Michael Jackson, 12 cose che (forse) non sapevate sul video di ‘Thriller’ | Rolling Stone Italia
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Michael Jackson, 12 cose che (forse) non sapevate sul video di ‘Thriller’



Problemi finanziari e vanità, Fred Astaire e una playmate, zombie e Lego, testimoni di Geova e fan messicani: storie, retroscena e curiosità del videoclip del secolo che usciva oggi, nel 1983

Il video di Thriller di Michael Jackson usciva il 2 dicembre 1983. Il regista John Landis (The Blues Brothers, Un lupo mannaro americano a Londra) trasformò la canzone – il settimo e ultimo singolo estratto dal disco omonimo – in un musical horror di quasi 14 minuti, lasciando che Michael si lasciasse andare alle sue fantasie da monster movie.

Thriller è stato trasmesso su MTV fino allo sfinimento ed è stato visto 700 milioni di volte su YouTube. Ecco 12 cose che potreste esservi persi dopo averlo visto una volta, o forse anche duecento.

1Nessuno voleva finanziarlo

Il video è costato mezzo milione di dollari. All’epoca era il più costoso di sempre. La CBS Records, però, non voleva finanziare un altro video tratto da Thriller, il terzo, e per policy MTV non pagava alcuna clip. Jackson e Landis hanno trovato i fondi convincendo MTV e Showtime a pagare 250 mila dollari a testa per un documentario di 45 minuti, The Making of “Thriller” (MTV disse che finanziare un film non infrangeva le sue regole). Landis l’aveva soprannominato The Making of Filler.

2Il titolo provvisorio dell’album era Starlight

Prima che l’autore Rod Temperton proponesse Thriller, il titolo provvisorio del disco di Michael Jackson era Starlight. Temperton, un inglese che veniva dai funkettari Heatwave, per il disco ha scritto anche Baby Be Mine e The Lady in My Life (e in precedenza Rock With You e Off the Wall).

3Contiene un indizio sulla fede di Jackson

La frase dei titoli di testa (“A causa delle mie forti convinzioni personali, desidero sottolineare che questo video non approva in alcun modo la credenza nell’occulto”) è stata inserita perché Jackson era un Testimone di Geova. Ecco un’altra manifestazione della sua fede, secondo quanto racconta Quincy Jones: durante le registrazioni di Thriller, in uno studio nel distretto Westlake di Los Angeles, «una bella ragazza californiana camminava di fronte a una finestra. Era un vetro a specchio rivolto verso la strada. La ragazza si è tirata su il vestito e sotto non indossava niente». Jones e Temperton sono rimasti lì a fissarla, Jackson si è nascosto dietro il mixer in modo da non vedere nulla.

4È una storia di formazione

«Da adolescente ti crescono peli nei posti più inaspettati e la tua corpo cambia», ha detto il regista John Landis a proposito del ruolo della metafora del lupo mannaro nel cinema. «Tutti vivono queste trasformazioni e con esse l’arrivo di pensieri nuovi, diversi, erotici. Non mi sorprende che abbiamo accettato subito l’idea di una metamorfosi letterale». In altre parole, trasformarsi in licantropo era un modo sicuro affiché Michael Jackson potesse giocare con il concetto di pubertà.

5Nel cast c’è una playmate

La co-protagonista di Thriller è l’ex Playmate Ola Ray. Era apparsa anche in Cheers e Beverly Hills Cop II, ma aveva lavorato solo a un video musicale di una certa notorietà: Give Me the Night di George Benson (un altro singolo scritto da Rod Temperton e prodotto da Quincy Jones), in cui interpretava la ragazza del cantante durante una serata a base di hot dog e champagne. L’effetto speciale più impressionante? Benson suona la chitarra sui pattini.

George Benson - Give Me The Night (Official Music Video) [HD Remaster]

6Fred Astaire poteva fare la comparsa

Il leggendario Fred Astaire, un fan del modo di ballare di Jackson (che gli aveva insegnato personalmente a fare il moonwalk), ha partecipato a una prova per Thriller. Jacqueline Kennedy Onassis, che ha curato la biografia Moonwalk, lavorava fino a notte fonda: quando loro giravano, alle 3 del mattino in un brutto quartiere a est di Los Angeles, lei passava il tempo nella roulotte di Jackson.

7Il coreografo faceva parte della gang di Beat It

Il coreografo Michael Peters aveva già lavorato alle incredibili scene di ballo dei video di Love Is a Battlefield di Pat Benatar e Beat It di Michael Jackson. Nel secondo interpretava uno dei leader delle gang, quello vestito di bianco, con occhiali da sole e i baffi. Ha poi vinto un Tony per Dreamgirls. È morto di AIDS nel 1994, a soli 46 anni.

Michael Jackson - Beat It (Official 4K Video)

8Il ballo degli zombie piace in tutto il mondo

Secondo il Guinness dei Primati, il più grande numero di persone ad aver mai ballato come gli zombie di Thriller è 13.957, «durante un evento organizzato dall’Instituto de la Juventud del Gobierno del Distrito Federal, al Monumento a la Revolucion di Città del Messico, il 29 agosto 2009».

9Non è il caso di studiarlo ad Harvard

John Landis ha parlato delle motivazioni dietro a Thriller e il suo enorme impatto economico: «La verità? Era pura e semplice vanità. Thriller è nato perché Michael voleva trasformarsi in un mostro. Non c’era niente di pianificato. Voglio essere chiaro, perché so che ad Harvard c’è un corso su Thriller, ed è una vera stronzata».

10Guardandolo puoi diventare un lupo mannaro

Thriller spaventava un bambino di 9 anni chiamato Cee Lo Green a tal punto da farlo scappare a gambe levate ogni qual volta il video passava in tv. «Pensavo che se poteva trasformarsi Michael, che era molto più forte, allora poteva capitare pure a me».

11È un gran video anche in versione Lego

12La parte tagliata di Vincent Price è favolosa

Il grande attore horror Vincent Price (La maschera di cera, Edward mani di forbice) ha registrato una parte del suo spoken word che è stata tagliata: “Correrai, urlerai / Ma il sole mai più vedrai / Perché il male arriva dalla fossa / E ti schiaccia in gelida morsa”.

Michael Jackson and Vincent Price(Full RAP Version of Thriller)

Questo articolo è stato tradotto da Rolling Stone US.

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