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Honda CX500TC, dagli anni Ottanta con il turbo

Una turbo-moto che ha aperto un’era. La Honda CX500TC è uno dei pezzi d’epoca su due ruote più affascinanti degli anni Ottanta ed è stata la prima moto di produzione ad essere equipaggiata con un turbocompressore. Il suo sorprendente arrivo sulla scena delle due-ruote ha portato ad una vera e propria corsa agli armamenti tra i quattro grandi produttori di moto giapponesi, improvvisamente ingaggiati nell’improbabile gara di creare la moto turbocompressa più veloce al mondo.

Dagli anni Ottanta conciava l'era delle moto turbocompresse

Un prototipo della la Honda CX500TC fu mostrato per la prima volta al pubblico al Salone Internazionale della Moto di Colonia del 1980, ma la versione di produzione arrivò solo nel 1982. Kawasaki aveva già una moto turbo disponibile negli Stati Uniti, dal 1978, ma si trattava di una versione personalizzata e modificata da Turbo Cycle Corporation. Honda avrebbe mantenuto la CX500TC in produzione per un solo anno, prima di sostituirla con la CX650TC, anche questa dalla vita breve, gloriosa, ma breve. Da quel momento, le moto sovralimentate sarebbero scomparse dal mondo delle due ruote di produzione, almeno fino a quando Kawasaki Ninja H2 tornò a stupire nel 2014.

Il CX500TC, nata sulla base della CX500, aveva una potenza impressionante per gli standard di quei tempi, con 82 CV a 8000 giri al minuto e una velocità massima di oltre 120 mph. Non poteva mancare sulla livrea la scritta ‘Turbo’, elemento essenziale non tanto per la velocità e le prestazioni, quanto per la vanità tutta tipica del decennio. Si ritiene che solo 7000 esemplari di  CX500TC e del modello suo successore siano stati realizzati, quindi erano moto rare allora e lo sono ancora di più ora, assieme ai rivali turbocompressi diretti e firmati Yamaha, Suzuki e Kawasaki.

Uno di queste ‘sopravvissute’ è la Honda CX500TC qui in foto, regalata a suo tempo da Honda direttamente a ‘Big Daddy’ Don Garlits, campione mondiale NHRA e probabilmente uno dei più famosi piloti di drag-race della storia. La moto è stata poi acquisita da Denny ‘Kannonball’ Kannenberg che l’ha aggiunta alla sua collezione di 165 moto, dopo che Garlits aveva aggiunto la sua firma direttamente sul cupolino.

A Rolling Stone piace perché: negli anni Ottanta volevamo tutti il TURBO.

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