Rolling Stone Italia

I dischi da ascoltare a settembre 2023

Dai Thirty Seconds to Mars di Jared Leto a Mitski, ecco i grandi nomi pop e gli artisti underground che pubblicheranno un album nelle prossime settimane (in più, l’incognita del nuovo dei Rolling Stones)

Foto: Bartholomew Cubbins

Everything Is Alive

Slowdive

1 settembre

Amanti dello shoegaze, un disco per voi: il primo degli Slowdive da sei anni a questa parte. «Succede qualcosa difficile da spiegare quando noi cinque ci ritroviamo in studio», dicono Neil Halstead e Rachel Goswell. Una curiosità: il video di Kisses è stato girato a Napoli.

Moonlanded

Birthh

1 settembre

«Questo è il mio viaggio alla scoperta di come ci si sente ad essere un essere umano sensibile, nei suoi 20 anni, negli anni 2020, con tutta la pressione che ne deriva sia da dentro che dal mondo che ci è stato lasciato», ha detto del suo terzo album Alice Bisi, in arte Birthh, cantautrice italiana di base a Brooklyn. «Atterrare significa trovare un modo per essere presente e amare il processo, significa creare uno spazio per noi stessi e realizzare che ognuno gi noi è protagonista della propria storia».

For That Beautiful Feeling

The Chemical Brothers

8 settembre

Registrato nello studio della band vicino alla costa meridionale inglese, è annunciato come «un disco che cattura il momento in cui il suono ti travolge come un’onda, un’onda che alla fine si lascia cavalcare verso destinazioni sconosciute». Il 26 ottobre uscirà il libro ufficiale sulla carriera del duo formato da Tom Rowlands e Ed Simons Paused in Cosmic Reflection.

Guts

Olivia Rodrigo

8 settembre

Una certa curiosità precede il secondo album della nuova principessina del teen pop americano, figlioccia un po’ di Taylor Swift e un po’ di Avril Lavigne. Le assicura di avere seguito il consiglio di Jack White: «Fai la musica che vorresti sentire in radio». Di lei St. Vincent ha detto: «Mai incontrato una tanto giovane e tanto padrona di sé». Finora si sono ascoltate Vampire e Bad Idea Right?.

The Returner

Allison Russell

8 settembre

È una delle cantanti e autrici più forti uscite negli ultimi anni dal giro neo folk nordamericano (è canadese). Se Outside Child del 2021 è stato il disco della scoperta (anche se era in giro da un pezzo e faceva parte del quartetto Our Native Daughters col premio Pulitzer Rhiannon Giddens) dopo anni di sofferenze, The Returner è annunciato come un lavoro più gioioso e celebrativo, basato sul concetto di “restituzione”. La title track è notevole.

Back to the Water Below

Royal Blood

8 settembre

Mike Kerr, la metà del duo formato con Ben Thatcher, dice che «l’album ha anche fare con l’essere onesti l’uno con l’altro. L’abbiamo prodotto noi e questo ci ha spinti a fare le cose come ci venivano. A volte quando c’è un produttore esterno finisci in buona fede per esplorare territori che non sono tuoi». L’idea è stata seguire la massima di Jack White secondo cui «la prima cosa che suoni quando sei in studio è sempre la migliore».

Man’s a Wolf to Man

Andy Taylor

8 settembre

«Quando ho iniziato a scriverlo» dice Andy Taylor, ex Duran Duran, «era l’inizio del caos, il 2016, 2017. Oggi il titolo Man’s a Wolf to Man sembra piuttosto azzeccato. Avendo vissuto lì, avendo avuto dei figli lì, avendo avuto una carriera straordinaria lì, conosco l’America molto bene e conosco la disgregazione e gli estremismi, la rapidità con cui le persone sono diventate nemici feroci. Volevo tornare a fare dischi che fossero umani, che parlassero di qualcosa di importante o che contassero, che fossero immersi nel presente».

Playing Robots into Heaven

James Blake

8 settembre

Dove andrà James Blake col sesto album? Sarà influenzato dal lavoro fatto con la app generativa Endel? Sarà davvero un ritorno alle radici elettroniche, con lo sguardo però rivolto in avanti? Indizi in Big Hammer e Loading. Il 18 settembre al Fabrique di Milano. «Portate le scarpe da ballo», dice lui.

The King

Anjimile

8 settembre

«Se Giver Taker era un album di preghiere, The King è un album di maledizioni», ha detto Anjimile, una delle rivelazioni del 2020. È annunciato come un disco quasi interamente basato su voce e chitarra e influenzato da un vasto spettro di musiche, tra cui curiosamente il minimalismo americano di Philip Glass.

Clear Pond Road

Kristin Hersh

8 settembre

«C’è sempre passione», dice Kristin Hersh dei Throwing Muses del nuovo album, che viene presentato come una sorta di road trip, «ma c’è meno rabbia, ci sono più gratitudine, dolcezza, tristezza. Ma non c’è meno vita e tra i motori delle auto e la pioggia nel New England e il fischio delle anatre e le campane a vento a New Orleans, ogni cosa mi sembra malinconica».

End of the Day

Courtney Barnett

8 settembre

Non è il nuovo album di canzoni della cantautrice, ma una raccolta di 17 tracce strumentali scritte per il documentario del 2022 Anonymous Club, sorta di diario visivo on the road.

Hit Parade

Róisín Murphy

8 settembre

Primo disco della cantante per l’etichetta Ninja Tune, prodotto con DJ Koze, è frutto per Murphy di un approccio più intimo alla scrittura. «È un album di segreti» ed è «pieno di colori e gioioso». Sono già uscite quattro canzoni tra cui CooCool.

Sea of Mirrors / Holy Joe’s Coral Island Medicine Show

The Coral

8 settembre

Sea of Mirrors è annunciato come «la colonna sonora di uno spaghetti western italiano surreale» (c’è anche un artwork alternativo col titolo in italiano Mare di specchi). Holy Joe’s Coral Island Medicine Show è un secondo disco che lo accompagna, una raccolta di murder ballads (e non solo) che non verrà più ristampata.

Lovebars

Coez & Frah Quintale

8 settembre

È la stagione delle coppie: Rkomi & Irama, gli attesi Salmo & Noyz Narcos, ora Coez & Frah Quintale, amici da tempo, sintonizzati da una certa di idea di musica urban cantautorale, impegnati per la prima volta in un album in coppia. Qui il video di Alta marea.

Invisibili

Il Tre

15 settembre

Anticipato da Cracovia pt. 4, è il secondo album del rapper (lo abbiamo raccontato qui) arrivato al primo posto in classifica in Italia con Ali.

It’s the End of the World but It’s a Beautiful Day

Thirty Seconds to Mars

15 settembre

Con un titolo che sembra riunirne uno dei R.E.M. e uno degli U2, il disco è ispirato alla musica elettronica anni ’70 e ’80 ed è frutto della selezione di 200 pezzi – così ha detto Jared Leto. Per ora si sono sentite le prime quattro canzoni in scaletta, ovvero Stuck, Seasons, Get Up Kid, Life Is Beautiful.

The Land Is Inhospitable and So Are We

Mitski

15 settembre

Diremmo che è il momento della verità per la musicista, se non fosse che è già arrivata al settimo album. In tratta in realtà del terzo dopo il boom di Puberty 2 del 2016, il disco di Your Best American Girl. Lei dice che è il suo lavoro più americano e d’essersi ispirata a un ampio spettro di artisti, da Arthur Russell a Morricone. Si possono già sentire Heaven, Star e Bug Like an Angel, con un coro di 17 elementi.

CMF2

Corey Taylor

15 settembre

Un pezzo sullo stress post traumatico, uno sul liberarsi dai demoni e uno sul mandare un segnale alle masse hanno anticipato il secondo album solista del musicista degli Slipknot. «Il primo era il punto di partenza, questo indica la direzione che stiamo prendendo».

Relentless

Pretenders

15 settembre

Dopo Hate for Sale e l’album solista di Chrissie Hynde dedicato al repertorio di Dylan, i Pretenders tornano con un disco scritto a distanza dalla rocker e dal chitarrista James Walbourne. «È un metodo che abbiamo affinato fino a farlo diventare un’arte», assicura Hynde. «E lui s’inventa sempre qualcosa a cui io non avrei mai pensato». I primi singoli sono Let The Sun Come In, A Love e I Think About You Daily.

Bluegrass

Willie Nelson

15 settembre

A 90 anni, Nelson pubblica dischi a un ritmo che neanche un ventenne. Il suo (pare) 74esimo sarà dedicato al bluegrass, la variante della musica old time americana degli Appalachi. Il repertorio è costituito da suoi pezzi noti e meno noti riletti in quella chiave, come You Left Me a Long, Long Time Ago.

Sahel

Bombino

15 settembre

«Anche se geograficamente il deserto del Sahara è la nostra casa, molti Tuareg sono privati di beni di prima necessità e questo mi ha spinto a scrivere queste canzoni», spiega Bombino. «Voglio rappresentare la gente che non è rappresentata. I Tuareg hanno bisogno di una voce».

Tension

Kylie Minogue

22 settembre

Tre anni dopo Disco, col quale la cantante di Can’t Get You Out of My Head s’è inserita nel revival della disco music, è uscita Padam Padam, un discreto successo nel mondo. Sarà contenuta in quest’album che si preannuncia più electro. «Ci sono riflessioni personali, la sensazione di lasciarsi andare tipica dei club e picchi di malinconia», ha scritto Kylie Minogue su Instagram.

Flying Wig

Devendra Banhart

22 settembre

Il nuovo album di Devendra, come quello dei Wilco (vedi sotto) è prodotto da Cate Le Bon. «È l’unica persona con cui volevo farlo. Volevamo un suono nuovo, elettronico, ma allo stesso tempo caldo e organico, volevamo tirare fuori ed enfatizzare l’aspetto emotivo di un sintetizzatore». In Italia a novembre per due concerti.

Cousin

Wilco

22 settembre

La novità è la produzione di Cate Le Bon, bel nome del panorama indie-cantautorale che dice che «la cosa bella dei Wilco è che possono essere qualunque cosa, mantenendo un filo rosso di autenticità». Avrà dato alla band, in giro da quasi trent’anni, una nuova spinta? Il primo indizio è Evicted.

Scarlet

Doja Cat

22 settembre

Non si sa granché del nuovo album di Doja Cat, il primo da Planet Her. «Chiunque dica che non sono una rapper non sa di cosa parla», ha detto lei, che fra i progetti aveva quello di fare un disco doppio, con una parte pop e un’altra rap. Il disco sarà così?

Will Butler + Sister Squares

Will Butler + Sister Squares

22 settembre

Uscito dagli Arcade Fire, Will Butler continua la carriera solista accompagnato dalla combriccola di musicisti che lo affiancano da tempo (Sara Dobbs, Julie Shore, Jenny Shore, Miles Francis). Si presentano con una certa fantasia come «una band newyorchese radicata nel ballo e nel teatro», nel repertorio ci sono echi del vecchio gruppo.

Dedicato a noi

Ligabue

22 settembre

In attesa del nuovo album del Liga sono usciti due pezzi, Riderai e Una canzone senza tempo, quest’ultima dedicata alla città di Roma, scritti dal musicista e da lui prodotti con Fabrizio Barbacci. Il tour indoor partirà il 9 ottobre dalla Arena di Verona.

E poi siamo finiti nel vortice

Annalisa

29 settembre

Il primo album di Annalisa dopo il cambio di registro e il boom di Bellissima e Mon Amour. In concerto il 4 novembre al Forum di Assago (sold out).

Autumn Variations

Ed Sheeran

29 settembre

È il secondo album nel 2023 di Sheeran, che l’ha presentato così: «Lo scorso autunno mi son reso conto che i miei amici ed io stavamo vivendo numerosi cambiamenti. Così ho scritto dei pezzi, alcuni dal loro punto di vista, altri dai miei, per catturare il modo in cui vedevamo il mondo in quel periodo. Ci sono stati alti e bassi, innamoramenti e amicizie, ma anche cuori infranti, depressione, solitudine, confusione. Mio padre e mio fratello mi hanno parlato di un compositore chiamato Edward Elgar. È l’autore di Enigma Variations, in cui ognuna delle 14 composizioni è dedicata a un suo amico. Mi ha ispirato a realizzare questo album».

The Harmony Codex

Steven Wilson

29 settembre

«È un vero trip», dice Steven Wilson del nuovo album solista che arriva dopo la reunion dei Porcupine Tree, «un bel labirinto sperimentale di 65 minuti in cui quasi ogni traccia ha un diverso approccio musicale. Spero che possiate ascoltare l’album così come è stato concepito: un viaggio musicale continuo, una sorta di cinema per le orecchie».

Falling or Flying

Jorja Smith

29 settembre

Di lei abbiamo scritto qui. È uno dei bei nomi del neo soul britannico e questo potrebbe essere l’album in cui scoprirà se cadrà o se volerà, Falling or Flying. Sono uscite Try Me, Little Things e Go Go Go.

Isn’t It Now?

Animal Collective

29 settembre

Tornati da tempo nella classica formazione a quattro (Avey Tare, Panda Bear, Geologist, Deakin), gli Animal Collective cercano un posto nel panorama pop del 2023 con un disco che, almeno dalle premesse, sembra bello strambo essendo stato preceduto da un pezzo neopsichedelico di quasi 22 minuti titolato Defeat. È uscita anche Soul Capturer, con echi 60s.

Again

Oneohtrix Point Never

29 settembre

Anticipato da A Barely Lit Path, il nuovo di Daniel Lopatin è annunciato come «parte di una “autobiografia speculativa” che nasce come collaborazione tra il sé attuale e quello più giovane: una meditazione sulla sua identità musicale nella post adolescenza dal punto di vista della mezza età».

Sit Down for Dinner

Blonde Redhead

29 settembre

Il primo album in nove anni del gruppo è presentato come espressione fin dal titolo dell’unione e della «logica interna unica che i Blonde Redhead hanno affinato nel corso di tre decenni». In concerto il 21 novembre al Regio di Parma.

The Task Has Overwhelmed Us

The Jeffrey Lee Pierce Sessions Project

29 settembre

Dave Gahan, Nick Cave, Debbie Harry, Mark Lanegan, Jim Jarmush e altri rendono omaggio al talento di Jeffrey Lee Pierce dei Gub Club in un disco ideato oltre 15 anni fa dal chitarrista e amico Cypress Grove. Scopo: far (ri)scoprire Pierce e la sua influenza sul mondo della canzone americana.

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