate da queste parti martedì sera, non perdete i concerti di roots rock alla serata All Star Covered Fish Country Jamboree al Dragon’s Den, uno show settimanale dove troverete balli di coppia, cravatte di cuoio e, possibilmente, dell’insalata russa – insieme ad alcune band del posto capaci di dare nuova vita a canzoni di un’altra epoca.

Dove va la gente del posto

Se Frenchmen Street è caratterizzata da ogni incarnazione possibile di blues e jazz tradizionale, le cose si fanno più strane a Saint Claude, nel New Marigny, dove molti club si sono fusi uno con l’altro. “Saint Claude è come Frenchmen 20 anni fa”, dice Mercurio. Nell’AllWays Lounge and Theatre le serate drag e burlesque sono la normalità; fate un giro anche al vicino Hi Ho Lunghe e da St. Roch Tavern.

Concerti underground

“La città è piena di perle nascoste”, dice Ball. La sua preferita: Couches, una serata dove suonano musicisti come Man Omari (collaboratore di Kendrick Lamar e Mac Miller), il trombettista jazz Christian Scott aTunde Adjuah, che si esibisce con un DJ. E sì, i concerti si ammirano comodamente seduti su un divano. “È fico”, dice Ball. L’evento, che non ha mai una location fissa, è stato organizzato in gallerie d’arte, chiese e case private.

Tarriona “Tank” Ball sul palco del New Orleans Jazz & Heritage Festival. Foto: Amy Harris/Invision/AP/Shutterstock

I grandi eventi

Nella lunga lista di festival di New Orleans ci sono tre giganti. Il New Orleans Jazz & Heritage Festival (dal 23 al 28 aprile e il 2 e 3 maggio) con Lizzo, Who, Foo Fighters, Stevie Nicks e i Dead & Company. Dal 3 al 5 luglio c’è l’Essence Festival, che porta sempre grandi nomi sul palco del Mercedes-Benz Superdome (nel 2019 hanno suonato Mary J. Blige e Missy Elliott). E nel weekend di Halloween, City Park viene invaso dal Voodoo Music + Arts Experience, dove l’anno scorso si sono esibiti Guns N’ Roses, Post Malone e Beck.

I classici del passato

Il Tipitinas è un club leggendario di New Orleans, prende il nome da una canzone del bluesman Professor Longhair, ed è stato aperto nel 1977 da un gruppo di suoi fan, principalmente per ospitare i suoi concerti. (Ha suonato lì fino alla sua morte nel 1980). Abbandonato dalla vecchia proprietà, che faticava a tenere a galla un locale con una capienza di 800 persone, i cinque membri dei Galactic l’hanno acquistato a dicembre 2018 e hanno subito rinnovato l’impianto audio e le luci. “La difficoltà più grande è stata convincere le banche a fare un prestito a una band”, dice Mercurio ridendo. “Non volevamo cambiarlo, ma aveva bisogno d’amore. È un’istituzione”.

Locali innovativi

A metà tra un parco divertimenti musicale, un giardino di sculture viventi e uno spazio per performance, il Music Box Village è un’esperimento di “architettura musicale” nato in un parco nella zona Upper 9Th. Talk and the Bangas, Wilco e gli Animal Collective hanno suonato qui; Orville Peck lo farà a maggio. “È un posto magico”, dice Ball. “Sembra di far festa nel giardino di qualcuno, e puoi suonare con strumenti costruiti con i resti delle case distrutte dall’uragano (Katrina, nda). È difficile descriverlo a parole, è incredibile”.

Una classica serata a New Orleans

Il martedì sera la famosa Rebirth Brass Band – che ha conquistato nuovi ammiratori dopo l’apparizione in Homecoming di Beyoncé – suona al Maple Leaf, un locale del centro dove sono resident band. “Uno dei migliori bar della zona”, dice Mercurio. “È lì da sempre, ci girano i film e ha ancora il suo fascino intatto”. (È qui che è stato organizzato uno dei primi concerti post-Katrina di New Orleans, quando nel quartiere non c’era ancora elettricità). Approfittate della serata per cenare al Jacques-Imo Cafe, un locale creolo a pochi metri di distanza. “È l’essenza di New Orleans”, dice Mercurio.