I dischi da ascoltare a maggio 2025 | Rolling Stone Italia
All The Music That Fits

I dischi da ascoltare a maggio 2025

Salmo in Sardegna e i Pink Floyd in Campania, le ‘Schegge’ di Giorgio Poi e gli antidolorifici dei Garbage, Nada prodotta da John Parish e gli Arcade Fire da Daniel Lanois, Thom Yorke con Mark Pritchard e Damiano David da solo, il concept di Miley Cyrus e gli altri album che usciranno nelle prossime settimane

I dischi da ascoltare a maggio 2025

Foto: Bogdan Chilldays Plakov

At Pompeii MCMLXXII

Pink Floyd

2 maggio

Il live a Pompei, che comprende anche i pezzi suonati in studio nel film, non era mai uscito come disco a sé, a parte naturalmente i bootleg. Arriva ora in corrispondenza della versione del film che si è visto nelle sale per alcuni giorni, col nuovo mix di Steven Wilson.

If You Asked for a Picture

Blondshell

2 maggio

«Dodici canzoni che parlano della ricerca di amore, famiglia e amicizia, in tanti posti giusti e sbagliati». Così Sabrina Teitelbaum descrive If You Asked for a Picture, titolo preso da una poesia in cui Mary Oliversi  chiede quanto condividere e quanto tenere per sé della propria storia. «Amo le canzoni perché mostrano un’istantanea di una persona o di una relazione, e mostrare lo scorcio di una storia può essere importante tanto quanto cercare di illustrare l’intera vicenda. Anzi, a volte è persino più fedele».

Flying with Angels

Suzanne Vega

2 maggio

Erano 11 anni che Suzanne Vega non pubblicava un disco di inediti. In questo, ha detto la folksinger emersa a metà anni ’80, «ogni canzone ha a che fare con una lotta: per sopravvivere, per parlare, per dominare, per vincere, per scappare, per aiutare qualcun altro, o semplicemente per vivere». Tra le canzoni, Chambermaid, adattamento di I Want You di Bob Dylan.

Lucius

Lucius

2 maggio

Le avrete forse viste cantare nella band di Roger Waters oppure nel gruppo che ha accompagnato Joni Mitchell a Newport. Loro sono Holly Laessig e Jess Wolfe, più Dan Molad e Peter Lalish. «Siamo noi quattro, come quando abbiamo iniziato a registrare come band», dicono di Lucius. «È crudo e onesto, sembra un ritorno a casa. È la nostra storia, chi siamo ora e come siamo arrivati qui. Benvenuti nel nostro salotto».

Jonatan

Yung Lean

2 maggio

Seppur senza mai davvero riuscire a esplodere nel mainstream, Yung Lean negli anni è diventato una delle figure più cool della musica europea. Dalla sua la capacità di mischiare il cloud rap all’estetica scandinava (lui è svedese), una formula che ha fatto innamorare artisti come Frank Ocean e Charli XCX che hanno voluto collaborare con lui. Dopo il riuscito joint album con Bladee, altra stellina del rap svedese, è pronto a tornare da solo con Jonatan, il suo quinto album solista.

Schegge

Giorgio Poi

2 maggio

Si sono per ora ascoltare due tracce promettenti, ovvero Giochi di gambe (“In questa grande esplosione siamo le schegge”) e Uomini contro insetti, da quest’album che è stato interamente scritto, suonato e prodotto dal cantautore con la supervisione di Laurent Brancowitz dei Phoenix. «Mi piace sentirmi esploso, sprigionato, sparato via insieme a tutto e a tutti, una scheggia fra altre infinite schegge».

Mi ami mi odi

Elodie

2 maggio

Tra Sanremo (Dimenticarsi alle 7) e i due stadi, ecco l’album anticipato dalla title track e diffuso in quattro diverse copertine. A questo link la nostra digital cover sul disco e non solo. Dal 22 maggio anche al cinema in Fuori di Mario Martone, con Valeria Golino e Matilda De Angelis.

Chest nun è a terra mia

James Senese

2 maggio

Figura storica della musica napoletana – di cui fu volto principale dei Napoli Centrale e degli Showmen – James Senese è un personaggio unico del panorama italiano. Il sassofonista, che in carriera ha suonato con molti dei grandi (vedi Pino Daniele), introduce il disco così: «Siamo da sempre tutti contro tutti e questo perché il male e il bene non possono convivere. Io lotto da quando sono nato, sembra che le cose siano cambiate in meglio, ma è falso, e in questi tempi che stiamo vivendo ce ne stiamo rendendo conto. Dovremmo cercare le dimensioni del nostro io più profondo, che portano alla connessione con l’anima, che non percepiamo ma che sono li ad aspettarci. Se apriamo di più i nostri cuori e i nostri occhi avremo la possibilità di trovare quella felicità che non riusciamo a vedere. Sto comunicando qualcosa che io sento e vedo finalmente, e che per tutta la vita ho cercato. Dio ha creati, ma noi l’abbiamo ucciso. Siate forti con i vostri sentimenti e grati con chi riesce a darvi una scossa. Questo è amore!».

Notturno

Studio Murena

9 maggio

Tornano gli Studio Murena con un nuovo album prodotto da Tommaso Colliva. Tra jazz e rap, questa volta ad accompagnarli ci sono Fabrizio Bosso, Willie Peyote, Riccardo Sala, l’attrice Valeria Perdonò, Rodrigo D’Erasmo, Mezzosangue e 24kili.

Ranch

Salmo

9 maggio

Un nuovo album di Salmo è sempre un evento. Soprattutto se a lanciarlo è un concept che approfitta di questa foga tutta americana per il country per traslarla nel nostro Paese, una soluzione che permette al rapper di poter giocare molto bene con l’estetica della sua Sardegna, la terra più country d’Italia. Sedici pezzi e un solo featuring, quello di uno dei pionieri del rap in Italia, Kaos. Restiamo in attesa.

Nitrito

Nada

9 maggio

Prodotto da John Parish, è stato anticipato dai singoli Un giorno da regalare e Una notte che arriva, oltre al terzo imminente che si intitola Bella. Presentazione con un concerto il 14 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, anteprima del tour estivo.

Pink Elephant

Arcade Fire

9 maggio

Prodotto dalla band di Win Butler e Régine Chassagne con Daniel Lanois, lanciato con la app Trust, è presentato come un disco di «punk cinematografico e mistico» e «un’odissea sonora che esplora i temi della luce, dell’oscurità, della bellezza e della percezione dell’individuo». Delle 10 tracce per ora si sono sentite la title track e Year of the Snake.

Ready for Heaven

Deradoorian

9 maggio

«Quest’album» dice Deradoorian (presente la formazione classica dei Dirty Projectors?) «è in parte incentrato sull’osservazione di come l’umanità si sta erodendo. Parla di lotta a livello mentale ed è dichiaratamente anticapitalista. Voglio dire, avremmo addosso tutte queste etichette identitarie se non vivessimo in un mondo capitalista?». Aspettatevi pop alternativo come quello di Any Other World, con la dolcezza di Set Me Free.

Butter Miracle – The Complete Sweets!

Counting Crows

9 maggio

Primo album d’inediti dal 2014, contiene le quattro canzoni dell’EP Butter Miracle Suite One, i singoli Spaceman in Tulsa («Parla di metamorfosi, del modo in cui la musica ci trasforma in qualcosa di nuovo, parla di vite spezzate che diventano qualcosa di migliore») e Under the Aurora, più altri tre pezzi. A ottobre in concerto all’Alcatraz di Milano.

Tell Tales

Mark Pritchard & Thom Yorke

9 maggio

Tutto è nato nel 2016 quando Mark Pritchard invita Thom Yorke a partecipare al suo nuovo album, Under The Sun, in uscita per Warp. Qualcosa scatta e durante la pandemia i due iniziano a sentirsi e a pensare a questo lavoro assieme. Ora a quasi un decennio dal primo incontro, i due si ritrovano assieme per un album collaborativo. Il progetto è inoltre impreziosito da un film di Jonathan Zawada, artista visivo presentato come terzo membro effettivo della band. Qui la nostra intervista sul progetto.

Sincerely

Kali Uchis

9 maggio

A maggio sarà anche l’occasione per ascoltare il nuovo album di Kali Uchis dopo i due ottimi Red Moon in Venus e Orquideas. L’artista americana di origini colombiane per ora ne ha anticipato due brani, Sunshine & Rain… e ILYSMIH. Rispetto a Orquideas, Sincerely sembrerebbe (a leggere la tracklist) un totale ritorno all’utilizzo della lingua inglese.

Fancy That

PinkPantheress

9 maggio

Dopo essere stata artista di supporto al tour di Olivia Rodrigo, PinkPantheress torna con un nuovo mixtape (non un album) incentrato sulla dance music classica (vedere alla voce Basement Jaxx e Groove Armada). Dentro ci troveremo vari sample, dai Panic! At the Disco a Jessica Simpson, mentre tra i produttori del mixtape spicca anche un altro nome caldo della scena: The Dare.

Felt Better Alive

Peter Doherty

16 maggio

«Chiunque abbia apprezzato la musica che ho fatto in passato amerà questo disco, perché è molto personale», dice Peter Doherty del nuovo album solista che, a giudicare dai primi pezzi, avrà suoni elettro-acustici e un tono dolceamaro. Ha definito la title track la versione inglese di Pancho and Lefty di Townes Van Zandt. «Parla dell’anima di un vecchio, stanco cowboy rock’n’roller che in viaggio cerca ancora di tenere insieme le forze per fare quello che deve fare. Ma non si può battere il tempo».

I’m the Problem

Morgan Wallen

16 maggio

È uno dei cantanti country di maggior successo e controversi degli ultimi anni. Ed è decisamente prolifico: I’m the Problem contiene la bellezza di 37 canzoni, Dangerous: The Double Album del 2021 ne aveva 30, One Thing at a Time del 2023 altre 36. Per lanciarlo, una session registrata in un’autofficina, tiro al segno col fucile, tanta America profonda. E il primo feat con una cantante donna, Tate McRae, in What I Want.

13 Months of Sunshine

Aminé

16 maggio

Quarto album solista per il rapper di Portland che torna all’attività discografica solista dopo la fortunata esperienza in coppia con Kaytranada per Kaytraminé. La copertina dell’album è un omaggio all’Etiopia in onore delle origini della madre.

Funny Little Fears

Damiano David

16 maggio

I primi tre singoli tratti dall’esordio solista hanno fatto intravedere la trasformazione da rocker coi Måneskin a cantante pop affiancato da autori internazionali, ma con un tocco di italianità. Rigenerazione azzeccata? Lui lo definisce un manuale per superare le paure, anche quella «di me stesso, di chiedere troppo inseguendo qualcosa che non sapevo nemmeno di volere davvero».

Libertà negli occhi

Niccolò Fabi

16 maggio

«Nella seconda metà del XIII secolo Guido Guinizelli scriveva “Al cor gentile rempaira sempre amore”, canzone che viene considerata il manifesto di quel nuovo modo di cantar d’amore chiamato dolce stil novo», scrive Niccolò Fabi. «Alla poesia medievale in un tempo oramai lontano ho dedicato cinque anni della mia vita. In qualche modo Libertà negli occhi è anche un dialogo con quella stagione della vita che per brevità chiamiamo gioventù in cui si formano quelle categorie emotive e mentali che nel bene e nel male ci accompagneranno per sempre».

Il mio lato peggiore

Luchè

16 maggio

Prima il ritorno dei Co’Sang, poi un nuovo disco solista e un concerto allo Stadio Maradona di Napoli. Gli ultimi 12 mesi di Luchè sono stati piuttosto intensi e il rapper napoletano ha inteso che è il momento di capitalizzare la sua lunga carriera. Per ora tra le mani abbiamo un singolo con Tony Boy e Shiva, e lo spoiler della collaborazione con Night Skinny.

Fumo

Casino Royale

23 maggio

Escono per Asian Fake, sono co-prodotti da Clap! Clap!, hanno scritto una sorta di suite divisa in vari brani pensata per essere ascoltata di fila, «33 minuti di racconto che si contrappongono alle imperanti dinamiche di fruizione della musica». Oltre alle voci di Alioscia e Patrick Benifei, ci sono la rapper di origine albanese Alda e in apertura del disco Marta Del Grandi. Siamo curiosi.

33

Ketama126

23 maggio

Non si sa granché del disco che Ketama ha appena annunciato. Un indizio: La caciara. «Finalmente la prima pietra è stata messa», scriveva in occasione della pubblicazione del singolo. «Roma non è stata costruita in un giorno ma si comincia da qui e questo sarà il primo tassello di un grande impero, ovvero il nuovo disco di cui questo non è che un piccolo antipasto ma già vi può dare un idea di quello che sarà il pasto completo».

Instant Holograms on Metal Film

Stereolab

23 maggio

Erano ben 15 anni che gli Stereolab non pubblicavano un album di inediti. Questo è scritto da Laetitia Sadier e Tim Gane ed eseguito dai due con la band che li accompagna dal vivo, ovvero Andy Ramsay, Joe Watson e Xavi Muñoz. A giugno e luglio in concerto in Italia. Come suona? Qui c’è Aerial Troubles.

Mad!

Sparks

23 maggio

Creatività, senso dell’umorismo, talento per la canzone. «Faremmo un disservizio al pop se pubblicassimo musica che non è cool», ha detto a Mojo Ron Mael. «Quando si parla di un gruppo come il nostro che esiste da tanto tempo e ha fatto così tanti album si presume che diventi introspettivo e che rallenti, sai, le solite cose in cui i musicisti cercano di affrontare la mortalità. Noi non siamo così». Ascoltare Do Things My Own Way o Drowned in a Sea of Tears per credere. In concerto a Milano a luglio.

The Painful Truth

Skunk Anansie

23 maggio

«Non mi interessa se siamo stati grandi negli anni ’90», dice Skin, «Dal punto di vista creativo è irrilevante, perché nella mia Bibbia del rock il primo comandamento recita: “Se ti adagi sugli allori, appassisci e muori». Il primo singolo An Artist Is an Artist è un buon biglietto da visita. Produce David Sitek dei TV on the Radio. Skin alza l’asticella: «È passato molto tempo da quando abbiamo fatto un grande album. Capirlo ci ha portati a realizzare quello che credo sia il nostro disco più bello».

Something Beautiful

Miley Cyrus

30 maggio

Potrebbe essere un gran disco, potrebbe essere un disastro. Miley Cyrus lo ha presentato come un concept, una specie di opera pop, per di più ispirata in parte al film Pink Floyd The Wall, «il tentativo di curare una cultura malata attraverso la musica. Vorrei essere per la gente una sorta di sostanza psichedelica umana. Non m’interessa che qualcuno voglia essere come me, imitarmi o ispirarsi a me. Voglio far vibrare le frequenze dei vostri corpi a un altro livello». Ascoltate Something Beautiful e End of the World: state vibrando?

Get Sunk

Matt Berninger

30 maggio

È il secondo album solista del cantante dei National, prodotto e in parte scritto con Sean O’Brien. Non è un disco autobiografico, ma viene presentato come un disco sulla costruzione dell’identità: «Come è diventato se stesso? Qual è la sua idea di felicità? Cosa diavolo stiamo cercando tutti? Get Sunk è un’ode all’infinito, agli altri ci rendono ciò che siamo, alle possibilità che le nostre strade possono prendere e all’abisso della miseria e della beatitudine». Più prosaicamente: qui ci sono Bonnet of Pins e Breaking into Acting.

Let All That We Imagine Be the Light

Garbage

30 maggio

Shirley Manson ha spiegato che la stesura del disco è stata influenzata dall’intervento di sostituzione dell’anca a cui si è sottoposta nel 2023 e che l’ha costretta a letto sotto l’effetto di antidolorifici. «Ha influenzato il modo in cui scrivo, perché non ero completamente in me, ma in un altro stato. Un po’ di quella sofferenza la si sente nel disco». È anche influenzato dallo stato del mondo, ma «se ci fossimo abbandonati all’indignazione probabilmente saremmo morti di crepacuore. Così abbiamo cercato qualcosa di più positivo, e l’album è incentrato sulla ricerca dell’amore nel mondo come strumento per combattere l’odio che proviamo».

Alan Sparhawk with Trampled by Turtles

Alan Sparhawk

30 maggio

A differenza di White Roses, My God, il secondo album di Alan Sparhawk dei Low dopo la morte della moglie e compagna nella band Mimi Parker è descritto come un lavoro collettivo. Il musicista si è unito ai Trampled by Turtles portando pezzi che non aveva funzionato con i Low e altri nuovi. La band viene come lui da Duluth, Minnesota, la città in cui è nato Bob Dylan. «C’è una certa vibrazione che ha a che fare con il complesso dell’underdog, con il venire da una piccola città», ha detto Sparhawk. Quattro date a giugno in Italia e una in agosto all’Ypsigrock.

Birthing

Swans

30 maggio

Questo diciassettimo album degli Swams dovrebbe essere l’ultimo prodotto dal frontman Michael Gira, nonché l’ultimo con il celebre big sound della band. Sette tracce per quasi due ore di musica. Statement.

Evangelic Girl Is a Gun

Yeule

30 maggio

Quarto lavoro in studio per la Glitch Princess, qui accompagnata tra gli altri da A. G. Cook, Clams Casino e Mura Masa. Si prevedono amore e ossessione sotto forma di un passato che ci tormenta. La positività che serviva per iniziare l’estate, no?