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Chi vuol essere Calcutta?

Il nuovo video di Tananai conferma le capacità già esibite nei singoli precedenti, per un autoritratto generazionale che fa del cantautore classe '95 uno dei volti da tenere d'occhio

I tempi cambiano, così come le generazioni di cantautori e i riferimenti culturali. Dalla o De André, Ferretti o Fiumani, Agnelli e Godano, Brondi o Bianconi: uno sviluppo pressoché lineare, dove il linguaggio riflette il proprio tempo e la poetica pure, mentre la canzone diventa racconto, atto politico, disillusione e così via. Fino ad oggi, l’epoca del no future (auto)ritratto sui social, epoca in cui il punto di vista appiattito nella prima persona singolare, privato di qualsiasi ermeneutica, ha preso il posto del “noi”, ora immaginato attraverso una community o, tutt’al più, al riparo nella propria cameretta, la stessa in cui Tananai immagina Calcutta, cantautore eletto voce della generazione 2.0 a furor di like.

Tananai – lo chiamava così suo nonno – è il moniker dietro cui si cela il milanese Alberto Cotta Ramusino, classe 1995, pieno rappresentante del nuovo che avanza. Tuttavia, nonostante l’età anagrafica, il suo nome è nei radar da un po’: prima l’esperienza elettronica con Not For Us, poi il cambio di casacca, e la nuova vita con la chitarra in mano inaugurata con una tripletta di singoli – dal titolo più itpop che mai –, Volersi Male, Ichnusa e Bear Grylls, tutti convocati nelle più importanti playlist di Spotify dedicate al genere.

Insomma, da queste parti lo osservavamo già da un po’ e oggi è arrivato il momento di presentarvi in anteprima il suo nuovo video, Calcutta. Una dedica al beniamino? Una visione ironica diretta a chi vede in D’Erme l’unica penna degna di nota? Le intenzioni di Tananai non sono del tutto chiare – al contrario della sua fede calcistica – ma una cosa è certa, il brano funziona e Alberto è certamente uno dei nomi da tenere sotto controllo per l’anno che verrà.

Menzione speciale al video, per cui ringraziamo i registi Olmo Parenti e Marco Zannoni per averci inserito tra le comparse.

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