L’incredibile storia di Monsieur Citroën, tra imprese epiche e colpi di genio | Rolling Stone Italia
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L’incredibile storia di Monsieur Citroën, tra imprese epiche e colpi di genio

L’auto del ‘double chevron' compie un secolo di vita e festeggia tra storia e futuro

L’incredibile storia di Monsieur Citroën, tra imprese epiche e colpi di genio

Lo sapete con quale auto è stata fatta la prima traversata del Sahara? una Citroën cingolata nel 1922. Lo sapete quale casa automobilistica ha inventato i ‘road show’, ovvero carovane itineranti, per far conoscere le proprie auto? sempre Citroën. E in quale fabbrica nel 1927 c’erano mense, asili nido, cooperative d’acquisto e vere e proprie cliniche che facevano cantare alle donne francesi “andiamo a partorire in Citroën”? ah già, l’ho appena scritto: alla Citroën che proprio quest’anno festeggia i suoi primi cento anni di attività. Una storia pionieristica e avventurosa, quella di André Citroën, l’Henry Ford d’Europa che però non poteva sopportare le condizioni di lavoro imposte dalla catena di montaggio secondo il metodo del collega d’oltre Oceano, perché nella sua fabbrica voleva vedere la gente, gli operai, sorridere. “Questa catena, necessità del nostro secolo – diceva l’imprenditore francese – non la possiamo più cancellare, ma abbiamo il dovere di distruggerla con questa massa di sorrisi”. Una dichiarazione di intenti e di modi, insomma, tanto che la prima auto di serie prodotta in Europa, la Citroën Type A, al contrario della Ford T, è uscita dalla fabbrica si in versione economica e per tutti, ma con la possibilità di essere scelta in sette colori diversi.

La lista dei colpi di genio e delle imprese portate a termine da Monsieur Citroën è lunga, dal proprio nome scritto in cielo da un aeroplano (operazione epica per il tempo) fino al numero impressionante di lampadine utilizzate per farsi scrivere il proprio nome sulla Tourre Eiffel, un’altra traversata a bordo di proprie auto come quella da Beirut a Pechino, l’invenzione della prima automobile a trazione anteriore, la Traction Avant (la più utilizzata dai delinquenti dell’epoca perché più veloce di tutte, fino a quando anche la gendarmerie decise di utilizzarla). E il modello più prodotto della storia del marchio francese? la mitica 2 CV, ovviamente, con un periodo di produzione da record che va dal 1948 al 1990. Una storia francese, non c’è dubbio, ma anche un po’ italiana visto che proprio alcuni dei modelli più famosi di Citroën nascono dalla penna di un italiano, il designer Flaminio Bertoni, detto l’italiano furioso, papà tanto della DS come della 2CV.

Per il suo centesimo compleanno Citroën ha anche in cantiere tante iniziative: se sul fronte della produzione il centenario sarà celebrato con una speciale gamma ‘Origins’ e almeno un libro, la presentazione di due concept cars e una mostra fotografica, l’evento clou sarà sicuramente Le Rassemblement du Siècle, ovvero il raduno del secolo, che si terrà dal 19 al 21 luglio 2019 a La Ferté-Vidame, Eure-et-Loir. L’evento, organizzato dai collezionisti Citroën, si terrà sul leggendario tracciato di La Ferté-Vidame, la pista dedicata al collaudo delle automobili in uscita dalla fabbrica e sulla quale venne messa a punto anche la 2CV. I collezionisti partecipanti previsti sono qualcosa come dieci mila, con quasi cinque mila auto esposte e cinquanta mila visitatori e appassionati del brand automobilistico francese attesi. Ma a proposito di ‘marchio’: lo sapete da dove nasce il simbolo di Citroën, il ‘double chevron’? dalla forma di un particolare ingranaggio a cuspide che ha ispirato il fondatore dell’impero automobilistico francese nella creazione di un marchio ormai centenario.