Earth Begins, in anteprima il video di ‘This Miserable Comfort’ | Rolling Stone Italia
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Earth Begins, in anteprima il video di ‘This Miserable Comfort’

Un brano nato osservando il paesaggio dal finestrino di un treno, un video che ricrea l'atmosfera selvaggia di un rave, un invito a uscire dalla propria comfort zone, anche a costo di commettere errori

«Durante il Covid, come tutti vivevo in questo limbo in cui avevo troppo tempo libero, ma non ero abituato a utilizzarlo, così ne ho approfittato per mettere in ordine parte del mio materiale inedito degli ultimi 10 anni», racconta Cesare Bignotti, artista interdisciplinare che si firma con nome Useless Idea. L’idea era realizzare un video con la sua musica. Vedendo quella animazione, Emilio Pozzolini dei Port-Royale gli chiede di utilizzarla per il lancio del singolo del suo nuovo progetto solista Earth Begins. «Avendo difficoltà a ri-definire il concept con il materiale fatto, ho proposto di creare un lavoro inedito, che riprendesse l’immaginario dei disegni ma sviluppando una storia che aderisse bene al mood del brano di Earth Begins».

«Ho deciso di selezionare i soggetti e divisi in categorie», spiega ancora Bignotti. «La prima categoria era quella del video per Earth Begins, la seconda era un completamento in cui ho recuperato il lavoro iniziale del draft che era meno accessibile, al fine di creare un proseguo del video di Earth Begins, così ho creato una storia a ritroso, il brano di Earth Begins in realtà è il sequel della seconda parte del video, che anticipa l’idea di un corto, che ho nominato Rave Up, il termine significa “party selvaggio” e si usava negli anni ’90 per descrivere la situazione euforica del rave».

«This Miserable Comfort» spiega Pozzolini «è uno dei primi brani nati che hanno portato alla realizzazione dell’album Volto e alla creazione del progetto Earth Begins, e forse quello più accessibile all’interno del disco. Come molti degli altri pezzi è nato in treno, mentre fuori dal finestrino passava il paesaggio sempre uguale ma ogni volta un po’ diverso, in un periodo in cui viaggiavo spesso e a lungo. È legato ad un momento molto personale e riguarda quella strana sensazione di comodità che ci tiene ancorati a situazioni immobili, con la paura che un cambiamento diventi un rischio di errore, mentre spesso gli errori sono la cosa più interessante che ci possano succedere. Per questo motivo Volto è un disco pieno di sbagli».