Sanremo 2023, le pagelle delle canzoni della seconda serata | Rolling Stone Italia
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Sanremo 2023, le pagelle delle canzoni della seconda serata

Finalmente è arrivato il pezzone: 'Splash' di Colapesce e Dimartino. E poi Paola & Chiara, pronte per Eurovision. Ecco i voti a loro, Madame, Lazza, Articolo 31, Rosa Chemical e tutti gli altri

Sanremo 2023, le pagelle delle canzoni della seconda serata

Colapesce e Dimartino a Sanremo 2023

Foto: Daniele Venturelli/Getty Images

Finalmente, a metà della seconda serata, è arrivato il pezzone: Splash di Colapesce e Dimartino. E nel finale Paola & Chiara, pronte per Eurovision 2023 (se solo avessero qualche chance di vincere Sanremo). Ecco i voti a loro, Rosa Chemical, Madame, Lazza, Articolo 31 e a tutti agli altri. È andata meglio della prima serata, le canzoni erano più mosse e varie, qualcuna persino divertente.

Will

Stupido

VOTO
3

La selezione odierna di giovani teneri conservatori sanremesi prevede Will e la sua canzone vietata ai maggiori di 12 anni che mette assieme luoghi comuni del pop vagamente rappato. Ieri c’era Olly, oggi Benji.

Modà

Lasciami

VOTO
4

Il tema della canzone, la depressione, consiglierebbe un giudizio cauto. Diremo allora che li ricordavamo meglio di così. E che già allora erano tremendi.

Sethu

Cause perse

VOTO
5

Un mix di cose sentite, una specie di Blanco (che secondo la capogruppo dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli «deve essere escluso dalla gara») che vira verso il pop-punk che va di moda oggi, quello facile e un po’ emo. Il tutto chiaramente in formato Sanremo, ma se non altro non sembra un giovane vecchio.

Articolo 31

Un bel vaggio

VOTO
7

Gli Articolo in bianco fanno la parte dei vecchiacci incorreggibili fuori gara, con un ritornello un po’ maxpezzaliano per la melodia, i ricordi, la nostalgia. C’è più saggezza over 50 che sana tamarraggine. Scratch a Sanremo nel 2023: mezzo punto in più.

Lazza

Cenere

VOTO
7,5

Ha già conquistato i figli, è qui per conquistare i genitori e diventare ancora più pop e “largo”. Potrebbe riuscirci con questo pezzo che contiene echi di house, rap, canzone pop, come fanno di questi tempi i nordamericani, vedi il caso di Drake. In questo Sanremo un po’ soporifero ha qualcosa in più.

Giorgia

Parole dette male

VOTO
5,5

Arriva da favorita (o meglio, una da top 5), ma l’interpretazione di stasera del pezzo non è all’altezza della sua fama. Il brano è R&B anni ’90 con un certo potenziale. Non sarà Di sole e d’azzurro, ma ci aggiorniamo.

Colapesce Dimartino

Splash

VOTO
9

Ecco due che sanno scrivere. In Splash portano Battisti dentro a un episodio di Saranno famosi. Il tutto traslato in quest’epoca d’imbruttiti che lavorano per non vivere. Quattro notevoli minuti di non amore.

Shari

Egoista

VOTO
4,5

L’esibizione e il pezzo di Shari sbandano un po’ come la sua discesa della scalinata dell’Ariston. È giovane ed esordiente, ci sta. Il pezzo scritto anche con Salmo non è indimenticabile, lei fa il possibile, ma c’è molto da fare per conquistare i grandi palchi.

Madame

Il bene nel male

VOTO
7,5

Dopo le puttane di Via del Campo nobilitate da De André, quella cantata da Madame s’invaghisce del suo cliente. Il bene nel male è una morale giustissima in un Sanremo assediato da moralisti. E poi Madame ha un suo linguaggio, che qui vira verso la house. Però, Francesca, ad Amadeus dovevi dare il santino di Rolling Stone.

Levante

Vivo

VOTO
6

Il ritorno di Levante all’Ariston è all’insegna della grinta (pure troppa). È tutta un fuoco su questo brano uptempo che parla di depressione post parto. Si sfoga, si diverte, ma forse si distrae un po’ e perde il controllo vocale. E la potenza, come dicono, è nulla senza il controllo. Migliorerà passata l’emotività.

Tananai

Tango

VOTO
6

Il cantante che nel 2022 ha trasformato le stecche in sold out è tornato nel 2023 per consolidare lo status di interprete da prendere sul serio. Dal sesso occasionale dell’anno scorso passa all’amore a distanza, ma il registro romantico forse funziona meno per lui e per la sua voce, almeno stasera. Ma come per Sesso occasionale, il pezzo non è malvagio.

Rosa Chemical

Made in Italy

VOTO
7

È arrivato al Festival sollevando un bel putiferio («la vicissitudine» la chiama lui), ma anche preceduto dalla fama di Laurino (nel senso che ricorda Achille Lauro). Si scrolla tutto di dosso con una canzone non scandalosa, ma divertente, un pezzo ironico che con leggerezza finisce per ridicolizzare indirettamente i tromboni che l’hanno criticato preventivamente. Bravo.

LDA

Se poi domani

VOTO
3

Ad Amici verrà accolta da standing ovation e commozione. Qui non siamo ad Amici e questa canzone ci sembra sentita mille volte. E anche quelle mille volte non c’è parsa interessante. A Generic Sanremo preferiamo Generic Animal.

Paola & Chiara

Furore

VOTO
8

Brillantini in faccia, coreografia, poltrone umane. Paola & Chiara tornano a Sanremo e fanno le popstar. Restano dentro il loro canone senza fare revival anni ’90. Sono leggere, maturate, divertenti. Mandate loro all’Eurovision e chiudiamola qui.