Nuova Clio e il piacere di guidare rilassati | Rolling Stone Italia
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Nuova Clio e il piacere di guidare rilassati

Renault ha presentato il nuovo modello di una delle sue auto più iconiche e, tra la Guida Autonoma di secondo livello e la migliore tecnologia a disposizione, provarla in strada è stato sorprendente

Nuova Clio e il piacere di guidare rilassati

Foto di Fabio Fagnani

Buio. Silenzio. Sento il mio respiro.
Buio. Silenzio. Sento il battito del mio cuore.
Buio. Silenzio. Una voce ci tranquillizza: «Tranquilli, siete semplicemente soli con voi stessi».

Siamo in un’epoca in cui i nostri occhi sono sempre diretti verso terra, verso il basso, verso il nostro smartphone che teniamo stretto tra le mani. Basterebbe alzare gli occhi per guardare un mondo che evitiamo per stare al passo con il bombardamento digitale.

La presentazione della Nuova Renault Clio è fuori dall’ordinario. Quando le hostess ci chiedono di spegnere dispositivi, device, orologi smart e cellulari la risposta comune faceva tipo così: «Intendi silenzioso?» oppure «ma lo posso mettere in modalità aereo» e ancora «dai, abbasso la luminosità». Come a dire, citando una vecchia pubblicità, toccami tutto ma non il mio smartphone. Che è vero che ci ha rivoluzionato la vita, il lavoro, la produttività, i rapporti, ma è anche vero che ogni tanto serve disintossicarsi. Ed è quello che Renault vuole comunicare con la Nuova Clio. Relax.

Dal 1990 Clio è l’auto più venduta del segmento B e ogni aggiornamento della piccola francese ha portato novità e nuova tecnologia, ma mai come per il modello della quinta generazione, la prima auto del percorso Drive the Future, un piano fatto di elettrificazione e guida autonoma. “Ma quindi questa Clio guida da sola?” No. Nel senso che non ci sono ancora le regolamentazioni adatte per questo tipo di vetture – che Renault dice di avere già a disposizione, sia la tecnologia che le auto – e quindi sulla Nuova Clio esiste la Guida Autonoma di livello 2, grazie a sistemi ADAS, ossia di Assistenza alla Guida. Sulla nuova generazione del modello Renault del segmento B è presente – solo sul modello con motorizzazione TCe 130CV FAP con trasmissione EDC – il sistema Highway and Traffic Jam Companion, ovvero l’associazione di 3 ADAS: start and stop, cruise control adattivo e Lane Centering (ossia il controllo automatico del veicolo al centro della corsia).

Con questa tecnologia a bordo guidare un’auto è una sensazione strana. Da una parte, grazie al motore brillante, è divertente, adrenalinica – per quanto possa esserlo un’auto del segmento B – e dall’altra è una guida fredda, cinica, precisa. Appena entrato in tangenziale per testare gli ADAS al meglio (funzionano meglio su strade ad alta velocità e con traffico scorrevole piuttosto che nel traffico metropolitano per via della gestione dell’imprevisto, che deve essere sempre umano) mi sento stranito, quasi a disagio. È come se non mi fidassi dell’assistenza della Nuova Clio. A pensarci è proprio come quando durante la presentazione si sono spente le luci.

Buio. Silenzio. Non ho il mio iPhone sottomano.
Buio. Silenzio. Non so cosa fare.

Poi però ti abitui, ti adatti, entri nella visione giusta, approcci il tuo stile, la tua guida, le tue abitudini a qualcosa di nuovo, di mai visto su un’auto così. Sì, perché gli ADAS non sono certo un unicum, ma sicuramente sono sempre stati lontani anni luce da una vettura di questo segmento che permette a quasi tutti gli automobilisti di avere tra le mani un’assistenza di livello premium. Il sistema Highway and Traffic Jam Companion è attivo da 0 a 160 km/h e regola la velocità dell’auto e mantiene le distanze di sicurezza con i veicoli che si trovano davanti, assicurando al tempo stesso il mantenimento della posizione all’interno corsia grazie al controllo della segnaletica orizzontale.

Una volta abituato al controllo della Nuova Clio, e messo in chiaro che comunque sono io che comando – non posso staccare le mani per più di 15 secondi, altrimenti arriva il primo alert – mi rendo conto che la Guida Autonoma di secondo livello contribuisce al miglioramento del comfort di guida, a rilassarti un po’, a lasciarti andare, ma solo per un minuto perché dopo 60 secondi, e i vari alert sonori, il sistema si disattiva e bisogna riporre le mani sul volante.

La Nuova Clio dimostra grande versatilità. Ottima per i giovani – non i neopatenti, almeno non la versione provata da noi – e per le famiglie che non amano SUV o il segmento D. Il piacere di guida è davvero notevole, l’insonorizzazione e l’abitabilità sono dei veri miracoli e gli interni sono davvero ben realizzati. Due le cose che non mi hanno convinto: la prima, l’erogazione da fermo. C’è un vuoto spiacevole al primo tocco del pedale dell’acceleratore che in alcune manovre può confondere il guidatore, e poi il prezzo. Un po’ alto per il segmento, parliamo di 26.600 euro, ma con tutta questa tecnologia… Questa Nuova Clio dimostra una tendenza, stiamo spostando l’automotive da passione a funzionalità. Ma ci va bene così, forse.

Buio. Silenzio. Respiro.
Buio. Silenzio. Sento il mio cuore.
Buio. Silenzio… Sì, però adesso basta ridatemi il mio iPhone…