Le 5 migliori performance degli MTV VMAs 2022 | Rolling Stone Italia
Classifiche e Liste

Le 5 migliori performance degli MTV VMAs 2022

Nell'anno dello strapotere latino, con gli show di Anitta e Bad Bunny, i Red Hot ci hanno ricordano il piacere del rock, Jack Harlow ha resuscitato Fergie e Nicki Minaj ci ha ricordato che è la più forte di tutte

Le 5 migliori performance degli MTV VMAs 2022

Bad Bunny bacia un suo ballerino durante lo show allo Yankee Stadium, in diretta per gli MTV VMAs

Foto: Noam Galai/Getty Images per MTV/Paramount Global

La scorsa notte sono andati in onda i VMAs accompagnati, come di consueto, da una serie di esibizioni inediti.

Dallo strapotere latino di Bad Bunny, J Balvin (con Ryan Castro) e Anitta al rock di Red Hot Chili Peppers, Panic! at the Disco e Måneskin (censurati per un capezzolo ribelle), dalle performance dei co-conduttori della serata, Jack Harklow a Nicki Minaj, all’esordio in una premiazione americana delle Blackpink, dalle “mille” Lizzo agli NFT animati di Eminem e Snoop Dogg, al Prudential Center di Newark, in New Jersey, si sono esibiti alcuni dei più importanti artisti del momento.

Per l’occasione, abbiamo selezionato le cinque performance che più ci hanno convinto:

Anitta e la sua performance hot

Che Anitta fosse un’artista da ben tenere sott’occhio ve lo avevamo detto qualche mese fa, durante il suo live a Milano. Envolver, il singolo che ha lanciato il suo disco Versions of Me, l’ha portata a diventare la prima artista brasiliana di sempre a vincere un premio ai VMAs (Best Latin Music). La sua esibizione è stata, senza dubbio, la più sensuale ed erotica della serata. «Pensavate che non avrei fatto muovere il mio culo?» ha chiesto alla folla prima di perrear (il twerking del mondo latino) follemente su tutto il palco.

Bad Bunny bacia tutti

Bad Bunny – che ha portato a casa il premio più ambito, quello di Artist of the Year – si è esibito direttamente dallo Yankee Stadium di New York, dove stava andando in scena la sua seconda data sold-out in città. Gli VMAs hanno abbandonato il palazzetto per raggiungere l’artista durante la hit Titi Me Pregunto, estratta dal fortunato album Un Verano Sin Ti, di fronte a 50 mila fan urlanti, dimostrando ancora una volta il potere della musica latina. Durante il live, l’artista portoricano ha baciato un ballerino e una ballerina, come a citare l’iconico bacio tra Madonna, Britney Spears e Christina Aguilera.

Jach Harlow resuscita Fergie

Jack Harlow è una delle ultime sensation della musica americana, nonché il presentato di questi VMAs. Dopo l’enorme successo di Industry Baby con Lil Nas X, il rapper di Louisville ha conquistato le classifiche con First Class un brano costruito attorno al sample di Glamorous di Fergie. Da padrone di casa, per la sua esibizione (iniziata in un jet privato in cui sedevano Lil Nas X, Avril Lavigne, Saucy Santana, Jimmy Fallon, Becky G, Chlöe), ha portato in scena o forse – meglio dire – ha resuscitato Fergie dall’oblio musicale, per suonare assieme nella traccia originale della cantante. Momento nostalgia.

Quel “mostro” di Nicki Minaj

Quella di ieri notte non è stata la miglior performance televisiva di Nicki Minaj (che, tra l’altro, co-conduceva la serata), ma veder la rapper ritornare ad eseguire – acapella – la celebre strofa di Monster, il brano in collaborazione con Kanye West che nel 2010 l’ha consacrata come nuova icona del rap americano, è stato un bel momento. Dieci minuti di show che hanno ripercorso la carriera dell’artista da Super Bass ad Anaconda, dalla già citata Monster all’ultimo singolo Super Freaky Girl (che campiona Can’t Touch This di Mc Hammer) sul quale Nicki ha simulato di masturbarsi nel tripudio del pubblico in sala rappando: “Una cosa che devi sapere di me: sono la più dura”.

I Red Hot Chili Peppers vere icone rock

In questa edizione dei VMAs, oltre a trionfare nella categoria Best Rock con Black Summer, i Red Hot Chili Peppers si sono portati a casa il premio speciale Global Icons, dedicandolo a Taylor Hawkins. Anthony Kiedis, Flea, John Frusciante e Chad Smiths sono quindi saliti sul palco per Black Summer, prima di infuocare la sala con l’esecuzione di un loro vecchio successo, Can’t Stop. In una serata dominata dal (semi)playback, i Red Hot ci hanno ricordato quanto è divertente vedere gli artisti suonare, cantare e sbagliare (Chad Smith che lancia la bacchetta in aria ma non riesce a riafferrarla è stato un momento molto comico).