Le migliori canzoni dei Nirvana | Rolling Stone Italia
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Le migliori canzoni dei Nirvana

Da ‘Come As You Are’ a ‘Smells Like Teen Spirit’, gli inni alla rabbia che hanno plasmato una generazione

Le migliori canzoni dei Nirvana

Nirvana

La storia dei Nirvana finì all’improvviso il 5 aprile 1994, il giorno in cui Kurt Cobain si tolse la vita. Il gruppo aveva pubblicato solo tre album in studio, ma aveva anche accumulato tonnellate di materiale inedito, e una fan base gigantesca che continua a crescere anno dopo anno. A 25 anni dalla scomparsa di Cobain, riascoltiamo i brani più significativi della band.

10. “School” da Bleach (1989)

Nessuna storia viene raccontata in School, uno dei più accurati inni alla rabbia mai scritti da Kurt Cobain. Il testo consiste nella ripetizione ossessiva di “Won’t you believe it? It’s just my luck” nella strofa e “No recess” nel ritornello, una diapositiva asfissiante di come dev’essere la vita di una persona tormentata. Ma è una parte marginale, perché a fare da protagonista è il riff di chitarra, che complice l’anno 1989 risulta praticamente come puro metal.

9. “Rape Me” da In Utero (1993)

Di tutti i pezzi dei Nirvana, forse Rape Me è quello che ha creato più guai a Kurt, ovviamente per via del titolo. Il cantante acconsentì pure a cambiare il titolo in Waif Me (abbandonami) per paura che In Utero fosse boicottato dalle più grandi catene di supermercati americani, Wal-Mart e Kmart. «Da ragazzino Wal-Mart era l’unico posto dove comprare dischi» disse una volta al manager Danny Goldberg. «Voglio che i bambini riescano a comprarlo.» I guai non finirono lì. Agli MTV Video Music Awards del 1992 i produttori del programma minacciarono la band di mandare immediatamente la pubblicità se si fossero azzardati a suonare Rape Me in diretta. Sentendosi sfidato, Kurt ne suonò un pezzo, per poi cimentarsi in una versione alternativa di Lithium.

8. “In Bloom” da Nevermind (1991)

In Bloom dipinge l’inquietante ritratto di un appassionato di rock, descritto dai versi “(he) likes to shoot his gun” e “(he) likes our pretty songs.” La canzone fu scritta prima che i Nirvana iniziassero ad attirare un pubblico numeroso, ma Cobain era già terrorizzato all’idea che gente violenta potesse apprezzare la sua musica. In Bloom nacque come brano punk, ma Cobain diede alla canzone un’anima più dolce giusto in tempo per registrarla nelle session di Nevermind. Grazie a una coincidenza surreale, In Bloom diventò una hit e portò di fronte a Cobain tutti quei fan che diceva di disprezzare. La cantavano con lui ogni sera, anche se non ne capivano il significato. Come direbbero i più delicati, Cobain aveva sentimenti complessi verso la fama e il successo.

7. “Pennyroyal Tea” da In Utero (1993)

Sulle prime Pennyroyal Tea sarebbe dovuta uscire come singolo nell’aprile del 1994, ma l’idea fu accantonata dopo il suicido di Kurt, avvenuto proprio nello stesso mese. Il titolo allude, su stessa ammissione di Kurt, all’infuso di Pennyroyal, un’erba utilizzata in passato come infuso per indurre aborti spontanei. Al suo interno infatti è contenuto il mentha pulegium, un olio che in dosi elevate può anche essere fatale.

6. “All Apologies” da In Utero (1993)

Nonostante All Apologies sia uno dei brani più importanti di In Utero, la versione che conoscono tutti fu registrata nel novembre 1993 per MTV Unplugged. Riguardando la performance dopo la morte di Cobain, è difficile non pensare che il brano sia come un biglietto d’addio. “I wish I was like you”, canta Kurt al suo enorme pubblico. “Easily amused”. Il brano si conclude con la ripetizione del verso “all in all is all we are” per 13 volte.

5. “Drain You” da Nevermind (1991)

I Nirvana avevano già scritto molte delle canzoni di Nevermind prima di incidere l’album, ma Drain You venne pensata e registrata direttamente nei Sound City Studio, durante le session. Cobain non ha mai detto chi abbia ispirato questa canzone d’amore, ma sappiamo che fu scritta tre mesi dopo il primo incontro con Courtney Love. Kurt ha sempre detto che era una delle sue canzoni preferite dei Nirvana, e l’hanno suonata a praticamente ogni concerto degli ultimi tre anni di carriera. «Credo che tra le canzoni che ho scritto molte siano belle quanto Smells Like Teen Spirit», ha detto a Rolling Stone nel 1994. «Drain You, per esempio. Amo il testo, e non mi stanco mai di suonarla. Se fosse famosa come Teen Spirit, forse non sarebbe lo stesso».

4. “Come As You Are” da Nevermind (1991)

Kurt Cobain era un grande fan dei Pixies, e spesso utilizzò il loro stile di scrittura basato sull’alternanza di dinamiche fortissime e momenti di quiete. «Quella formula mi ha stancato», disse a Rolling Stone nel 1994. «Ormai la padroneggiamo». Non fu mai utilizzata meglio che su Come As You Are, il secondo singolo estratto da Nevermind. Le radio la passavano continuamente, e aiutò il gruppo a diventare una delle band più amate del pianeta. La versione Unplugged è particolarmente potente, e la ripetizione di “I don’t have a gun” fa ancora venire i brividi.

3. “Heart-Shaped Box” da In Utero (1993)

In un’intervista per Rolling Stone del 1994, Courtney Love disse di aver ascoltato Kurt mentre lavorava a Heart-Shaped Box. «Kurt si era nascosto per scrivere Heart-Shaped Box. L’ha finita in cinque minuti. Cercava di non farsi vedere, ma io riuscivo a sentirlo dal piano di sotto». Cobain lavorava a brano già dal 1992, e alla fine diventò il primo singolo di In Utero. L’album fu prodotto da Steve Albini, e l’etichetta era preoccupata che non fosse abbastanza commerciale; per questo, Heart-Shaped Box venne remixata da Scott Litt. Poi, anni dopo, Courtney Love ha detto che il brano era dedicato alla sua vagina.

2. “Smells Like Teen Spirit” da Nevermind (1991)

Smells Like Teen Spirit è la canzone che cambiò la carriera dei Nirvana e diede vita a una nuova era della musica. «Volevo scrivere la canzone pop definitiva», disse Cobain a Rolling Stone nel 1994. «Volevo derubare i Pixies… Il riff è un cliché, molto simile alle cose dei Boston o Louie, Louie». Cobain si stancò presto della sua creazione. «Suonarla è quasi un imbarazzo», disse. «Tutti si sono fissati con quella canzone. La ragione per cui ha successo è che tutti hanno visto il video su MTV. Gliel’hanno ficcata nel cervello. Io riesco a malapena a finirla, soprattutto nelle serate storte. Mi viene voglia di gettare la chitarra per terra e andarmene».

1. “Lithium” da Nevermind (1991)

Probabilmente, tutti pensavate che Smells Like Teen Spirit sarebbe finita al primo posto di questa classifica, ma la vittoria spetta al terzo singolo estratto da Nevermind. Lithium è una canzone su un uomo che trova la fede dopo la morte della fidanzata. Lo seduce, come una dose di vero e proprio litio. «Ho sempre pensato che esistono persone che hanno bisogno di fede nella loro vita», ha detto Cobain a Michael Azzerad. «Va bene così. Se è un modo per salvare qualcuno, allora è ok. E il protagonista di Lithium ne aveva bisogno».

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