Il peggio di Woodstock ’99 | Rolling Stone Italia
Il grande falò dei ’90

Il peggio di Woodstock ’99

Acqua a prezzi esorbitanti, caldo insopportabile, violenze sessuali, tributi pessimi alla tre giorni del ’69: ecco perché il festival è passato alla storia come “il giorno in cui gli anni ’90 sono morti”

Il peggio di Woodstock ’99

Kid Rock sul palco di Woodstock '99

Foto: KMazur/WireImage

Ora che un nuovo documentario HBO ha raccontato la storia di Woodstock ’99, una nuova generazione sta scoprendo cosa è successo durante uno dei festival più catastrofici della storia.

Woodstock ’99 doveva festeggiare il 30esimo anniversario del festival di pace, amore e felicità. Al contrario, la rassegna di Rome, New York, passerà alla storia come “il giorno in cui gli anni ’90 sono morti”. Sono molti i fattori che l’hanno resa l’anti-Woodstock: gli organizzatori che cercavano di spillare ogni centesimo al pubblico, dal prezzo esorbitante dei biglietti a quello delle bottiglie d’acqua; la location d’asfalto nel caldo rovente di fine luglio; la line-up curata malamente; un pubblico arrabbiato e aggressivo, colpevole della devastazione nella zona e di diverse violenze sessuali.

Qui sotto trovate le 19 cose peggiori che sono successe nella Griffiss Air Force Base durante Woodstock ’99.

1Il problema dell’acqua

Con un pubblico di 220 mila persone e 10 mila lavoratori, Woodstock ’99 era in quel momento la terza città più popolosa dello stato di New York. Ora immaginate cosa succederebbe se quella città restasse senz’acqua. Con temperature che oscillavano tra i 30 e i 40 gradi, l’acqua era una necessità. Sfortunatamente, gran parte del pubblico non aveva ascoltato chi consigliava di portare delle scorte da casa. Quando hanno cercato di acquistarla, hanno scoperto che il prezzo era di quattro dollari a bottiglia. C’erano alcune fontanelle, ma le file per utilizzarle ricordavano quelle delle attrazioni di Disneyland. Alcune sono state distrutte per frustrazione, causando piccoli allagamenti. La situazione era così terribile che, dopo il festival, alcuni membri del pubblico si sono rivolti a degli avvocati per fare causa per negligenza.

2L’asfalto rovente

Se il caldo di luglio fosse stato assorbito dagli alberi, come succede nella maggior parte dei festival, la temperatura non sarebbe stata un grosso problema. Gran parte della Griffiss Air Force Base, però, era fatta d’asfalto e cemento, due materiali che assorbono il calore. In più, i due palchi principali erano separati da una camminata di oltre due chilometri e il pubblico era costretto a farla sotto il sole cocente. Il Baltimore Sun ha scritto che a metà del weekend, «più di 700 persone sono state soccorse per disidratazione e colpi di calore». Le uniche zone d’ombra erano sotto alcuni hangar, così il pubblico si è rifugiato lì, sotto il palco degli “artisti emergenti”, costretto ad ascoltare set di musicisti come Bijou Phillips.

3Il lancio di denaro degli Insane Clown Posse

Gli Insane Clown Posse hanno creato un piccolo disastro durante il loro set. Si esibivano venerdì sera sull’East Stage, subito prima dei Parliament/Funkadelic di George Clinton, e hanno incitato il pubblico «tirando banconote da 100 dollari e godendosi le risse per prenderle», come ha scritto il San Francisco Examiner. La cosa non sorprende considerando i prezzi dell’acqua e le pizze a 12 dollari.

4Il riciclo di Kid Rock

Nonostante gran parte del caos di Woodstock ’99 si sia scatenato sabato sera, Kid Rock ha anticipato tutto con il suo set pomeridiano. Incastrato tra i Tragically Hip e Wyclef Jean, è salito sul palco e, secondo la ricostruzione del San Francisco Examiner, «ha chiesto che il pubblico riempisse il palco di bottiglie di plastica». Forse voleva dire qualcosa sui prezzi dell’acqua.

5L’onnipresente coro «facci vedere le tette»

Ogni volta che una donna saliva sul palco, tutti la accoglievano urlando «facci vedere le tette». Quando Rosie Perez ha iniziato a introdurre DMX, il pubblico ha gridato e lei ha risposto con la frase più divertente e memorabile di tutto il festival: «3 dollari e 99 centesimi, Blockbuster, affittate Fa’ la cosa giusta».

6Dave Matthews l’arrapato

Il continuo spogliarello del pubblico durante il set della Dave Matthews Band ha ispirato il cantante a dire: «Oggi c’è una grande abbondanza di tette». Sì, Dave Matthews l’ha detto davvero ad alta voce, dentro un microfono, di fronte a migliaia di persone. In qualche modo è riuscito a pareggiare il testo di Too Much: “Oooh, il traffico, ci sono più macchine che sabbia su una spiaggia”.

7I cori contro i Tragically Hip

Quando il pubblico non disturbava le donne sul palco, si lasciava andare ad atteggiamenti razzisti. Quando il gruppo alt rock canadese Tragically Hip ha iniziato a cantare O Canada, il pubblico che aveva appena acclamato i Rage Against the Machine (mentre bruciavano una bandiera americana) si è sentito abbastanza patriottico da rispondere con l’inno degli Stati Uniti (e, secondo Spin, tirando sassi e bottiglie).

8Verne Troyer e il cast surreale

Se Woodstock ’69 aveva Abbie Hoffman e Wavy Gravy, la versione del ’99 aveva “Mini-Me” di Austin Powers, presentatore della giornata di sabato. Woodstock ’99 era un trionfo di casting surreali, ed è una master class su come non organizzare la lineup di un festival. Volete un esempio? Prendete quella dell’East Stage di sabato: i Counting Crows, Alanis Morissette e la Dave Matthews Band erano subito prima dei Limp Bizkit.

9Un camion attraversa la platea

Sì, è successo durante il set di Fatboy Slim, nell’area rave sotto un hangar. Come ha raccontato MTV, «il set si è fermato quando qualcuno ha accidentalmente portato un camion nella zona. Dopo un ritardo di 10 minuti, Slim ha suonato un frammento di 45 secondi di Kung Fu Fighting, la hit del 1974 di Carl Dougas, poi è tornato alla sua dance».

10Sicurezza in fuga

Chi controlla i controllori? Nonostante il pubblico fosse enormemente più grande delle forze dell’ordine sul posto – 500 uomini della Polizia di Stato di New York, più quelli della polizia locale – le autorità dovevano ricevere l’aiuto di alcuni volontari reclutati a New York City. Purtroppo, molti di questi hanno mollato il lavoro e si sono nascosti nel pubblico, lasciando la polizia sola quando la situazione è andata fuori controllo.

11Il crowdsurfing

Ci sono poche cose meno intelligenti che fare crowdsurfing mentre Alanis Morissette suona Ironic.

12Zero riposo

Chiunque volesse fuggire da caldo, risse e acqua a prezzi esorbitanti non ha avuto fortuna: praticamente ogni stanza d’hotel della zona era prenotata da mesi, ma non da chi sarebbe andato al festival. Al loro posto c’era il pubblico di una cerimonia della Baseball Hall of Fame di Cooperstown, organizzata nello stesso weekend. Secondo una ricostruzione, un motel di Rome è stato costretto a mandare via Alanis Morissette, Howard Stern e George Clinton perché non c’era posto.

13Il palco per gli artisti emergenti

Tolti i Muse e Ben Lee, qualcuno di questi artisti è “emerso” davvero? È successo a 2 Skinnee J’s, 3, American Pearl, Big Sugar, Cyclefly, DDT, Gary Durdin & The Clay Pinps, Mike Errico, F.o.N., Full Devil Jacket, Gargantua Soul, Chris Glenn, Beth Hart Band, Immoral Fibres, Indigenous, Sherri Jackson, Liars Inc., Moe Loughran, Chris McDermott, Old Pike, John Oszajca, Chris Pérez Band, Bijou Phillips, Pound, Pushmonkey, Johnny Rushmore, Linda Rutherford & Celtic Fire, Serial Joe, Simmi, Sticky Pistil, Stormy Mondays o Sugar Daddy? A prescindere dall’assenza di nomi di peso – a parte John Entwistle degli Who, inspiegabilmente su quel palco nonostante fosse uno dei due artisti del festival ad aver suonato anche nel ’69 – l’area dell’Emerging Artist Stage era sempre piena. Non per gli artisti, ma perché era una delle poche zone d’ombra di tutto il festival.

14Un sito grottesco

Il sito ufficiale di Woodstock ’99 ha lasciato perdere pace, amore e rock’n’roll per pubblicare una serie di foto di ragazze del pubblico in topless. Considerando la quantità di violenza sessuale nel festival, il fatto che quelle immagini fossero online senza consenso è quantomeno grottesco. Anche le didascalie – “un bel paio” e “mostraci le tette”, per dirne due – erano orrende. Le associazioni femministe hanno subito attaccato il webmaster e persino il co-promoter John Scher ha definito l’idea «ripugnante».

15Il sovraffollamento

Woodstock ’99 aveva moltissimi problemi e il sovraffollamento li ha esacerbati tutti. In un’era in cui i braccialetti non avevano microchip, migliaia di persone sono entrate al festival con biglietti falsi, così da evitare di pagare 157 dollari (o 180, se compravate il pass il giorno prima dell’inizio). Secondo il Syracuse Post-Standard, «alcuni uomini della sicurezza hanno detto di aver confiscato 50 pass falsi ogni ora, e solo in un cancello». Il festival non è andato sold out, ma è impossibile sapere quante persone si fossero imbucate, e in che modo tutto questo abbia influito sulla logistica.

16L’orribile imitazione di Hendrix

Nessuno ha cercato di evocare lo spirito del Woodstock originale quanto Wyclef Jean. Purtroppo, ha fallito miseramente. Dopo aver suonato una improvvisazione alla Jailhouse Rock sul tema, ha passato gran parte del suo set a fare un’orrenda imitazione di Jimi Hendrix, completa di chitarra dietro la testa e tentativi di darle fuoco (ok, Jimi l’ha fatto a Monterey, ma è comunque tremendo). La versione di Wyclef Jean dell’inno degli Stati Uniti è stata una dissacrazione tanto quanto il rogo della bandiera americana da parte dei Rage Against the Machine.

17I Creed suonano i Doors

Tra tutti i pessimi momenti musicali di Woodstock ’99, questo è probabilmente il peggiore. I Creed, la peggiore band degli anni ’90 per i lettori di Rolling Stone US, hanno suonato per penultimi la domenica sera. Guidato solo dalla sua ossessione per Jim Morrison, il cantante Scott Stapp ha invitato sul palco il chitarrista dei Doors, Robby Krieger, per una versione inquietante di Roadhouse Blues. Forse era un tentativo di unire i due festival, peccato che i Doors non abbiano mai suonato a Woodstock.

18Le violenze sessuali

«A un certo punto ho visto una ragazza, un tipo minuto, pesava suppergiù 45 chili. Faceva body surfing sul pubblico ed è caduta, o è stata trascinata, dentro un mosh pit», ha detto il volontario David Schneider a MTV. «Quel gruppo di gentiluomini, tutti tra i 25 e i 32 anni, la teneva giù. Le afferravano le braccia, si vedeva che stava soffrendo». Quello stupro di massa è accaduto durante il set dei Korn. Secondo le ricostruzioni, ce ne sono stati molti di più durante quello dei Limp Bizkit, quando Fred Durst ha invitato il pubblico a «spaccare tutto». Un investigatore della polizia ha detto al Washington Post che due uomini hanno bloccato nel mosh pit una donna di 24 anni di Pittsburgh, «aggredendola con le dita econ un oggetto sconosciuto prima di stuprarla». Il rapporto della polizia dice: «A causa della folla, era convinta che se avesse combattuto o gridato aiuto, l’avrebbero picchiata». Gli uomini non sono mai stati fermati. Solo una manciata di violenze sono state denunciate alla polizia, molte sono rimaste nascoste. Nel caos successivo al set dei Limp Bizkit, qualcuno dal palco ha detto: «Per favore, c’è gente che si è fatta male. Sono i vostri fratelli e le vostre sorelle. Sono sotto le torri. Per favore, aiutate i medici ad arrivare sul posto. Non possiamo continuare lo show finché non le porteremo via. La situazione è molto seria». Un bel contrasto con la frase «l’acido marrone che gira da queste parti non è una bella cosa» di trent’anni prima. Tra le 44 persone arrestate a Woodstock ’99, solo una è stata denunciata per violenze sessuali.

19Fire

È il momento in cui Woodstock ’99 si è trasformato definitivamente nel Signore delle mosche. I Red Hot Chili Peppers hanno suonato Fire di Jimi Hendrix alla fine del set che chiudeva il festival con l’idea di rendere omaggio alla performance leggendaria del 1969 del chitarrista. Tuttavia, alla fine di un weekend di caldo asfissiante, prezzi esorbitanti e pessima atmosfera, Fire ha mandato fuori di testa il pubblico. Sappiamo tutti cos’è successo dopo: nel pubblico sono apparsi vari falò, le auto sono state ribaltate e incendiate. I banchetti e le tende del merchandising sono stati distrutti e usati come carburante. Alla fine, la polizia di Stato di New York è riuscita a sedare i disordini, ma sembrava che sulla Griffiss Air Force Base fosse caduta una bomba.

Da Rolling Stone US.