Alla ricerca del Santo Graal di Bob Dylan | Rolling Stone Italia
Musica

Alla ricerca del Santo Graal di Bob Dylan

Un gruppo di fan vuole recuperare i nastri dell’ultimo concerto della Rolling Thunder Revue nel 1976. Dylan cantò con Joan Baez ‘Lily, Rosemary & The Jack of Hearts’? E davvero fece ‘Black Diamond Bay’?

Alla ricerca del Santo Graal di Bob Dylan

Bob Dylan

Foto: Michael Ochs Archives/Getty Images

Bob Dylan e la sua Rolling Thunder Revue, che comprendeva Joan Baez, Allen Ginsberg, Roger McGuinn, Kinky Friedman, Ramblin’ Jack Elliott e Mick Ronson, arrivarono a Salt Lake City il 25 maggio 1976 per l’ultima data del tour prevista al Salt Palace.

«In cartellone c’era di tutto un po’», scriveva Jeff Howry del Daily Utah Chronicle. «Musica eccellente, un paio di reduci dagli anni ’60, un poeta avanti con l’età della Beat Generation, una leggenda vivente. Una serata indimenticabile».

È stato un concerto pieno di momenti unici per Dylan: la prima esecuzione pubblica di Lily, Rosemary and the Jack of Hearts, la prima dal 1965 di Gates of Eden e, stando alle recensioni dell’epoca, una versione rarissima di Black Diamond Bay, da Desire, che non s’era mai sentita prima e mai più si sentirà dal vivo.

A quanto pare, non esistono registrazioni di quel concerto, la qual cosa lo rende ancora più leggendario, nonché oggetto del desiderio dei fan da quasi mezzo secolo.

“Cercasi” recitava l’inserzione su un giornale del marzo 1977, dieci mesi dopo lo show “registrazioni fatte dal pubblico, fotografie, ritagli di giornale del concerto della Rolling Thunder Review di Bob Dylan del 25 maggio 1976 a Salt Lake City. Si effettuano scambi”.

Il ritorno di Bob Dylan a San Lake City oggi, per un concerto all’Eccles Theater, ha dato lo spunto a un gruppo di fan accaniti per unire le forze e cercare di rintracciare tramite un nuovo sito e i social chiunque abbia la registrazione del concerto del 1976.

«Sarebbe grandioso se qualcuno custodisse una registrazione di quell’evento storico, in modo che tutti la possano ascoltare», scrivono sul sito Do You Have It? (ovvero: ce l’hai?). «È già successo in passato che una vecchia cassetta saltasse fuori da un solaio o da una cantina. Chiedete perciò a famigliari, amici, a chiunque, anche a chi verrà al concerto del 30 giugno a Salt Lake City. Chiunque possieda una registrazione o abbia un qualche indizio per recuperarla ci può scrivere a missing@doyouhaveit.info o contattarci su Twitter e Facebook».

A guidare l’impresa sono Dag Braathen, grande appassionato di Dylan, e un altro fan che ha chiesto di essere chiamato con il suo nome su Twitter, Dylyricus. «Salt Lake City è il Santo Graal dei nastri perduti», dice Dylyricus. «Non siamo certo i primi a cercarlo. Ma ora abbiamo a disposizione i mezzi del XXI secolo: il sito web doyouhaveit.info; Twitter, Facebook e Instagram; la pagina di notizie di Expecting Rain. Stiamo spulciando archivi online e fanzine per verificare le informazioni esistenti e cercarne di nuove. Stiamo anche facendo annunci mirati su Facebook».

Il poster del concerto di Salt Lake City. Dal sito ‘Do You Have It?’

La Rolling Thunder Revue prese il via il 30 ottobre 1975 da Plymouth, Massachusetts. I concerti venivano annunciato all’ultimo momento e l’atmosfera delle serate era decisamente informale. Ciò nonostante, gli show furono registrati con mezzi professionali e molti vennero anche filmati, si veda ad esempio il film di Dylan del 1978 Renaldo e Clara e il documentario mezzo vero e mezzo no di Martin Scorsese Rolling Thunder Revue: A Bob Dylan Story del 2019.

Una seconda serie di date in sale più grandi ebbe inizio il 18 aprile 1976 a Lakeland, Florida. La maggior parte di questi spettacoli fu registrata dal team di Dylan e dal pubblico; il concerto del 23 maggio a Fort Collins, Colorado, è finito nell’album dal vivo e nello speciale televisivo Hard Rain del 1976.

L’attrezzatura usata per la registrazione non arrivò mai a Salt Lake City due giorni dopo, il che significa che, qualora esistano registrazioni, sono state effettuate dai fan. «Ogni singolo concerto del tour del 1974 è stato registrato da qualcuno del pubblico», afferma Dylyricus. «Mancano solo due concerti del 1975, sei del 1976 e giusto due delle 118 date del 1978».

«Le probabilità sono dalla nostra parte e siamo perciò ottimisti circa il fatto che qualcuno possa averlo registrato. Forse si tratta di una persona che non ha legami con la comunità dei fan e che è difficile da rintracciare. Ho anche sentito dire che a volte i giornalisti registravano i concerti per aiutarsi nella stesura delle recensioni, ma finora non siamo riusciti a rintracciare nessuno di loro per verificare questa teoria».

Il sito web Do You Have It? contiene tutte le informazioni conosciute sullo spettacolo, comprese cinque recensioni di giornali di Salt Lake City e le memorie del tecnico della chitarra Joel Bernstein. Quest’ultimo ha un ricordo vivido di Dylan e Baez che duettano su Lily, Rosemary and The Jack of Hearts (il sito contiene un foglio di testo che mostra come si sono divisi i versi).

Due giornali riportano che Dylan ha suonato Gates of Eden e quindi probabilmente l’ha fatto, ma solo una fonte cita Black Diamond Bay. «Su Black Diamond Bay c’è un punto interrogativo», dice Dylyricus. «Se l’avesse fatta sarebbe stato grandioso ed è inclusa in una lista dei momenti clou del concerto stilata da una fanzine dell’epoca, insieme a brani come Oh Sister e Knockin’ On Heaven’s Door che all’epoca era più facile sentire. I fan sono divisi su questa cosa, alcuni pensano che si tratti in realtà di Romance in Durango, un’altra canzone di Desire».

Se anche la registrazione di Salt Lake City non esistesse, la campagna non sarebbe una perdita di tempo. «So due cose di per certo», dice Dylyricus. «Cercarla è divertente e anche se non la dovessimo trovare, finiremmo per scoprire un sacco d’altre cose».

Tradotto da Rolling Stone US.

Altre notizie su:  Bob Dylan