Apocalypse Lounge, in anteprima il video di ‘I'm Going Under’ | Rolling Stone Italia
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Apocalypse Lounge, in anteprima il video di ‘I’m Going Under’

Non ce la fate più a vedere filmini di cantanti chiusi dentro casa? Ecco un video misterioso e inquietante prodotto durante la quarantena usando immagini stock

Una figura solitaria cammina in una foresta, città svuotate, un’enorme sfera nera, un astronauta che osserva la Terra dallo spazio. Inizia così I’m Going Under, il nuovo video di Apocalypse Lounge, progetto di Riccardo Orlandi, fondatore di Tannen Records.

«È stato un lavoro difficile e nuovo», racconta Matteo Masali che ha prodotto il video. «Dovendo rimanere chiuso in casa non ho potuto filmare le mie immagini, ma ho dovuto lavorare di stock cercando di trovare un filo narrativo ed estetico ad immagini neutre. Ho cercato di mischiare input che mi arrivavano dall’attualità (droni, strade vuote, privacy) con il concetto del videoclip che parla di una caduta e di una rinascita. Ho pensato che fosse interessante raccontare una storia personale di delinquenza, attraverso velocissimi flashback, all’interno di un mondo ormai svuotato soprattutto se visto dallo spazio. Questa è la parte della rinascita con l’immagine dell’astronauta legato a una sorta di cordone ombelicale dal quale si stacca per ricadere nell’acqua».

La canzone è tratta dall’album Apocalypse Lounge a cui hanno partecipato fra gli altri Giovanni Succi, Nicola Manzan (Bologna Violenta), Massimo Martellotta (Calibro 35). È un pezzo lento e misterioso, ha il passo del trip-hop, una tromba jazz e l’interpretazione del duo hip hop di Minneapolis Kill The Vultures.

«Il pezzo costruisce una trama di elucubrazioni solitarie del protagonista, ossessionato dalla realtà circostante», spiega Orlandi. «La ritmica ripetitiva e la voce in bilico tra il rap e lo spoken word rappresentano questo: lo sguardo bieco e arreso del soggetto sulla propria ineluttabile sorte. Nella seconda parte la realtà prende il sopravvento, deviando ciò che sembrava, nell’ossessione del personaggio, stabilito e accettato. Gli strumenti che si aggiungono vengono in soccorso, presagendo forse un senso diverso alla fine di questo racconto».

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