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10 girlband che potevano essere come le Spice Girls. E non lo sono state

Dalle Atomic Kitten alle Sugababes (senza dimenticarci delle nostrane Lollipop). Ve le ricordate tutte?

Le Spice Girls torneranno a suonare insieme? Pare di sì. Dopo il tour negli stadi del 2019 sono sempre più le voci che vorrebbero Emma, Geri, Mel B e Mel C ancora insieme sul palco. Tra indizi e smentite, quale occasione migliore quindi per celebrare le ragazze con una manciata di band che hanno provato a emularne il successo? Qualche volta proponendo la stessa formula, altre provando a stupire, molto spesso non superando il ‘Millenium Bug’. Dalle rivali All Saints alle Sugababes passando per le nostrane Lollipop, ecco alcuni gruppi che avrebbero potuto essere come le Spice Girls ma che, per un motivo o per l’altro, proprio non lo sono stati.

B*Witched 

Le B*Witched passeranno alla storia per aver raggiunto il successo con il videoclip più brutto del mondo, potete vederlo qui sotto. Era il 1998 quando veniva pubblicato C’est la vie, brano con un testo nonsense diventato prima numero 1 in UK e poi entrato addirittura in top ten negli Stati Uniti. Dopo qualche singolo però l’incantesimo si rompe, il successo inizia a diminuire e la band viene scaricata dalla casa discografica. Correva l’anno 2002. Persa ogni traccia, nel 2014 le B*Witched sono riapparse a The Big Reunion, una sorta di Musicfarm versione inglese.

Fun fact: le gemelle, Edele e Keavy Lynch, sono le sorelle di uno dei Boyzone.

Atomic Kitten 
Le Atomic Kitten hanno sfornato parecchie hit. Grazie ai total look Stradivarius e a una vagonata di mèches, le gattine atomiche, zitte zitte, hanno piazzato ben 13 canzoni nella top 10 inglese, vendendo qualcosa come 12 milioni di dischi. Interrotta l’attività nel 2004, anche Tash, Liz e Kerry sono riapparse dieci anni dopo a The Big Reunion.
Nel 2021 un piccolo miracolo: la loro hit Whole Again è tornata nella top 3 delle canzoni più vendute in UK perché, durante gli europei, i fan hanno iniziato a dedicarla all’allenatore Gareth Southgate. Le tre, regine dell’instant marketing, sono tornate in studio e hanno registrato nuovamente il pezzo cambiando le parole. Da You can make me whole again a Football’s coming home again. Poi gli europei non li hanno vinti comunque, ma le tre ringraziano:

Fun fact: una delle tre componenti originali, Kerry Katona, è stata sposata con uno dei Westlife. Il mondo delle popstar è piccolissimo.

Girl Thing 
Presentate alla stampa come le nuove Spice Girls, le carriera delle Girl Thing è stata come il matrimonio di Pamela Prati: solo hype. Dopo i risultati scarsi dei primi due singoli, saluti a tutti. Fino al 2014, quando hanno partacipato all’Isola dei Famosi (non è vero, era sempre The Big Reunion).

Fun fact: anche una delle Girl Thing è sposata con uno dei Westlife, ma non lo stesso di prima. Purtroppo.

Cleopatra 
Dotate di salopette e treccine, le sorelle Cleo, Yonah e Zainam Higgins diventarono famose nel 1998 con la canzone Cleopatra’s Theme, inno di quei teenager a cui bastava saltare sul letto per sentirsi rivoluzionari. Buono anche il successo di alcuni singoli successivi, tra cui Life Ain’t Easy, e la cover di I Want You Back dei Jackson 5. Tutto bene fino alla pubblicazione del loro secondo disco, nel 2000. Ve lo ricordate? Neanche noi.

Fun fact: non hanno partecipato a The Big Reunion.

Sugababes 
Le Sugababes sono uno dei gruppi più interessanti di questa lista, a partire dalla formazione, cambiata così tante volte negli anni che nessuna delle componenti originali era presente al momento dello scioglimento. “Create” da giovanissime e partite come la next big thing dell’RnB made in UK, durante la loro decennale carriera hanno pubblicato qualcosa come 28 singoli. L’ultimo risale al 2011 e, nel 2014, le tre Sugababes di partenza sono tornate a cantare insieme utilizzando i loro nomi, Mutya, Keisha e Siobhan, riuscendo poi anche ad appropriarsi nuovamente del marchio Sugababes. Nel 2022, le ‘originali’ sono tornate a suonare insieme in giro per il Regno Unito. Con la speranza che un giorno possano ritrovarsi, tutte e sei, per organizzare un torneo di pallavolo.

Fun fact: i continui cambi di formazione hanno fatto sì che qualcuno creasse delle infografiche esplicative.

All Saints 
Le All Saints sono le vere mosche bianche di questa classifica. Hanno iniziato prima delle Spice Girls, nessun componente ha mai lasciato il gruppo e, soprattutto, sono ancora in attività. Il loro ultimo disco è uscito nel 2018 e ha un titolo che è tutto un programma: Testament. Le ricordiamo con una delle loro più grandi hit, Pure Shores, colonna sonora di The Beach ma soprattutto di una serie di spot della De’Longhi.


Fun fact: Nicole Appleton è stata la moglie di uno dei Westlife (no, non è vero. È stata la moglie di Liam Gallagher).

Daphne&Celeste 
Non chiedetevi chi siano Daphne&Celeste. Non chiedetevi che canzoni abbiano fatto o quanti dischi abbiano venduto. L’unica cosa che dovete sapere su Daphne&Celeste è che tanto tempo fa, correva l’anno 2000, qualcuno ha avuto la grande idea di farle suonare al Reading Festival prima di Eminem. Il pubblico non la prese benissimo:

Fun fact: non ci sembra necessario aggiungere altro.

Pussycat Dolls 
Nate nel 1995 come gruppo di ballerine burlesque, le Pussycat Dolls hanno debuttato sul mercato discografico nel 2003 con Don’t Cha – brano che ha raggiunto la seconda posizione in USA – e con il primo disco PCD, che ottiene un successone grazie sì alle canzoni ma soprattutto grazie ai video. I continui battibecchi tra la lead singer Nicole Sherzinger e le altre cinque – di cui nessuno si ricorda il nome – porteranno allo scioglimento del gruppo nel 2010. Per anni si è parlato di reunion, avvenuta effettivamente a dicembre 2019. Un nuovo singolo, React, la speranza di un tour… e poi il Covid. Lasciando ancora una volta un grande vuoto nel mondo delle coreografie (e in tutti noi).

Fun fact: interpellata su un possibile ritorno sulle scene, Melody Thornton ha risposto con un secco «Sarebbe un incubo».

Girls Aloud 
Le Girls Aloud sono un po’ le Lollipop inglesi perché anche loro, come la versione nostrana, hanno vinto Popstars nel 2002. Certo, la carriera è stata un po’ diversa: le Girls Aloud hanno pubblicato sei dischi e hanno piazzato una ventina di singoli nella classifica UK. Popolarissime in patria, nel 2013, dopo una raccolta e un tour nei palazzetti, le Girls Aloud hanno salutato i fan. Tutte hanno poi provato ad avere una carriera solista, ma solo una ci è riuscita veramente: Cheryl (quella di Fight For This Love, per capirci). Questa storia ha il finale più brutto di tutte: nel 2021 una delle GA, Sarah Harding, è morta dopo una lunga battaglia contro un tumore al seno.

Fun fact: Cheryl ha avuto un figlio con Liam Payne dei ̶W̶e̶s̶t̶l̶i̶f̶e̶ One Direction

Lollipop 
Le Lollipop non hanno mai neanche lontanamente rischiato di diventare come le Spice, ma vogliamo comunque inserirle nella lista. Nate nel 2001 da Popstars, condotto dal buon Daniele Bossari, in un anno le ragazze hanno fatto il botto. Il loro primo singolo, Down Down Down, ha debuttato alla numero 1 ed è diventato disco d’oro in una settimana. Seguono album, ospitate in tv e altre canzoni fino a quel maledetto febbraio dell’anno seguente, quando le Lollipop approdano al Festival di Sanremo con un’esibizione agghiacciante. Sarà l’inizio della fine. Sciolte ufficialmente nel 2004, dopo la pubblicazione del secondo disco, le ragazze ci hanno riprovato in formazione ridotta nel 2013 con un delicatissimo singolo prodotto da Fargetta. Non contente e rimaste solo in tre, nel 2018 Marcellina, Veronica e Marta si sono riaffacciate sul mercato discografico con Ritmo Tribale, canzone dimenticabile che tuttavia è la sintesi perfetta del detto arabo: «Non arrenderti, rischieresti di farlo un’ora prima del miracolo».

Fun fact: Marta Falcone – all’epoca era soprannominata la Jennifer Lopez italiana – qualche anno fa si è candidata come consigliere comunale di Garbagnate. Segue diapositiva:

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