Ieri sera, al Peacock Theater di Los Angeles, è andata in scena la cerimonia della Rock & Roll Hall of Fame 2025. Tra gli artisti introdotti quest’anno ci sono i White Stripes, i Soundgarden, gli OutKast, Cyndi Lauper, Bad Company, Chubby Checker e Joe Cocker. La serata ha alternato leggende della musica a protagonisti della scena contemporanea, tra tributi e collaborazioni inedite. Elton John ha ricordato Brian Wilson con una versione intima di God Only Knows, mentre una super band guidata da Stevie Wonder ha reso omaggio a Sly Stone con un medley dei suoi classici. Sul palco generazioni di artisti, da Olivia Rodrigo a Doja Cat fino alla formazione originale dei Soundgarden. Qui trovate i momenti migliori della Rock & Roll Hall of Fame 2025.
I White Stripes celebrati da Olivia Rodrigo e Iggy Pop
Dopo oltre 20 anni dalla pubblicazione del loro album simbolo Elephant, i White Stripes sono stati ufficialmente inseriti nella Rock & Roll Hall of Fame. Alla cerimonia era presente soltanto Jack White, dato che Meg si è ritirata a vita privata dal 2011. A rendere omaggio la band, sul palco sono saliti Iggy Pop, Olivia Rodrigo, Feist e i Twenty One Pilots. È stato proprio Iggy a fare il discorso che ha introdotto la band nella Rock Fame, definendo il duo di Detroit come «un Adamo ed Eva del ventunesimo secolo che hanno fondato una band rock’n’roll», prima di improvvisarsi direttore d’orchestra per un coro improvvisato di Seven Nation Army. In seguito Olivia Rodrigo e Feist hanno suonato la cover di We’re Going to Be Friends, seguite dai Twenty One Pilots con la loro versione Seven Nation Army. «Meg ha corretto la punteggiatura», ha detto Jack White mentre leggeva il suo discorso di ringraziamento, concluso con un consiglio dedicato alle nuove generazioni di artisti: «Sporcatevi le mani, lasciate lo schermo e chiudetevi in garage. È lì che nascono le idee».
I Soundgarden, Jim Carrey e l’eredità di Chris Cornell made in Seattle
Uno dei momenti più intensi della serata è stata l’introduzione dei Soundgarden nella Rock & Roll Hall, affidata a Jim Carrey. L’attore ha esordito con una battuta: «Vi starete chiedendo perché una band così pesante come i Soundgarden abbia scelto me per introdurli. C’è forse qualche connessione cosmica tra noi, o semplicemente lo Spoonman non era disponibile?» ha detto riferendosi al celebre musicista di strada, Artis the Spoonman, che ispirò uno dei brani più famosi della band di Seattle. Carrey ha poi ricordato il suo legame con i Soundgarden, raccontando di quando nel 1996, da conduttore del Saturday Night Live, aveva insistito per averli come ospiti e che dopo la puntata Chris Cornell gli regalò la sua Fender Telecaster, «è ancora il mio bene più prezioso», ha detto.
Sul palco si sono poi riuniti i membri originali della band Kim Thayil, Matt Cameron, Ben Shepherd e Hiro Yamamoto, insieme a una formazione tutta made in Seattle, composta da Brandi Carlile, Mike McCready dei Pearl Jam, Jerry Cantrell degli Alice in Chains e Taylor Momsen dei Pretty Reckless. Insieme hanno eseguito Rusty Cage e Black Hole Sun. Sul palco anche la figlia di Chris Cornell, Lily, che ha ricordato il padre, scomparso tragicamente nel maggio 2017: «Era felice solo quando suonava con i suoi amici». La chiusura è stata affidata a Nancy Wilson e Toni Cornell, che hanno commosso il pubblico con una versione acustica di Fell on Black Days.
OutKast e Donald Glover, la consacrazione di Atlanta
A introdurre gli OutKast ci ha invece pensato Donald Glover (Childish Gambino) ricordando come «senza di loro non ci sarebbe Atlanta, né il mio percorso artistico». André 3000 e Big Boi sono saliti sul palco tra gli applausi e, dopo aver deciso chi dovesse parlare per primo con una sfida a sasso, carta, forbice, hanno ringraziato la Dungeon Family, la crew che li ha lanciati negli anni ’90. Poi la scena è passata alla musica, con Big Boi e J.I.D. che hanno aperto con ATLiens e Doja Cat che ha interpretato Ms. Jackson. Sul palco è poi salito Tyler, the Creator, con una versione on fire di B.O.B., mentre Janelle Monáe ha fatto ballare la sala con Hey Ya!. In chiusura, Sleepy Brown e Killer Mike si sono uniti per The Way You Move e The Whole World.
Finalmente Cyndi Lauper
Poi un’altra buona notizia, che tutti i fan del pop anni ’80 stavano aspettando da tempo. Infatti, dopo tre candidature e diciassette anni di attesa, Cyndi Lauper è entrata finalmente nella Hall of Fame. A introdurla è stata Chappell Roan, che ha indossato una replica della gonna del video di True Colors, raccontando di come quella canzone le abbia cambiato la vita. Sul palco, Lauper ha trasformato la serata in un mini concerto, cantando True Colors e Time After Time insieme a Raye, poi Girls Just Wanna Have Fun insieme ad Avril Lavigne e alle Salt-N-Pepa. Nel suo discorso ha ringraziato «le donne che sono venute prima di me», aggiungendo: «Il mondo ha ancora bisogno del rock & roll, e di chi vuole usarlo per fare del bene».
L'omaggio di Elton John a Brian Wilson
Uno dei momenti più toccanti è arrivato con il ricordo di Elton John a Brian Wilson, scomparso lo scorso giugno. Seduto al piano, Elton ha ricordato la prima volta che lo incontrò a Los Angeles: «Ero terrorizzato. Era il mio idolo, è stato uno degli artisti che più mi ha influenzato come autore». Il Baronetto ha poi suonato una versione intima di God Only Knows. Durante la serata, Wilson è stato ricordato anche nel momento In Memoriam insieme a Ozzy Osbourne, Marianne Faithfull, Roy Ayers e Sly Stone, a cui era stato dedicato un medley composto da Dance to the Music e I Want to Take You Higher eseguito da Stevie Wonder, Flea, Questlove, Beck e Jennifer Hudson.













